Perdite e sprechi alimentari in Europa, il rapporto biennale di EEA

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha pubblicato il suo rapporto biennale 2025 ‘Preventing waste in Europe: Progress and challenges, with a focus on food waste‘ che si sofferma in particolare sulla prevenzione delle perdite e degli sprechi alimentari.

Questa analisi esamina lo stato attuale della gestione di ‘food loss and waste’ (FLW), i problemi di monitoraggio e gli approcci politici nei 27 stati membri dell’UE. Il rapporto EEA conferma infatti la criticità della situazione, ove le sfide ancora superano i progressi.

Introduzione: la portata del problema delle perdite e degli sprechi alimentari (FLW)

Ai sensi della Direttiva Quadro sui Rifiuti (WFD) 2008/98/CE (modificata nel 2018), l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha il mandato di valutare i progressi nella prevenzione dei rifiuti in tutta l’UE. Una priorità chiave è affrontare le perdite e gli sprechi alimentari (FLW), che ammontano in media a 132 kg pro capite all’anno—con le famiglie che contribuiscono per il 55–56% di questo totale. Tuttavia, la rendicontazione incoerente da parte degli Stati membri complica un monitoraggio accurato, sottolineando la necessità di un maggiore allineamento delle politiche.

FLW non è solo una questione di gestione dei rifiuti, ma una sfida sistemica. Rappresenta il 16% delle emissioni di gas serra (GHG) del sistema alimentare dell’UE e aggrava la perdita di biodiversità guidando l’estrazione inutile di risorse e l’uso del territorio. Come sottolinea l’EEA, ridurre FLW può ridurre le emissioni preservando allo stesso tempo gli ecosistemi degradati dall’espansione agricola. Tuttavia, le politiche attuali—come gli obiettivi di riciclaggio che incentivano la deviazione del cibo commestibile verso il biogas—spesso entrano in conflitto con obiettivi di gerarchia dei rifiuti di livello superiore, rivelando lacune critiche nella coerenza.

Stato attuale delle perdite e degli sprechi alimentari in Europa

La distribuzione delle perdite e degli sprechi alimentari lungo la filiera rivela dove gli interventi sono più urgentemente necessari: questo riflette la prospettiva attuale dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, basata su dati ancora approssimativi e in evoluzione.

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Gonte: foodtimes.eu