Tra falchi e tartarughe, cresce il traffico illegale di animali selvatici
Nelle zampe finte targhette per nasconderne l’origine asiatica ed eludere il divieto di importazione in Europa. I rapaci valgono decine di migliaia di euro.
I due rari esemplari di falco pellegrino svolazzano rinchiusi dentro la cassa caricata su un volo decollato dagli Emirati Arabi, poi atterrato sulle piste a ridosso della cosiddetta ‘cargo city’ di Fiumicino, l’area dell’aeroporto di Roma destinata alle merci. Qui scattano controlli, sequestri e denunce.
Pipistrelli e pesci tropicali
Un fine viaggio simile alla storia di centinaia di animali selvatici – pappagalli, tartarughe, pesci tropicali e pure pipistrelli – prelevati illegalmente dai loro habitat naturali. E spediti, ogni giorno, negli hub internazionali di Roma e Milano. Le due mete italiane – ultime destinazioni o tappe di transito – del traffico illegale di animali selvatici.
Fonte: AGI