Resistenza all’amitraz nella varroa: uno studio pubblicato dal Centro di referenza nazionale per l’apicoltura fa il punto a livello globale

apicolturaLe api da miele (Apis mellifera) svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione delle colture agricole e nella conservazione degli ecosistemi naturali. Tuttavia, la sopravvivenza delle colonie è sempre più minacciata da numerosi fattori, tra cui l’infestazione da Varroa destructor, un acaro parassita considerato tra le principali cause di perdita delle colonie.

Per contrastare la varroa, gli apicoltori utilizzano strategie integrate, tra cui trattamenti chimici a base di acaricidi. Tra questi, l’amitraz è da anni uno dei principi attivi più utilizzati, considerato efficace e con basso rischio di sviluppo di resistenza.

Tuttavia, un recente studio realizzato dal Centro di referenza nazionale per l’apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), pubblicato sulla rivista scientifica Insects, evidenzia come anche l’uso diffuso dell’amitraz stia selezionando popolazioni resistenti di varroa.

Attraverso una revisione sistematica della letteratura, sono stati selezionati 74 studi globali riguardanti l’efficacia e la resistenza all’amitraz. I risultati mostrano che solo il 31,7% dei test in laboratorio raggiunge un’efficacia superiore al 95%, valore considerato ottimale. Inoltre, test condotti in diversi Paesi – inclusi Francia, Repubblica Ceca, USA e Argentina – segnalano un aumento progressivo dei livelli di resistenza.

Lo studio sottolinea la necessità urgente di programmi di monitoraggio a livello nazionale e strategie di gestione più consapevoli. In particolare, è fondamentale evitare un uso improprio degli acaricidi, promuovere la rotazione dei principi attivi nei trattamenti e investire nella ricerca su nuovi metodi di controllo.

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Fonte: IZS Venezie