SARS-CoV-2. Dagli animali alcune possibili risposte, perchè la “salute è unica”

ambiente, animale e uomoIn un articolo pubblicato sul quotidiano “La Città” di Teramo, il Prof. Giuseppe Borzacchiello (Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, Universita’ di Napoli “Federico II”) e  il Prof. Giovanni Di Guardo (Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Teramo) affrontano, nell’ottica One Health,  il progressivo ampliarsi dello spettro di  ospiti suscettibili al virus SARS-CoV-2 e le domande nonchè le riflessioni che ne scaturiscono.

In particolare Borzacchiello e Di Guardo si soffermano sulla suscettibilità dei gatti all’infezione, che nel caso di SARS-CoV-2 potrebbe fornire (analogamente a quanto già avviene per il  virus dell’immunodeficienza felina in rapporto al virus dell’AIDS) un valido e prezioso modello animale di patologia spontanea  e sperimentale per approfondire una serie di aspetti non ancora sufficientemente chiariti in merito alle complesse dinamiche d’interazione virus-ospite, che non sempre possono essere adeguatamente approfondite nei pazienti umani.

“Se è vero, come è vero, che dal mondo animale sarebbe originato un virus tanto temibile quanto letale, è altrettanto vero che una serie di risposte “evidence-based” alle tante importanti domande che i ricercatori si pongono potranno venire proprio da quel mondo, in una prospettiva “One Health”, ovvero di una “sola salute” per uomo, animali e ambiente”.

Concludono gli autori

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