Cooperazione sanitaria, la Rete degli IIZZSS. IZS Teramo capofila del modello italiano che studia i virus prima che arrivino in Europa
La cooperazione internazionale non è più una scelta opzionale, ma una delle leve più strategiche per garantire la sicurezza sanitaria in un mondo dove persone, merci e patogeni viaggiano senza frontiere. Lo sa bene l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise «G. Caporale», che da oltre quarant’anni lavora fianco a fianco con numerosi Paesi dell’Africa e del Mediterraneo, portando competenze, tecnologie e formazione nei territori dove le malattie infettive nascono e si diffondono.
Il ruolo della Rete IZS nella cooperazione internazionale
Un approccio pionieristico che oggi, anche grazie alla sinergia con la Rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, si traduce in un modello strutturato di cooperazione sanitaria, capace di anticipare rischi globali e proteggere la salute pubblica europea.
Ne abbiamo parlato con il Direttore Generale dell’Istituto, Nicola D’Alterio, in un’intervista raccolta a margine della partecipazione dell’IZS di Teramo al CODEWAY Expo 2025 di Roma, dove l’Istituto ha portato il proprio contributo sui temi dell’innovazione e della cooperazione nell’ambito One Health.
«Quello dell’IZS di Teramo – ci ha spiegato D’Alterio – e dunque della Rete, non è solo un esempio di cooperazione efficace, ma una strategia concreta di difesa della salute pubblica italiana ed europea. Studiare le malattie là dove nascono è l’unico modo per anticiparle e, se possibile, prevenirle». Conoscenza condivisa e credibilità scientifica costruita in decenni di lavoro sono dunque oggi il patrimonio più prezioso per un modello modello unico nel panorama internazionale, come quello offerti dagli Istituti Zooprofilattici Italiani.
Fonte: onehealthfocus.it