Contaminanti e Produzioni Zootecniche, pubblicati gli atti

Pubblicati gli atti del Convegno dal titolo “Contaminanti e Produzioni Zootecniche” che si è tenuto ad Olbia (OT) il giorno 8 giugno 2018.
L’inquinamento ambientale nel senso più ampio del termine rappresenta uno dei più grossi fattori di rischio per la sicurezza alimentare e un fattore prioritario per la salvaguardia della stessa vita umana sulla Terra.
Un gran numero di sostanze chimiche ma anche sostanze e agenti di origine biologica possono essere annoverati tra i contaminanti di acqua, aria , terreno, alimenti e mangimi: residui di pesticidi nelle produzioni foraggere, aflatossine nelle granaglie utilizzate nell’alimentazione degli animali da reddito, antibiotici in dosi sub -terapeutiche, anabolizzanti utilizzati nelle pratiche zootecniche, metalli pesanti e composti chimici residuati dall’industria civile e militare, elementi radioattivi da attività belliche e industriali ed altro ancora.
Il corso ha permesso di discutere e chiarire il ruolo delle buone pratiche veterinarie nella sicurezza delle produzioni animali e della sicurezza alimentare in generale.
Tutti i giorni i veterinari con la loro attività di gestione del farmaco, applicazione dei piani di monitoraggio e di controllo ufficiale su mangimi, animali e derrate alimentari, nonché con l’attività di educazione e formazione dell’OSA possono incidere notevolmente sui meccanismi che legano la disponibilità e l’uso di alimenti sani e sicuri per gli animali e le produzioni derivate che diventeranno cibo per l’uomo.

Un rapporto pubblicato ieri dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) mostra che le vendite complessive di antimicrobici veterinari in tutta Europa sono diminuite di oltre il 20% tra il 2011 e il 2016. Ciò testimonia la tendenza al ribasso negli ultimi anni e conferma che l’orientamento dell’Unione europea (UE) e le campagne nazionali che promuovono un uso prudente degli antibiotici negli animali per combattere la resistenza antimicrobica stanno avendo un effetto positivo. Una ripartizione per classe di antimicrobici mostra che vi è stato un calo di quasi il 40% delle vendite di polimixine per uso veterinario. Questa classe include la colistina, che viene utilizzata come trattamento di ultima istanza in pazienti con infezioni batteriche resistenti ad altri antibiotici.
Il Dipartimento di prevenzione della Asl Salerno ha dato vita ad un progetto divulgativo sulla sicurezza alimentare e le attività dei Servizi Veterinari e dei Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione.
Il Ministero della salute ha reso pubbliche le “Linee guida per la promozione dell’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti zootecnici per la prevenzione dell’antimicrobico-resistenza”. Il documento, elaborato dalla Sezione per la Farmacosorveglianza sui medicinali veterinari del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale (Decreto ministeriale del 30 marzo 2016) fornisce indicazioni utili per prevenire l’uso inappropriato di antimicrobici che, in medicina veterinaria, rappresenta un rischio concreto per la salute animale, per gli allevatori ed è responsabile sia della riduzione delle produzioni che dell’inefficienza degli allevamenti.
Il Ministero della salute ha risposto alle considerazioni che la S
Si è svolto il 27 marzo a Torino il “Diaologo con i cittadini” tra il Commissario Europeo per la salute e sicurezza alimentyare, Vytenis Andriukaitis e i cittadini dell’Ue
Necessari interventi urgenti per frenare la malnutrizione a livello globale
«Non ci sono rischi evidenti sulla salute umana, tuttavia dipende anche dalle dosi assunte» è quanto ribadisce a Sanità informazione il Vicepresidente SIMeVeP (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva) Vitantonio Perrone sull’allarme uova contaminate dall’insetticida Fipronil che dal Belgio e dalla Germania ha valicato i confini italiani portando al sequestro di alcuni allevamenti in Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania e Puglia.