Prima riunione del Tavolo Tecnico per l’Epidemiosorveglianza e la Sanità Animale

Si è tenuta ieri 16 dicembre la prima convocazione del Tavolo Tecnico, istituito con l’obiettivo cruciale di definire lo sviluppo del Sistema di epidemiosorveglianza nazionale e di normare le visite di sanità animale previste dal Regolamento (UE) 2016/429.

Presieduto dal Direttore Generale della Sanità Animale, Giovanni Filippini, il Tavolo ha il compito di sviluppare il sistema di epidemiosorveglianza integrando strumenti come le check list informatizzate VetInfo e di definire i compiti, i requisiti e le responsabilità dei veterinari per le visite di sanità animale (Art. 25 del Regolamento europeo).

Alla riunione, come da composizione definita per decreto, il SIVeMP, rappresentato dal Presidente SIMeVeP Antonio Sorice, FNOVI, ANMVI, SivarSib, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IZS): IZS della Lombardia e dell’Emilia Romagna, IZS delle Venezie, IZS dell’Abruzzo e del Molise e i rappresentanti delle Regioni Piemonte, Marche, Veneto e Puglia.

La riunione, in videoconferenza, ha permesso di impostare le attività e organizzare i gruppi di lavoro ed è stato stabilito che il sistema di raccolta dati sanitari, clinici e diagnostici si baserà sul portale Classyfarm.

Come anticipato dal DG Filippini e dal Responsabile di Classyfarm, Loris Alborali, la creazione del sistema comporterà una revisione dei requisiti e dei compiti del Veterinario in produzione primaria, potenziando la figura del Veterinario Aziendale come fiduciario e consulente.

Il coordinamento tecnico dei lavori è affidato all’Ufficio 3 (Sanità animale, Centro nazionale di lotta ed emergenza, Sistema I&R), che ha partecipato con il Direttore Luigi Ruoccoil dirigente veterinario Daniele Francia, e Patrizia Ippolito dell’Ufficio 1 Affari generali.

Calendarizzato il prossimo appuntamento di rilievo per l’epidemiosorveglianza in allevamento il 19 dicembre al Ministero della Salute, con la presentazione dei Protocolli Diagnostici Appropriati (DPA).




On-line le presentazioni del Convegno di Alghero

Sono a disposizione i lavori presentati dai relatori del corso La gestione della Fauna Selvatica: One Health e opportunità socioeconomiche, svoltosi il 5 dicembre u.s. ad Alghero.

Presentazioni




Giornata di Studio a Pescara: L’Encefalite da Zecche e la Strategia “One Health”.

Si è tenuta a Pescara il 4 Dicembre 2025, presso l’Auditorium Petruzzi, una cruciale giornata di studio dedicata alla Tick-borne encephalitis (TBE), o encefalite da zecche, e all’indispensabile approccio One Health.  L’evento, organizzato dalla UOC Igiene degli Alimenti di Origine Animale (IAOA) della ASL di Pescara, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (S.I.Me.Ve.P.), ha riunito medici umani, veterinari, biologi, tecnici della prevenzione per promuovere una collaborazione inter ed intradisciplinare nella lotta alle infezioni trasmesse da vettori.

La crescente incidenza e la progressiva distribuzione geografica della TBE in Europa e in Asia – con l’Italia che, solo nel 2024, ha segnalato 50 casi di infezioni neuro-invasive correlate – hanno reso evidente la necessità di un’alleanza strategica tra diverse professionalità.

Il workshop, coordinato scientificamente dal Dr. Maurizio Ferri (IAOA – ASL Pescara e Coordinatore Scientifico SIMeVeP), ha visto la partecipazione di relatori di alto profilo:

Sono intervenuti il microbiologo Dott. Paolo Fazii (Direttore UOC Microbiologia e Virologia ASL Pescara) e l’infettivologo Dott. Giustino Parruti (Direttore UOC Malattie Infettive ASL Pescara).

Il programma ha incluso interventi di veterinari, biologi e altri specialisti su argomenti cruciali come la biologia e l’ecologia dei vettori, il Piano Nazionale Arbovirosi (illustrato dalla dott.ssa Maria Gabriella Perrotta della Direzione Generale della Salute Animale del Ministero della Salute), la gestione dei focolai animali, compresi quelli associati al consumo di latte e prodotti caseari. Quest’ultimo tema è stato affrontato dalla dott.ssa Serena D’Amato della UOC IAOA. La Dott.ssa Federica Iapaolo (CESME, IZS Abruzzo e Molise) ha focalizzato l’attenzione sul ruolo degli uccelli migratori nella diffusione di patogeni emergenti, con un approfondimento sulla Febbre Emorragica Crimea-Congo (CCHF).

Un momento di particolare interesse è stato l’intervento in collegamento del Prof. Federico Gobbi (Direttore Dipartimento Malattie Infettive/Tropicali IRCCS Sacro Cuore Don Calabria, Verona), che ha presentato i dati di sorveglianza umana sulla TBE e altre arbovirosi, in particolare in Veneto, illustrando la strategia integrata tra settore medico e veterinario per la prevenzione e il controllo.

La giornata si è conclusa con una Tavola Rotonda moderata dal giornalista RAI Fabrizio Patti, che ha favorito un dibattito costruttivo tra i partecipanti. Il feedback dell’evento è stato estremamente positivo. È stata confermata la volontà di superare la dicotomia tra medici umani e medici veterinari e di perfezionare i sistemi di sorveglianza integrata, rafforzando l’impegno per una sanità pubblica basata sul concetto di salute unica.

Dott. Maurizio Ferri, Responsabile Formazione SIMeVeP e ASL Pescara




Progetto HOLiFOOD

Bandiera Unione Europea

Il progetto HOLIFOOD, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe è un progetto quadriennale (2022-2026) che mira a introdurre un approccio olistico per affrontare i rischi dei sistemi alimentari in un contesto globale in continua evoluzione.

Il consorzio riunisce 17 organizzazioni provenienti da 10 paesi europei, la cui competenza multidisciplinare e conoscenza nel settore contribuiscono a fornire i metodi e gli strumenti necessari per supportare i decisori politici e gli attori del settore alimentare nell’adozione di decisioni efficaci.

Le nuove tecnologie di HOLiFOOD al netto dei necessari adattamenti adottati dagli stakeholders, inclusi le autorità nazionali per la sicurezza alimentare, e facilitate dagli sforzi di progettazione congiunta dei valutatori del rischio, produttori e consumatori, nonché da ampie attività di formazione/istruzione.

Il progetto mira a migliorare il quadro di analisi integrata del rischio per la sicurezza alimentare in Europa per supportare l’individuazione precoce dei rischi alimentari nella filiera alimentare, in particolare per:

  • affrontare le sfide future derivanti dalle politiche del Green Deal (es cambiamenti climatici)
  • sostenere la realizzazione di una produzione alimentare sicura e sostenibile.
  • contribuire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (OSS 2, 8, 9, 12, 15)

Nello specifico, il progetto mira a sviluppare:

  • sistemi di allerta precoce (early warning) e di previsione dei rischi emergenti per identificare e monitorare i rischi per la sicurezza alimentare esistenti ed emergenti nella filiera alimentare.
  • metodi di rilevamento mirati e non mirati per i pericoli esistenti ed emergenti.
  • metodi e strumenti di valutazione olistica del rischio a supporto della regolamentazione in un contesto globale in continua evoluzione.
  • miglioramento delle infrastrutture di condivisione di dati e conoscenze attraverso lo sviluppo di un’infrastruttura europea integrata per lo scambio di dati e conoscenze in grado di alimentare un ecosistema di sistemi di supporto alle decisioni.

 

Leggi l’articolo completo del dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP




On-line le presentazioni del Convegno IZS – Roma

Sono a disposizione i lavori presentati dai relatori del corso Terza Giornata dei Centri e dei Laboratori di Referenza Nazionali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali nell’ottica One Health, svoltosi ieri 1° dicembre presso il Ministero della Salute a Roma.

Presentazioni




White striping nei polli, come l’allevamento intensivo cambia la carne che mangiamo

Striature bianche sul petto del pollo, carni dure e accumulo di grasso non sono solo un difetto estetico: riflettono la pressione degli allevamenti intensivi, lo stress metabolico degli animali e un rapido accrescimento selezionato geneticamente. A fare chiarezza sull’argomento, in un’intervista a Voce della Sanità, è Maria Grazia Cofelice, Dirigente Veterinario del Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di Origine Animale, ASL Pescara e membro del Gruppo di Lavoro della Simevep. La professionista sanitaria spiega, dunque, come genetica, dieta e allevamento intensivo contribuiscano a queste alterazioni, e chiarisce che, pur non rappresentando un rischio per la sicurezza alimentare, incidono sulla qualità nutrizionale e organolettica della carne.

White striping e petto di legno: cosa sono e perché compaiono

Il fenomeno del “White striping”, ossia la presenza di striature bianche sui muscoli del petto di pollo, insieme al “petto di legno”, caratterizzato da aree pallide, gonfie e dure, non è un semplice difetto estetico. Si tratta, in realtà, di miopatie muscolari degenerative: «Le fibre muscolari dei polli crescono troppo velocemente, non ricevono abbastanza sangue e ossigeno e alcune vanno incontro a morte per anossia. Al loro posto si formano strisce bianche di tessuto fibroso e grasso, da qui il nome di white striping», spiega la veterinaria. L’incidenza maggiore si riscontra nei maschi pesanti, selezionati per una resa elevata del petto e per una rapida crescita. Cofelice sottolinea come il difetto sia facilmente riconoscibile anche macroscopicamente, soprattutto sui tessuti freschi: «Le striature biancastre sono visibili a occhio nudo, anche se tendono a scomparire durante la cottura».

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Fonte: vocedellasanita.it




CAMBIO SEDE – ECM – Terza Giornata dei Centri e dei Laboratori di Referenza Nazionali degli IZS nell’ottica One Health

Sono aperte le iscrizioni al corso ECM dal titolo “Terza Giornata dei Centri e dei Laboratori di Referenza Nazionali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali nell’ottica One Health” –“Esistono solo due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza” (Ippocrate) che si terrà a Roma presso la sede del Ministero della Salute a Via G. Ribotta 5, il giorno 1 dicembre 2025, con il patrocinio SIVeMP.

Il corso è aperto a 90 partecipanti, è gratuito ed è rivolto a Medici Veterinari delle tre aree funzionali, Medici Chirurghi (Igiene epidemiologia e sanità pubblica/Igiene degli alimenti e nutrizione/Medicina del lavoro/Malattie infettive) e Biologi.

Al corso sono stati attribuiti 6 crediti ECM.

L’aggiornamento è teso ad aggiornare e potenziare le capacità diagnostiche e profilattiche dei colleghi relativamente ad alcune patologie, in particolar modo di quelle di interesse zoonotico. I relatori offriranno ai colleghi spunti di riflessione relativamente a tecniche e studi previsionali per la diffusione di malattie infettive. L’aspetto One Health, uomo/animale/ambiente, infatti, sarà il leitmotiv della giornata formativa.

Programma scientifico

Scheda di iscrizione

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ECM ALGHERO: la gestione della Fauna selvatica

imparareSono aperte le iscrizioni al corso dal titolo : “LA GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA: ONE HEALTH E OPPORTUNITÀ SOCIOECONOMICHE” che si terrà ad Alghero (SS) il 5/12/2025.

Approfondire gli aspetti igienico sanitari, sociali ed economici nel campo della corretta
gestione della fauna selvatica; gestione della fauna selvatica in prospettiva One Health, questi alcuni obiettivi del corso.

Il corso, a cui sono stati attribuiti 3 crediti ECM, è aperto a 100 partecipanti di cui 40 uditori e d è rivolto a Medici Veterinari.

Programma scientifico

Scheda di iscrizione




One Health, l’Ingrediente mancante: la SIMeVeP al centro del dibattito a Welfair la Fiera del fare Sanità.

One Health, L’Ingrediente Mancante: La SIMeVeP al Centro del Dibattito a Welfair la Fiera del fare Sanità.

Maurizio Ferri
4-7 Novembre 2025, Fiera di Roma.

Roma ospita come di consueto l’edizione 2025 di Welfair Sanità, la kermesse che riunisce decisori pubblici e privati, professionisti e società scientifiche per l’elaborazione di soluzioni innovative per il Servizio Sanitario Nazionale. Al loro fianco società scientifiche, categorie professionali e aziende porteranno il proprio approfondimento verticale e specialistico al centro del dibattito sanitario, nei congressi e negli incontri in programma nei quattro giorni di evento.

La kermesse vede riuniti, in un unico padiglione, un ricco programma convegnistico con oltre 50 tavole rotonde, la cui discussione darà vita alla nuova edizione del Libro Bianco.

La mission di Welfair, la fiera del fare Sanità è creare, attraverso tavole rotonde, un’occasione di
confronto tra esperti. Questi non si rivolgono a un pubblico, anche se è previsto un massimo di 20 uditori nella sala, ma dialogano tra loro sul tema scelto. Durante queste discussioni, gli esperti individuano dati, analizzano lo stato dell’arte, evidenziano eventuali criticità e definiscono linee guida e idee progettuali concrete per possibili soluzioni di miglioramento.
Le tavole rotonde o tavoli di lavoro tematici sono il fulcro dell’attività di Welfair e contribuiscono
alla costruzione del Libro Bianco, che riunisce i suggerimenti che annualmente Welfair consegna alla politica per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale attraverso la partecipazione ed il confronto con comunità e stakeholder (precedente Libro Bianco: https://www.romawelfair.it/libro-bianco-2024/.)

La SIMeVeP ha portato il proprio contributo specialistico, partecipando attivamente al tavolo di lavoro tematico “One Health: l’ingrediente mancante del processo decisionale” tenutosi il 4 novembre. Il tavolo, coordinato e moderato dal Prof. Enrico Miccadei, Ordinario di Geografia Fisica e Geomorfologia, Dipartimento di Scienze, università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti, ha visto la SIMeVeP contribuire in modo sostanziale alla discussione che è stata strutturata su quattro domande chiave per il futuro della sanità. La discussione ha evidenziato come l’approccio One Health sia ormai l’unica strategia percorribile per la prevenzione e la gestione dei rischi sanitari globali.
Quali sono i parametri e le conoscenze multidisciplinari che devono entrare nei processi decisionali? E a che livello?
C’è necessità di Integrazione: l’efficacia di One Health impone il superamento del riduzionismo biomedico con l’integrazione delle conoscenze sulla salute umana, animale e ambientale e con l’apporto fondamentale delle scienze sociali (economisti, sociologi, psicologi) per comprendere i comportamenti di rischio e garantire l’applicabilità delle decisioni. La professione veterinaria contribuisce con il know-how perché storicamente posizionata nell’interfaccia uomo-animale-ambiente. L’applicazione critica avviene a livello locale/comunitario, dove si attuano le misure e si raccolgono dati in tempo reale, anche attraverso la sorveglianza partecipata della cittadinanza.
È essenziale la volontà politica di finanziare e dare priorità ai piani One Health anche in assenza di crisi, assicurando che l’integrazione multidisciplinare (es. resistenza antimicrobica – AMR) si traduca in un principio di “non spostare il problema” tra settori.
Quali conoscenze delle Scienze della Terra sono di interesse per One Health?
Le Scienze della Terra (Geologia, Pedologia, Climatologia, Idrologia) sono vitali, poiché l’ambiente è un serbatoio cruciale di patogeni e contaminanti. La composizione del suolo influisce direttamente su nutrizione e intossicazioni (es. metalli tossici) degli animali che entrano nella catena alimentare. L’idrologia traccia l’acqua come vettore chiave di parassiti e batteri (es. Leptospira). La scarsità idrica aumenta il rischio di zoonosi in quanto concentra le specie animali nei luoghi dove c’è disponibilità e favorisce lo scambio di patogeni. I parametri atmosferici regolano la distribuzione e la riproduzione di vettori (zecche, zanzare), responsabili di malattie come la Febbre del Nilo. Ci sono tecnologie per gli interventi come l’uso dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) che sfruttano questi dati per la mappatura spaziale, identificando le aree ad alto rischio zoonotico per un intervento preventivo e mirato.
Territori, Città del Futuro, Risorse, Biodiversità: Qual è il concetto di One Health che la veterinaria sta portando avanti?

La veterinaria moderna da una posizione antropocentrica si sta spostando progressivamente sulla salute e sicurezza degli ecosistemi (Ecosystem Health and Security), espandendo la visione tradizionale e posizionando il veterinario come gestore del rischio all’interfaccia uomo-animale-ambiente. Tra gli ambiti di ricerca e azione della veterinaria ci sono:

  • Studio del rischio zoonotico urbano. analisi dell’espansione urbana che avvicina la fauna selvatica (roditori, pipistrelli) all’uomo ed animali domestici, favorendo il salto di specie.
  • Sorveglianza ambientale: si sviluppano sistemi di allerta precoce monitorando gli animali sentinella (es. patogeni negli uccelli) e analizzando le acque reflue per ottenere indicatori rapidi della salute pubblica
  • Pianificazione: si offre consulenza sulla gestione degli spazi verdi e dei rifiuti per ridurre il contatto tra fauna selvatica e insediamenti, sapendo che l’urbanizzazione e la frammentazione degli habitat sono i principali motori dell’emergenza di rischi sanitari.
  • Monitoraggio delle popolazioni selvatiche: questo è il fulcro ecologico di One Health. I veterinari monitorano le popolazioni selvatiche per comprendere il loro ruolo come serbatoi di malattie emergenti (es. Influenza Aviaria, Febbre del Nilo Occidentale). L’urbanizzazione crea habitat artificiali che favoriscono la diffusione di vettori come le zanzare Culex (che amano le acque stagnanti urbane), veicolo per il West Nile Virus. La deforestazione/ frammentazione forestale riduce la biodiversità complessiva, portando a una ridotta bio-diluizione (diminuiscono le specie come i predatori che non sono efficienti serbatoi del patogeno) e concentrazione e proliferazione di specie animali generaliste (es. roditori o alcune specie di uccelli), con alta competenza virale, aumentando così il rischio di infezione, come lMalattia di Lyme. Inoltre la perdita di biodiversità causa stress nella fauna, rendendola più suscettibile alle infezioni e aumentando la probabilità di trasmissione all’uomo e al bestiame. Il virus Nipah ne è un esempio, correlato alla distruzione delle foreste che ha spinto i pipistrelli a interagire con gli allevamenti suinicoli.

In sintesi, la veterinaria si concentra sulla prevenzione del rischio attraverso un’analisi approfondita delle interazioni ecologiche e ambientali e in tema di risorse e sicurezza alimentare, studia la sostenibilità dei sistemi produttivi e dell’impatto di contaminanti (es. micotossine) nella catena alimentare, con un focus sull’uso prudente degli antibiotici in zootecnia per contenere l’AMR.
Qual’è il messaggio che lanciate a cittadini, professionisti e società sul tema One Health?
I relatori, in rappresentanza di decisori e professionisti, hanno lanciato un messaggio unanime: La prevenzione è l’unica cura globale, e agire insieme è l’unica strategia efficace.
Ai Cittadini: la vostra salute inizia all’esterno. Non c’è separazione netta tra la salute individuale e l’ambiente. Siete agenti attivi di sorveglianza: segnalate prontamente anomalie, morie insolite di animali o alterazioni ambientali alle autorità.
Ai Colleghi Professionisti: dobbiamo agire con un fronte unico attraverso l’integrazione operativa e la condivisione in tempo reale dei dati. Dobbiamo intensificare la sorveglianza alla fonte animale e negli ecosistemi a rischio.
Alle Istituzioni e ai Decisori: è imperativo investire nella prevenzione intersettoriale, in infrastrutture One Health, formazione e comunicazione. Le politiche devono includere standard elevati di biosicurezza in zootecnia e la tutela degli ecosistemi.

Il documento finale di proposta di miglioramento organizzativo, redatto dal coordinatore in collaborazione con i relatori, inclusi i rappresentanti della SIMeVeP sarà presentato per l’inserimento nel Libro Bianco di Welfair 2025. Le proposte concrete emerse dal tavolo, basate sull’integrazione transdisciplinare di dati provenienti da salute umana, animale e ambientale (incluse le Scienze della Terra), mirano a rafforzare la capacità del Paese di prevenire le emergenze sanitarie attraverso un approccio che guarda alla salute degli ecosistemi come fondamento della salute pubblica.

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Tick-borne encephalitis (TBE) e approccio One Health: medici umani e veterinari a confronto

Si comunica che il corso dal titolo “Tick-borne encephalitis (TBE) e approccio One Health: medici umani e veterinari a confronto”, organizzato dalla Asl di Pescara in collaborazione con la SIMeVeP, si svolgerà presso la ASL di Pescara il giorno 4 dicembre 2025.

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