Progetto HOLiFOOD

Bandiera Unione Europea

Il progetto HOLIFOOD, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe è un progetto quadriennale (2022-2026) che mira a introdurre un approccio olistico per affrontare i rischi dei sistemi alimentari in un contesto globale in continua evoluzione.

Il consorzio riunisce 17 organizzazioni provenienti da 10 paesi europei, la cui competenza multidisciplinare e conoscenza nel settore contribuiscono a fornire i metodi e gli strumenti necessari per supportare i decisori politici e gli attori del settore alimentare nell’adozione di decisioni efficaci.

Le nuove tecnologie di HOLiFOOD al netto dei necessari adattamenti adottati dagli stakeholders, inclusi le autorità nazionali per la sicurezza alimentare, e facilitate dagli sforzi di progettazione congiunta dei valutatori del rischio, produttori e consumatori, nonché da ampie attività di formazione/istruzione.

Il progetto mira a migliorare il quadro di analisi integrata del rischio per la sicurezza alimentare in Europa per supportare l’individuazione precoce dei rischi alimentari nella filiera alimentare, in particolare per:

  • affrontare le sfide future derivanti dalle politiche del Green Deal (es cambiamenti climatici)
  • sostenere la realizzazione di una produzione alimentare sicura e sostenibile.
  • contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (OSS 2, 8, 9, 12, 15)

Nello specifico, il progetto mira a sviluppare:

  • sistemi di allerta precoce (early warning) e di previsione dei rischi emergenti per identificare e monitorare i rischi per la sicurezza alimentare esistenti ed emergenti nella filiera alimentare.
  • metodi di rilevamento mirati e non mirati per i pericoli esistenti ed emergenti.
  • metodi e strumenti di valutazione olistica del rischio a supporto della regolamentazione in un contesto globale in continua evoluzione.
  • miglioramento delle infrastrutture di condivisione di dati e conoscenze attraverso lo sviluppo di un’infrastruttura europea integrata per lo scambio di dati e conoscenze in grado di alimentare un ecosistema di sistemi di supporto alle decisioni.

 

Leggi l’articolo completo del dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP




White striping nei polli, come l’allevamento intensivo cambia la carne che mangiamo

Striature bianche sul petto del pollo, carni dure e accumulo di grasso non sono solo un difetto estetico: riflettono la pressione degli allevamenti intensivi, lo stress metabolico degli animali e un rapido accrescimento selezionato geneticamente. A fare chiarezza sull’argomento, in un’intervista a Voce della Sanità, è Maria Grazia Cofelice, Dirigente Veterinario del Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di Origine Animale, ASL Pescara e membro del Gruppo di Lavoro della Simevep. La professionista sanitaria spiega, dunque, come genetica, dieta e allevamento intensivo contribuiscano a queste alterazioni, e chiarisce che, pur non rappresentando un rischio per la sicurezza alimentare, incidono sulla qualità nutrizionale e organolettica della carne.

White striping e petto di legno: cosa sono e perché compaiono

Il fenomeno del “White striping”, ossia la presenza di striature bianche sui muscoli del petto di pollo, insieme al “petto di legno”, caratterizzato da aree pallide, gonfie e dure, non è un semplice difetto estetico. Si tratta, in realtà, di miopatie muscolari degenerative: «Le fibre muscolari dei polli crescono troppo velocemente, non ricevono abbastanza sangue e ossigeno e alcune vanno incontro a morte per anossia. Al loro posto si formano strisce bianche di tessuto fibroso e grasso, da qui il nome di white striping», spiega la veterinaria. L’incidenza maggiore si riscontra nei maschi pesanti, selezionati per una resa elevata del petto e per una rapida crescita. Cofelice sottolinea come il difetto sia facilmente riconoscibile anche macroscopicamente, soprattutto sui tessuti freschi: «Le striature biancastre sono visibili a occhio nudo, anche se tendono a scomparire durante la cottura».

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Fonte: vocedellasanita.it




La Sanità Pubblica Veterinaria alla Leopolda Salute

Si terrà il 21 ottobre alla Leopolda Salute a Firenze l’incontro “Ecosistema, Benessere animale, Salute del Pianeta: la Sanità Pubblica Veterinaria nel XXI Secolo”

Nella seconda metà del XX secolo, la Sanità Pubblica Veterinaria ha dato un considerevole impulso, concettuale e operativo, alla nascita e sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale: un ragguardevole risultato, fra i tanti, è che la salute e benessere animali e la sicurezza degli alimenti sono parte integrante delle competenze sanitarie, in un’ottica che anticipa quella dell’approccio One Health – Salute Unica ora tanto di attualità. Eppure, nei primi decenni del secolo attuale, vi sono indizi di una possibile stanchezza e questo proprio quando un vigoroso ed aggiornato contributo veterinario sarebbe per affrontare problemi globali complessi, quali la globalizzazione -anzi, planetarizzazione- delle questioni di salute, le ricorrenti epidemie di origine zoonotica, l’antimicrobico-resistenza, la tutela della sicurezza degli alimenti e insieme della sostenibilità delle produzioni, l’impatto dei fattori ecosistemici (clima, biodiversità, inquinamento…) sulle popolazioni animali domestiche e non, e quindi -anche e inevitabilmente- sulla salute umana.

Intendiamo, però, avere un approccio positivo: Quali le sfide principali? In che direzioni e come aggiornare e potenziare la formazione, la collaborazione transdisciplinare, la cooperazione internazionale?

Per un ragionamento articolato a più voci, chiamiamo le voci degli enti del servizio sanitario nazionale, del mondo universitario e di enti internazionali (EFSA, FAO, OMS-WHO) fortemente coinvolti e attivi nello sviluppo dell’approccio One Health.

Moderano Aldo Grasselli, Segretario Nazionale SIVeMP e Presidente Onorario della SIMeVeP e Alberto Mantovani, Presidente Centro Studi KOS – Scienza Arte Società

Il programma




Convegno per la Giornata della Sicurezza Alimentare

Il 17 ottobre 2025 si terrà a Milano un Convegno per la Giornata della Sicurezza Alimentare dal titolo “OLTRE IL GUSTO: L’IMPEGNO DI REGIONE LOMBARDIA PER UN SISTEMA ALIMENTARE SICURO” organizzato dalla Regione Lombardia presso l’Auditorium Testori Palazzo Lombardia.

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Percezione del ruolo del medico veterinario nella società contemporanea

E’ in uscita sul numero di dicembre della prestigiosa rivista One Health (Elsevier) l’articolo One health, one earth, one life: The overlooked role of veterinarians in the fight against COVID-19 and other public health emergencies in Italy”, firmato dal Prof. Sante Roperto, Professore Ordinario di Malattie Infettive degli Animali Domestici presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e dal Prof. Giovanni Di Guardo Già Professore di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo.

Nel paper gli autori analizzano come la pandemia da COVID-19 abbia evidenziato la marginalizzazione del ruolo dei medici veterinari nella gestione delle emergenze sanitarie, nonostante la loro importanza strategica nel paradigma One Health, che integra salute umana, animale e ambientale.

L’obiettivo è quello di portare alla luce tali questioni e aumentare la consapevolezza pubblica sul ruolo fondamentale dei medici veterinari nell’analisi del rischio sanitario, nella comunicazione e nella definizione delle politiche, contribuendo così a rendere la società più resiliente di fronte a future minacce pandemiche.

In Italia infatti, i medici veterinari sono stati in gran parte assenti dalla narrazione mediatica della pandemia di COVID-19, che si è concentrata principalmente su una prospettiva ospedalocentrica, nonostante le loro attività fondamentali nella protezione della salute pubblica. Ciò accade anche nella copertura mediatica di altre emergenze di sanità pubblica, come ad esempio quelle causate dal virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità A(H5N1) e dal virus della West Nile.

Gli autori – riportando il contributo dei medici veterinari alla sicurezza alimentare, al monitoraggio delle zoonosi, agli studi epidemiologici e alla gestione degli ecosistemi, tutti aspetti essenziali per la prevenzione e la risposta alle pandemie – richiamano l’attenzione sulla necessità di un approccio più inclusivo alle sfide della salute globale, utilizzando il modello One Health, che riconosce il legame tra salute umana, animale e ambientale.

Leggi l’articolo su One Health, Volume 21, December 2025, 101207 (in inglese)

La versione in italiano, a cura degli autori, sarà pubblicata sul prossimo numero di ‘Argomenti’.

A cura della segreteria SIMeVeP




Microplastiche e bisfenolo A in ambiente marino

La presenza di microplastiche e bisfenolo a nell’ambiente marino in un’istantanea

La combinazione della diffusa contaminazione da microplastiche e del rilascio di sostanze chimiche rappresenta una minaccia significativa per gli ecosistemi e la salute umana.

 

Ne parla Maurizio Ferri  in un articolo pubblicato su La Settimana Veterinaria




ECM Montesilvano (PE) L’allevamento degli insetti: opportunità, prospettive, contesto normativo e Novel Food – 24 ottobre

SIMeVePIl 24 ottobre si terrà a Montesilvano (Pe)il corso dal titolo “L’allevamento degli insetti: opportunità, prospettive, contesto normativo e Novel Food”.

Il corso è aperto a 100 partecipanti tra Medici veterinari, Medici Chirurghi (Igiene degli alimenti e della Nutrizione) e Tecnici della Prevenzione.  Al corso saranno assegnati 5 crediti ECM.

L’allevamento degli insetti, al momento non molto conosciuto, potrebbe rappresentare una valida alternativa sostenibile sia nella produzione di mangime per gli animali d’allevamento, che di cibo per l’uomo. Al contempo una nuova fonte di reddito in un mercato ancora inesplorato. Grandi opportunità sono rappresentate, inoltre, dalla produzione di pet food, di energia alternativa (biogas) e fertilizzanti agricoli.

Studi recenti hanno valutano la capacità di alcune larve di trasformare le micotossine o addirittura le microplastiche. Nel 2012 la FAO ha considerato gli insetti come potenziale fonte di cibo per l’uomo e per gli animali e dal 2015, in Europa, gli insetti edibili e i prodotti che li contengono sono considerati Novel Food (Reg UE 2015/2283). Diverse sono le ragioni che rendono questo allevamento più sostenibile rispetto agli allevamenti di animali tradizionali: dal riutilizzo di scarti e sottoprodotti organici soprattutto di origine vegetale che vengono così riciclati e convertiti con una efficienza di conversione molto alta, all’utilizzo di pochissima acqua per il loro allevamento, all’emissione di molti meno gas serra. Una valutazione di Life cycle assessment (Lca), ovvero di impatto ambientale associato a tutti gli stadi di vita di un prodotto, risulta estremamente inferiore a quella delle proteine ottenute da allevamenti di animali.
Ma a fronte di tutti questi aspetti positivi, quali altri elementi vanno esaminati da un punto di vista sanitario e di sicurezza alimentare?

L’evento, quindi, oltre a fare il punto sulla ricerca applicata nella produzione di insetti in Italia, intende fornire informazioni sugli aspetti igienico sanitari e normativi relativi a questa produzione.

Programma scientifico

Scheda di iscrizione




PNR 2024: Italia promossa nei controlli su sicurezza alimentare e residui

Il Presidente Antonio Sorice commenta il recente rapporto del Ministero della Salute che ha confermato l’eccellenza del sistema italiano di controllo sulla sicurezza alimentare, mettendo in luce un impegno fondamentale e capillare quello dei Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e degli Istituti zooprofilattici Sperimentali del Paese.

Sono questi, infatti, a farsi carico dell’attuazione a livello territoriale del Piano Nazionale Residui (PNR) 2024, garantendo che i prodotti di origine animale che arrivano sulle nostre tavole siano privi di sostanze vietate o oltre i limiti consentiti.

Scarica il rapporto

Comunicato stampa

 




Il controllo ufficiale degli alimenti: un gioco di squadra

La programmazione e l’esecuzione dei controlli in materia di sicurezza alimentare, salute e benessere animale e tutela dell’ambiente sono state assegnate dal nostro Paese, su mandato del legislatore euro-unitario, al Ministero della Salute, alle Regioni e P.A. e alle AA.SS.LL. nell’ambito delle loro rispettive competenze territoriali e funzionali. Alla quotidiana e costante azione di queste Autorità si affianca quella degli Organismi di controllo (in particolar modo rappresentati dalle Forze di Polizia) che, se pur con ruoli e compiti diversi, contribuiscono al risultato finale di tutela.

Del ruolo, dei compiti e delle responsabilità delle autorità competenti e degli organismi di controllo si è parlato nel convegno tenutosi a Porto San Giorgio lo scorso 26 giugno, presso l’hotel – ristorante Il Caminetto dal titolo “Autorità competenti e organismi di controllo: ruoli, compiti e responsabilità”.

L’organizzazione della giornata di formazione è stata curata dalla Federazione Veterinari Medici – Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica (SIVeMP) e dalla Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) rappresentate dal Dr. Antonio Angellotti della AST di Fermo e dal Dr. Antonio Di Luca della AST di Ascoli Piceno.

L’evento formativo ha voluto soddisfare le innumerevoli e reiterate esigenze di chiarimento e approfondimento sul tema, provenienti dai Medici Veterinari del Servizio Sanitario marchigiano e non solo. È stato anche un momento in cui più di ottanta iscritti provenienti dalle Marche e da altre regioni hanno potuto confrontarsi sul tema e consolidare l’integrazione professionale.

Moderatore d’eccezione è stato lo storico giornalista Rai Giorgio Martino il quale con maestria professionale e, in alcuni tratti, con raffinata ironia, ha diretto l’evento. La giornata ha preso l’avvio con i saluti istituzionali portati dal Dr. Andrea Vesprini in rappresentanza del Direttore Generale della AST Fermo, Dott. Roberto Grinta, e dal Dirigente del Settore Sicurezza Alimentare e Salute Animale della Agenzia Regionale per la Salute, Dr. Fabrizio Conti. L’importanza e il significato dell’evento sono stati ulteriormente espressi dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli il quale è intervenuto accogliendo con piacere l’invito degli organizzatori. Con il suo breve intervento il Presidente Acquaroli ha manifestato la sua consapevolezza del ruolo della Medicina Veterinaria Pubblica nel Servizio Sanitario Regionale a tutela della salute dell’uomo attraverso il controllo delle filiere alimentari.

Ai saluti istituzionali ha fatto seguito l’approfondita introduzione del Dott. Aldo Grasselli in qualità di Segretario Nazionale SIVeMP, caratterizzata da spunti di riflessione per il futuro della categoria professionale in scenari operativi in continua evoluzione.

Il quadro normativo di riferimento del tema convegnistico è stato illustrato dal marchigiano Dr. Giovanni Filippini, Direttore Generale Salute Animale e Farmaci Veterinari del Ministero della Salute. Ha fatto seguito l’intervento dell’Avvocato torinese Gaia Bonini la quale ha accademicamente, ma con chiarezza, parlato del potere provvedimentale in capo all’Autorità competente.

Il Procuratore Capo della Procura di Fermo, Dott. Raffaele Iannella, ha richiamato l’attenzione dei partecipanti sugli obblighi ricadenti sul personale delle autorità competenti nell’esercizio delle funzioni di Polizia Giudiziaria, prendendo spunto dalla recente riforma Cartabia che ha introdotto l’istituto dell’estinzione dei reati alimentari.

L’Avv. Mario La Morgia del Foro di Lanciano (CH), illustrando tre casi pratici, ha evidenziato come gli operatori del settore alimentare possono esercitare il loro diritto di difesa in occasione dei controlli ufficiali.

Sul fronte delle responsabilità gli interventi dell’Avv. Matteo Restuccia, Segretario della Camera Penale di Fermo e del Dr. Mauro Gnaccarini Vice Segretario Nazionale Responsabile dell’Ufficio Legale SIVeMP hanno richiamato l’attenzione dei presenti sulle conseguenze penali, civili erariali e deontologiche di un eventuale loro agire non pienamente in linea con il dettato normativo.

La giornata si è conclusa con l’auspicio di rinforzare sempre più la necessaria collaborazione tra Autorità competenti e organismi di controllo, in particolar modo in un contesto operativo in cui, tra le tante novità, l’approccio One Health e il ricorso all’Intelligenza Artificiale possono mutare ruoli, compiti e responsabilità nei controlli in materia di sicurezza alimentare, salute e benessere animale e tutela dell’ambiente.




La comunicazione: che potente anti-virus!

Il prossimo anno sarà il decimo anniversario. Era Ottobre del 2016 e a Bergamo, durante un convegno con a tema “il cibo che non nutre nessuno”, veniva siglato un protocollo d’intesa tra la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e Fondazione Banco Alimentare ETS. Un accordo importante, che dava il via ad una collaborazione tra le due organizzazioni, per promuovere iniziative concrete che rendessero possibile una maggiore raccolta e distribuzione di eccedenze alimentari e un minor spreco di cibo.

Da allora, abbiamo percorso tanta strada e si sono moltiplicate le occasioni comuni, dove i medici veterinari sono scesi in campo, con la loro professionalità e la loro responsabilità, accanto a Banco Alimentare. Dalla prima, in ordine temporale, legata al recupero di cibo eccedente dalle navi da crociera, al progetto Ri-pescato in Sicilia, finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione alle organizzazioni che sul territorio offrono aiuto alimentare. Al recupero a scopo sociale della carne di bovini vaganti, destinati all’abbattimento in Campania. Al  riconoscimento delle muffe “buone” sui formaggi, la distinzione tra TMC e la SCADENZA di un alimento… fino alla recente costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico, in seno alle attività di Fondazione Banco Alimentare, composto da figure scientifiche competenti in materia igienico sanitaria, di sicurezza alimentare e nutrizione, che svolgono volontariamente un prezioso lavoro di supporto e sostegno a tutte le attività operative di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari di Banco Alimentare.

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Fonte: bancoalimentare.it