Ilaria Capua promuove un’Interdisciplinary Convergence Initiative per COVID-19 in Italia

Il One Health Center of Excellence  presso l’Università della Florida, diretto dalla virologa veterinaria Ilaia Capua ha come missione quella di  promuovere una visone della salute come “sistema” e si pone l’obiettivo di sviluppare idee e proposte interdisciplinari per il co-avanzamento della salute dell’uomo, degli animali, delle piante e dell’ambiente utilizzando i big data e l’intelligenza artificiale.

In questi giorni promuove un'”Iniziativa di convergenza interdisciplinare 2020″ ad argomento speciale: il COVID-19 Italia.

Una task force multidisciplinare di scienziati analizzà i dati generati durante l’epidemia di COVID-19 in Italia con particolare riferimento alla Lombardia.

In questi giorni abbiamo sentito spesso la Dott.ssa Ilaira Capua interrogarsi sull’andamento dell’epidemia in Lombardia, con gli elevatissimi tassi di contagio e di letalità rispetto agli altri focolai.

“La Lombardia rappresenta un’anomalia o è solo la prima regione ad avere un andamento di questo tipo? Qualunque sia la risposta, dobbiamo saperlo” sostengono gli scienziati del One Health Center of Excellence .

Il team #yesITcan sarà gestito attraverso gruppi di lavoro dedicati coordinati dalla Dott.ssa Ilaria Capua, la Dott.ssa Rania Gollakner, la Dott.ssa Sonja Rasmussen e la Dott.ssa Daniela Paolotti.

Aree di interesse a partire dal 20 marzo 2020:
Cambiamento climatico, inquinamento e tasso di mortalità
Differenza tra i sessi
Dinamiche di infezioni nosocomiali
Fattore di rischio di co-morbidità
La mobilità umana come fattore di rischio
Batteri multiresistenti in ambienti ospedalieri come condizione sovrapposta
Condizioni sottostanti
Pianificazione della gestione degli animali domestici
Effetti nelle donne incinte e nei bambini

I risultati dell’iniziativa saranno pubblicati regolarmente sulla pagina dedicata.

Il team è all ricerca di collaboratori idee e donazioni per trasformare il progetto in realtà. Gli interessati a sostenere l’iniziativa e coloro che desiderano maggiori informazioni possono scrivere a health@ufl.edu

Per le donazioni cliccare qui (Le donazioni al One Health Center sono depositate presso la University of Florida Foundation, che è un’organizzazione benefica di tipo 501(c)3 e possono essere conteggiati come detrazioni fiscali di beneficenza).

A cura della segreteria SIMeVeP

 




Ricerca della PrPSc nelle ghiandole surrenali di ovini di razza Sarda infettati sperimentalmente con l’agente della scrapie

Pubblichiamo il testo integrale della tesi “Ricerca della PrPSc nelle ghiandole surrenali di ovini di razza Sarda infettati sperimentalmente con l’agente della scrapie” del dott. Domenico Sciota, relatore il Prof. Giovanni Di Guardo, Università di Teramo, vincitrice ex aequo del Premio tesi di laurea 2018

Scarica la tesi




Oie, Faq su COVID-19

L’organizzazione Mondiale della salute mondiale ha aggiornato il 23 marzo la pagina dedicata alle domande e risposte sulla malattia da coronavirus COVID-19

Queste le domande a cui Oie fornisce risposte:

  • Che cosa causa COVID-19
  • Gli animali sono responsabili del COVID-19 nelle persone?
  • L’uomo può trasmettere il virus COVID-19 agli animali?
  • Che cosa sappiamo riguardo agli animali domestici e al virus COVID-19?
  • Quali misure precauzionali devono essere prese dai proprietari quando animali domestici o altri animali entrino in contatto con persone malate o sospette di infezione da virus COVID-19?
  • Cosa possono fare i Servizi Veterinari nazionali per quanto riguarda gli animali domestici?
  • Ci sono delle precauzioni da adottare con gli animali vivi o i loro prodotti?
  • Quali sono le responsabilità internazionali dell’Autorità veterinaria in questo evento?
  • Che cosa sta facendo L’OIE?

Sul sito dell’IZS Lombardia e Emilia Romagna è disponibile, a cura dell’Osservatiorio epidemiologico, una traduzione accurata delle domande e delle risposte e delle altre informazioni riferite dall’Oie.




Il World One Health Congress rinviato a ottobre

One health congressoA causa della pandemia COVID-19, il Comitato Organizzatore del 6° Congresso Mondiale della Salute Unica ha deciso di rinviare il Congresso che si sarebbe dovuto tenere a Edimburgo, in Scozia dal  14 al 18 giugno 2020

L’evento si terrà dal 30 ottobre al 3 novembre 2020 nella stessa sede e  si concluderà dunque in coincidenza con la giornata mondiale “One Health” che si celebra ogni anno il 3 novembre.

Anche il programma subirà delle varioni che vedranno l’introduzione di una sessione extra su SARS-CoV-2/COVID-19 con particolare attenzione a: patogenesi e manifestazioni cliniche, virologia ed epidemiologia, strategie di intervento, gestione clinica e epidemica.

Tutte le registrazioni pervenute saranno tenute in considerazione per le nuove date così come rimangono in programmazione tutti gli abstract  accettati per la presentazioni, a meno che gli autori non desiderino diversamente.

Tutte le informazioni sul sito ufficiale del Congresso




Emergenza COVID-19: raccolta fondi SIVeMP-SIMeVeP

Con l’intento di contribuire ad affrontare l’emergenza COVID-19, SIVeMP e SIMeVeP hanno deciso di avviare una raccolta fondi.

Chi volesse contribuire può versare quanto riterrà opportuno sull’iban: IT 22 N 07601 03200 000065943003 intestato a SIVeMP con la causale “emergenza COVID-19” entro il 3 maggio 2020.

Al termine della raccolta, determinato l’importo, verrà individuato l’ente o struttura sanitaria che più necessiterà del nostro sostegno a cui sarà devoluta la somma.




Rinviata l’Assemblea SIMeVeP

A seguito delle disposizioni governative relative all’emergenza Codiv-19, l’assemblea annuale della SIMeVeP, prevista per aprile,  è sospesa e rinviata a data da stabilire in attesa che si ripristino le condizioni necessarie per poterla convocare.




ACE-inibitori e sartani (ARBs) in pazienti affetti da CoViD-19: un Giano bifronte?

E’ stata pubblicata sul BMJ – British Medical Journal – la rapid reponse a firma di Adriana Albini  – Polo scientifico e tecnologico dell’IRCCS Multimedica di Milano-, Giovanni Di Guardo – Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo –  e Michele Lombardo – Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale San Giuseppe – MultiMedica di Milano “Inhibitors of the renin-angiotensin-aldosterone system and CoViD-19-affected patients: A two-faced Janus?”, in risposta all’articolo “Clinical characteristics of 113 deceased patients with coronavirus disease 2019: Retrospective study“.

Secondo gli scienziati italiani sono assolutamente necessari e urgenti studi  adeguatamente finanziati che forniscano dati solidi, basati su evidenze scientifiche, finalizzati a valutare l’eventuale impatto degli ACE-inibitori e dei sartani (farmaci bloccanti il recettore dell’angiotensina II; ARBs) – considerati i farmaci di prima scelta per la cura dell’ipertensione-  sull’evoluzione in ambito clinico-patologico dell’infezione da SARS-CoV-2. Ciò al fine di fornire una risposta “non equivoca” alla domanda cruciale secondo cui le due  sopracitate classi di farmaci possano essere utilizzate in sicurezza oppure debbano, in alternativa, sostituite da altri farmaci antipertensivi nella gestione terapeutica di pazienti SARS-CoV-2-infetti  e contestualmente affetti da comorbidità quali ipertensione, malattie cardiovascolari e/o diabete.

Non meno importanti, al fine di poter fornire risposte adeguate ed “evidence based” alle numerose questioni aperte riguardanti  la patogenesi dell’infezione da SARS-CoV-2, saranno le indagini post mortem che andranno eseguite sui pazienti con CoViD-19 deceduti.

A cura della segreteria SIMeVeP




Coronavirus a Bergamo: parla Antonio Sorice

Bergamo è una delle città più colpite dal coronavirus. Di Bergamo è il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice, che in qualità di Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Ats Bergamo è impegnato direttamente e pienamente nell’affrontare l’emergenza Covid-19.

Rcs Salute ha raccolto la sua testimonianza:

Coronavirus a Bergamo: parla il Dott. Antonio Sorice

"Bergamo è oggi una città ferita al cuore. Siamo costantemente impegnati per rispondere all'emergenza #Covid19". La parola al Dott. Antonio Sorice, medico veterinario e presidente Simevep – Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.

Pubblicato da RCS Salute su Mercoledì 25 marzo 2020




Archeologia delle zoonosi, la storia insegna

Le patologie legate al mondo animale hanno un’origine lontana: salmonellosi e parassitosi gastroenteriche, ad esempio, originano nel Neolitico ma sono presenti ancora oggi.

Già tra il 2000 e il 1500 a.C. si osserva una crescente attenzione alle problematiche veterinarie, come attestano le evidenze provenienti da Egitto e dall’Asia Occidentale.

Per sottolineare  l’importanza dei controlli igienico-sanitari negli allevamenti e l’importanza della figura del medico veterinario in questo particolare ambito, oggi come allora, proponiamo la lettura dell’articolo Dall’animale all’uomo: archeologia delle zoonosi




Covid19: dalla suola delle scarpe alle zampe degli animali. Le indicazioni dell’ISS

issL’Istituto superiore di sanità fa chiarezza su alcune domande frequenti legate al Sars Cov 2:

Il pane fresco o le verdure crude possono essere contaminate da nuovo coronavirus e trasmettere l’infezione a chi li mangia?

Allo stato attuale non vi sono informazioni sulla sopravvivenza del virus sulla superficie degli alimenti, ma la possibilità di trasmissione del virus attraverso il pane fresco, o altri tipi di alimenti è poco probabile, visto che la modalità di trasmissione è principalmente attraverso le goccioline che contengono secrezioni respiratorie (droplets) o per contatto, purché manipolando il pane, come altri alimenti, sia rispettata l’igiene delle mani, che consiste nel lavaggio accurato con acqua e sapone per almeno 20 secondi, e in caso di tosse o starnuti si usi un fazzoletto usa e getta per coprire le vie respiratorie e poi si lavino subito le mani prima di toccare il pane o le verdure.

La suola delle scarpe può portare il virus in casa contaminando le superfici e esponendo al contagio?

Il tempo di sopravvivenza del virus in luoghi aperti non è attualmente noto. Teoricamente se si passa con la suola delle scarpe su una superficie in cui una persona infetta ha espulso secrezioni respiratorie come catarro, ecc. è possibile che il virus sia presente sulla suola e possa essere portato in casa. Tuttavia, il pavimento non è una delle superfici che normalmente tocchiamo, quindi il rischio è trascurabile. In presenza di bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita)

Se torno da una passeggiata con il mio cane devo pulirgli le zampe?

La sopravvivenza del nuovo Coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane viene a contatto con le zampe con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette è teoricamente possibile che possa trasportare il virus anche se non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo. Quindi, si tratta di osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina), le altre superfici con soluzioni a base di cloro allo 0,5% e le mani con acqua e sapone per oltre 20 secondi o con soluzioni/gel a base alcolica, per uccidere i virus. E’ possibile al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analogamente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)

Se si è dovuti uscire per lavoro o emergenze, al rientro in casa bisogna lavare i capelli e gli indumenti indossati? Il virus sopravvive su capelli e indumenti?

Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante. Tuttavia, sempre nel rispetto delle buone norme igieniche, quando si torna a casa è opportuno riporre correttamente la giacca o il soprabito senza, ad esempio, poggiarli sul divano, sul tavolo o sul letto.