Non sprecare: migliorare le diete riducendo le perdite e lo spreco di cibo

La FAO nel rapporto Prevenire la perdita e lo spreco di nutrienti attraverso il sistema alimentare: azioni politiche per diete di alta qualità, sottolinea che le diete di cattiva qualità rappresentano oggi per la salute pubblica una minaccia maggiore della malaria, della tubercolosi o del morbillo, mentre allo stesso tempo, circa un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo umano non raggiunge mai il piatto del consumatore.

Il rapporto fa notare che alimenti come frutta, verdura, semi, noci, latticini, carne e pesce sono ricchi di sostanze nutritive, ma sono anche altamente deperibili e quindi suscettibili di perdite in tutto il sistema alimentare. I numeri sono sbalorditivi: ogni anno più della metà della frutta e degli ortaggi prodotti a livello globale vengono persi o sprecati. Una fonte vitale di proteine, circa il 25% di tutta la carne prodotta – equivalente a 75 milioni di mucche – non viene consumata.

Maggiori informazioni




EFSA: Sicurezza alimentare e nuovo approccio per semplificare le donazioni alimentari

donazione ciboL’EFSA ha sviluppato un nuovo approccio di gestione della sicurezza alimentare che rende più semplice per i piccoli dettaglianti donare prodotti alimentari.

Questo sistema semplificato implicherebbe che i rivenditori non sono tenuti ad avere una conoscenza dettagliata dei pericoli specifici. Comprende misure per verificare che il cibo donato sia sicuro, come ad esempio il controllo della durata di conservazione, il mantenimento della catena del freddo e la garanzia della comunicazione tra donatore e ricevente.

Maggiori informazioni




Ue: orientamenti per l’utilizzo come mangimi di alimenti non più destinati al consumo umano

Nell’ambito della azioni Ue contro lo spreco alimentare, la Commissione europea ha pubblicato le linee guida per facilitare la valorizzazione del cibo (contenente o meno prodotti di origine animale) che – per motivi commerciali, problemi di lavorazione o per la presenza di determinati difetti – non è più destinato al consumo umano e può invece essere utilizzato come mangime senza compromettere la salute pubblica e degli animali, evitando in questo modo che sia compostato, trasformato in biogas o smaltito mediante incenerimento o in discarica.

In tal senso è molto importante la distinzione tra alimenti, sottoprodotti di origine animale, mangimi e rifiuti.

Le linee guida vanno a far parte integrante del Piano d’azione dell’Unione europea per l’economia circolare,  hanno lo scopo di aiutare le autorità competenti e gli operatori del settore alimentare nella comprensione e applicazione della legislazione Ue e si applicano ai prodotti derivati dal processo di lavorazione degli alimenti (forniti da produttori del settore alimentare) agli alimenti immessi sul mercato, confezionati o sfusi (forniti da grossisti e rivenditori al dettaglio di alimenti).

Vengono presentati alcuni esempi di pratiche migliori, conformi al quadro normativo, che permettono anche di evitare inutili oneri amministrativi, come richiesto dagli operatori del settore alimentare.

Il documento è stato elaborato in cooperazione con la piattaforma UE sulle perdite e gli sprechi alimentari

Consulta le linee guida

A cura della segreteria SIMeVeP




IL CIBO CHE NON NUTRE NESSUNO, le tante facce dello Spreco Alimentare tra Etica, Salute, Economia ed Ambiente

SIMeVeP e Banco alimentare firmano un protocollo d’intesa

Superare il concetto di “spreco” per assimilare e portare avanti quello di “eccedenze”, ricco di possibilità e potenzialità. Il Convegno Nazionale “IL CIBO CHE NON NUTRE NESSUNO, le tante facce dello Spreco Alimentare tra Etica, Salute, Economia ed Ambiente” organizzato da SIMeVeP – Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva – ha messo d’accordo tutti gli interlocutori arrivati a Bergamo sulla necessità di iniziare un percorso completamente nuovo, puntando sulla collaborazione e sinergia di tutte le forze che devono sentirsi coinvolte: Istituzioni, Società Scientifiche, Professionisti, Imprenditori, Operatori e Associazioni di settore.

Partendo da una data da considerare storica per il nostro Paese, il 14 settembre 2016 in cui è finalmente diventata realtà la Legge 19 agosto 2016 n. 166, la cosiddetta “Legge Gadda” sugli sprechi alimentari e farmaceutici fortemente voluta e sostenuta in Parlamento dal l’onorevole Maria Chiara Gadda. L’Italia – secondo Paese europeo a dotarsi di una normativa di questo tipo, dopo che la Francia lo scorso febbraio ha approvato una legge contro gli sprechi – non deve perdere la chance di diventare un modello da imitare per tutta l’Europa. E lo potrà fare sulle fondamenta create a Bergamo con tutti gli attori scesi in campo a proporre soluzioni anti spreco alimentare.

Secondo SIMeVeP è “possibile trasformare gli sprechi in una risorsa grazie al paradosso illuminato dell’economia circolare – come ha spiegato alla platea il Presidente Antonio Sorice – nell’ambito della quale anche i rifiuti hanno un valore, come insegna la natura che non produce scarti e che rappresenta quindi l’unica strada sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale“.

I dati mondiali sullo spreco alimentare sono impressionanti. Il cibo buttato è un terzo del totale prodotto pari a 2.600 miliardi di dollari all’anno buttati nel secchio. Uno spreco che per di più genera ben l’8% delle emissioni totali di gas serra. Quasi quanto genera il settore dei trasporti su strada. Il Segretario Nazionale SIVeMP – Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica – Aldo Grasselli ha spiegato come “occorre comprendere e far capire che lo spreco di cibo non è solo una questione etica e economica, ma che influisce sul consumo dell’ambiente, dell’acqua e di tutte le risorse naturali limitate.

Alla fine del convegno è stato firmato un protocollo d’intesa tra S.I.Me.Ve.P e Fondazione Banco Alimentare Onlus per rafforzare la collaborazione tra le due organizzazioni nel promuovere azioni volte ad aumentare il recupero e la distribuzione di eccedenze alimentari.

La firma del protocollo tra la Società Italiana di Medicina Veterinaria, a poco più di un mese dall’entrata in vigore della Legge 166/16, dice della validità operativa della legge stessa – afferma Marco Lucchini Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus. Per la Fondazione è una tappa fondamentale per raggiungere l’obiettivo di recuperare 1.000.0000 di tonnellate cibo perfettamente commestibile e di qualità per donarlo ai più poveri in Italia. La competenza dei Veterinari di Medicina Preventiva e la loro capillare presenza sul territorio, siamo certi, favorirà una corretta informazione e uniforme applicazione della legge su tutto il territorio nazionale, in modo che tutti i soggetti della filiera agroalimentare possano collaborare alla riduzione degli sprechi alimentari, non perché obbligati e sanzionati, ma perché protagonisti di vera responsabilità sociale, portando anche a nuove forme d’innovazione nel campo del recupero di cibo, collaborando a un reale welfare di comunità“.

Leggi il comunicato in pdf

Il Il cibo che non nutre nessuno_lorenzin, Beatrice Lorenzin

Sfoglia l’opuscolo con gli atti e consulta la rassegna stampa

Scarica l’opuscolo con gli atti o acquista la tua copia cartacea

Guarda la registrazione video dell’intero Convegno