Influenza Aviaria Altamente Patogena (HPAI) con Impatto Zoonotico
La Commissione Europea ha appena pubblicato un documento dal titolo ‘Highly Pathogenic Avian Influenza – Scenarios for the EU measures in animals other than birds, and food in the context of detections of HPAIV (H5N1 – B3.13 and others) in US dairy cows che delinea le azioni da prendere a livello UE e nazionale per prepararsi e rispondere ai focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità nei mammiferi e uomini.
Il documento è parte dell’approccio One Health per affrontare l’influenza aviaria altamente patogena e il rischio di spillover zoonotici.
Vengono delineati scenari e misure per affrontare la diffusione del virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAIV) H5N1 (in particolare il genotipo B3.13) nelle vacche da latte negli Stati Uniti e la potenziale minaccia che rappresenta per la salute animale e pubblica nell’Unione Europea.
Contesto della situazione negli Stati Uniti
– Da fine marzo 2024, gli Stati Uniti stanno affrontando un’epidemia di HPAI H5N1 nelle vacche da latte, con il virus che si è diffuso tra le mandrie in 17 stati principalmente attraverso i movimenti di animali (in particolare le vacche in lattazione) e all’interno delle mandrie stesse.
– Il latte degli animali infetti è stato trovato contaminato dal virus.
– le vacche raramente mostrano segni respiratori, ma soffrono di mastite e presentano una diminuzione della produzione di latte con un aspetto anomalo.
– il virus ha dimostrato la sua trasmissibilità ad altri mammiferi terrestri (gatti, maiali), marini
(foche, leoni marini e delfini) e agli esseri umani con 70 casi umani di cui 41 segnalati in individui esposti a vacche da latte infette.
– ad oggi non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo.
Le autorità statunitensi hanno implementato misure tra cui test pre-movimento per gli spostamenti interstatali delle vacche da latte, pastorizzazione obbligatoria del latte delle mandrie a rischio e una strategia nazionale di test del latte. Sono stati anche approvati studi sulla sicurezza sul campo per vaccini basati su mRNA candidati per le vacche da latte.
– Il genotipo virale H5N1 (B3.13 e D1.1 del clade 2.3.4.4b di origine euroasiatica) che colpisce le vacche da latte negli Stati Uniti non è ancora presente nell’UE.
Misure e situazioni attuali nell’UE che giustificano l’intervento
-L’UE dispone di un sistema consolidato di norme armonizzate per la salute animale relative all’HPAI, focalizzate principalmente sulle specie aviarie.
I fattori che potrebbero innescare azioni di preparazione e prevenzione iniziale includono:
– indicazioni che la diffusione del ceppo statunitense non è controllata o si estende oltre gli Stati Uniti
-probabile diffusione del virus verso l’Europa
-nuove vie di trasmissione più rischiose tra animali o verso gli esseri umani (inclusa la trasmissione alimentare)
– indicazioni di trasmissione da uomo a uomo.
Le azioni di risposta sarebbero innescate da:
– rilevazione nell’UE del virus HPAIV nelle vacche da latte o di mutazioni specifiche
– rilevazione del ceppo statunitense (B3.13) in specie non aviarie o nell’ambiente
– animale infetto importato nell’UE dagli Stati Uniti
– caso umano indigeno causato dal ceppo statunitense.
Azioni di prevenzione e preparazione in corso della Commissione Europea
La Commissione Europea sta monitorando attentamente gli eventi negli Stati Uniti ed è in contatto con le autorità statunitensi. Non sono state ancora adottate misure normative protettive, poiché non è stato identificato un rischio imminente per la salute pubblica o animale nell’UE.
Le azioni in corso includono:
– sorveglianza strutturata basata sul rischio per i ceppi HPAI nell’UE (in uccelli e mammiferi)
– richiesta di consulenza scientifica all’EFSA per valutare i rischi e le possibili misure di mitigazione, in particolare: analizzare la situazione negli Stati Uniti e ottenere consulenza scientifica per valutare la salute degli animali e la salute pubblica veterinaria,inclusa la sicurezza alimentare, i rischi legati a questo specifico ceppo di HPAI, la sua probabile evoluzione, la probabilità di diffusione nell’UE o in Europa, in particolare tramite gli uccelli selvatici migratori e, se probabile, il tempo stimato di tale diffusione, il suo potenziale impatto sull’UE e le possibili misure di mitigazione del rischio.
-iniziative di sensibilizzazione sulla biosicurezza,
– un’esercitazione SIMEX che si è svolta a dicembre 2024 focalizzata sull’HPAI zoonotica.
Possibili misure regolatorie di reazione nell’UE
Le misure potrebbero basarsi sul regolamento (UE) 2016/429 sulla salute animale e altri atti pertinenti (es. Regolamento 178/2002, 853/2004, 625/2019, Direttiva 99/2000.
Gli Stati membri possono adottare misure specifiche, come sorveglianza clinica e genomica, biosicurezza rafforzata, restrizioni ai movimenti degli animali e trattamenti del latte delle mandrie colpite.
La Commissione può adottare misure armonizzate a livello dell’UE, inclusi:
– misure di emergenza a breve termine, come restrizioni sui movimenti delle vacche da latte e dei prodotti lattiero-caseari.
– misure più robuste e sostenute basate sull’articolo 6 della AHL (malattia emergente), che potrebbero includere sorveglianza specifica, controlli dei movimenti, restrizioni regionali, biosicurezza, e potenzialmente vaccinazione.
– misure aggiuntive sulla sicurezza alimentare per il trattamento del latte e dei prodotti lattiero-caseari.
– misure di emergenza relative all’ingresso nell’UE di animali e prodotti provenienti da paesi terzi colpiti.
Notifica e segnalazione delle malattie:
Sebbene le rilevazioni di virus dell’influenza A di origine aviaria nei mammiferi non siano attualmente notificabili in ADIS o WAHIS come malattie elencate, gli Stati membri dell’UE devono notificare l’insorgenza della malattia emergente all’UE e all’WOAH.
Conclusioni
L’UE ha un sistema ben sviluppato per gestire un potenziale rischio emergente legato al virus HPAI H5N1 circolante nelle vacche da latte negli Stati Uniti. Possono essere previste diverse opzioni di intervento, a seconda del livello di rischio e dell’ampiezza degli eventi, che possono essere rapidamente adattate all’evoluzione della situazione. L’attuale sorveglianza nell’UE consente il rilevamento di tali eventi e può essere adattata alle necessità. La Commissione potrebbe aver bisogno di una continua valutazione del rischio e del supporto di EFSA e EURL.
Dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico della SIMeVeP