Di Guardo: Spagnola e Covid, un confronto sbagliato

Con una lettera al Direttore di quotidianosanità.it, il Prof. Giovanni Di Guardo – Docente di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria,  Università di Teramo, Facoltà di Medicina Veterinaria – propone una riflessione sulla correttezza dei parallelismi e confronti che spesso vengono proposti fra COVID-19 e influenza Spagnola e le pandemie causate rispettivamente dalla circolazione dei virus  SARS-CoV-2 e IAV-H1N1, a partire dall’esistenza di terapie antibiotiche, del tutto assenti nel caso dell’influenza spagnola, disponibili per curare le complicanze dovute a batteri d’irruzione secondaria.

Sarebbe interessante, purtuttavia – afferma Di Guardo – acquisire dati affidabili in merito alla reale prevalenza delle complicanze settiche nei pazienti CoViD-19-affetti, al precipuo fine di poter stabilire quale sia stato l’effettivo ruolo svolto dai batteri d’irruzione secondaria negli oltre 880.000 casi di malattia ad esito letale ufficialmente accertati su scala globale.

Alle succitate opzioni terapeutiche oggigiorno disponibili per gli individui SARS-CoV-2-infetti colpiti da sindromi respiratorie complicate da germi d’irruzione secondaria fa da “contraltare”, infatti, l’allarmante escalation delle infezioni sostenute da batteri antibiotico-resistenti, responsabili di almeno 10.000 decessi su base annua in Italia, fattispecie quest’ultima che “conferisce” al nostro Paese un triste primato per tale parametro nel Vecchio Continente”.