Dati e intelligenza artificiale in medicina veterinaria: dall’Ema il piano europeo per il futuro della salute pubblica
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e i big data stanno rivoluzionando ogni settore, anche la salute animale difende oggetto di innovazione.
L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha infatti presentato – insieme al network dei responsabili delle agenzie regolatorie nazionali (Hma) – un piano strategico che punta a trasformare la gestione regolatoria dei farmaci veterinari attraverso l’uso intelligente dei dati.
L’obiettivo: migliorare la salute animale e pubblica in tutta l’Unione europea entro il 2028, ottimizzando ogni fase della regolazione. Dalla sperimentazione clinica alla sorveglianza post-marketing.
Un piano per il futuro: dati e intelligenza artificiale fino al 2028
Il documento programmatico, intitolato “Data and AI in Medicines Regulation to 2028”, si inserisce nella cornice più ampia della trasformazione digitale delle istituzioni europee. La strategia si basa su tre assi portanti:
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Governance dei dati: definizione di standard etici e normativi per il trattamento delle informazioni;
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Capacità analitica: rafforzamento delle competenze nella gestione di dati complessi e non strutturati;
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Innovazione regolatoria: uso di tecnologie predittive e machine learning per guidare le decisioni.
Perché i Big Data sono cruciali per la salute animale?
Tutti i dati – provenienti da studi clinici, pratiche veterinarie, allevamenti e farmacovigilanza – contengono informazioni preziose che possono prevedere l’insorgenza di epidemie zoonotiche, monitorare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci veterinari, supportare lo sviluppo di nuovi trattamenti e prevenire fenomeni di resistenza antimicrobica.
Attraverso la rete Darwin Eu, l’Ema mira a integrare questi dati in tempo reale, creando un ecosistema europeo di sorveglianza sanitaria digitale.
Una strategia che già oggi si concretizza attraverso diversi progetti pilotta: dall’analisi dei dati individuali riportati negli studi clinici per valutare i benefici dell’accesso granulare alla sperimentazione di modelli di intelligenza artificiale per identificare segnali di rischio precoce nei trattamenti veterinari, fino al coinvolgimento di partner pubblici e privati per condividere infrastrutture tecnologiche e modelli predittivi.
In parallelo, si sta lavorando a un ampliamento della rete Darwin Eu per estendere la raccolta e l’elaborazione di real world data anche al settore veterinario.
Fonte: aboutpharma.com