Focus sull’uso del farmaco negli animali d’affezione

La SIMeVeP in collaborazione con ADMV, Associazione Donne Medico Veterinario, ha organizzato per il 18 dicembre il Webinar dal titolo “Focus sull’uso del farmaco negli animali d’affezione” tenuto dalla dottoressa Silvia Fiorina e dal dottor Marco Cecchetto del Gruppo di lavoro SIMeVeP “Farmaco veterinario e Antibioticoresistenza”.

L’incontro, rivolto esclusivamente ai medici veterinari, è stato organizzato per rispondere a domande pratiche e prevenire errori che potrebbero causare sanzioni. Verranno affrontate le problematiche legate alla gestione delle prescrizioni, all’uso di farmaci generici e alla complessa situazione del mercato, dove la scarsità di farmaci veterinari specifici spesso costringe i professionisti a scelte difficili.

Il convegno rappresenta un’occasione unica per acquisire chiarezza sulle novità normative e per ricevere linee guida operative da massimi esperti del settore.

Info sull’evento




Ferri: PSA tra fattori di rischio e di protezione

L’EFSA in un rapporto scientifico del 4 Dicembre 2024 dal titolo ‘Fattori di rischio e di protezione per la Peste suina africana nei suini domestici e nei cinghiali nell’UE e misure di mitigazione per la gestione della malattia nei cinghiali’, utilizzando revisioni delle pubblicazioni scientifiche, studi sul campo, questionari e modelli matematici, individua e valuta cinque aspetti epidemiologici della PSA.

In primo luogo i risultati della revisione della letteratura e di uno studio caso-controllo negli allevamenti di suini commerciali, sottolineano l’importanza dei fattori di rischio legati alla biosicurezza e pratiche agricole, compresa la diffusione del letame intorno agli allevamenti e l’uso di materiale da lettiera, mentre l’uso di reti anti-insetti svolge una azione protettiva. Per quanto riguarda la densità dei cinghiali, ritenuto essere un fattore rilevante dal punto di vista epidemiologico, i modelli statistici e meccanicistici utilizzati non hanno evidenziato un effetto chiaro e coerente sull’epidemiologia della PSA negli scenari selezionati, diversamente da altri fattori ambientali, come vegetazione, altitudine, clima e barriere che influenzando la connettività della popolazione, svolgono un ruolo epidemiologico chiave per la PSA nei cinghiali.

Riguardo alla presenza e sorveglianza di Ornithodoros erraticus sembra che questa zecca non abbia avuto alcun ruolo nell’attuale epidemia di PSA nelle aree colpite dell’UE. Le prove scientifiche disponibili suggeriscono invece che le mosche delle stalle e i tafani sono esposti alla PSA, hanno la capacità di introdurre l’infezione negli allevamenti e trasmetterla ai suini, anche se non è chiaro se ciò si verifichi e, in caso affermativo, in che misura.

Molto si è parlato delle recinzioni, ricordiamo quelle costruite in Danimarca lungo i confini con la Germania, dopo i primi focolai in quest’ultimo paese nel 2020 nei cinghiali nelle zone immediatamente adiacenti al confine con la Polonia. Ebbene la ricerca e l’esperienza sul campo dei paesi colpiti nell’UE dimostrano che il loro uso, potenzialmente abbinato alle infrastrutture stradali esistenti, insieme ad altri metodi di controllo come l’abbattimento e la rimozione delle carcasse di cinghiali, può ridurre efficacemente i movimenti dei cinghiali contribuendo alla gestione della PSA in natura. Le recinzioni possono contribuire a controllare l’infezione in entrambi gli scenari di introduzioni focali e diffusione a onde. In ultimo, i vaccini. Si è dimostrato che l’uso dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) come contraccettivo immunitario, ha il potenziale, come strumento complementare, di ridurre e controllare le popolazioni di cinghiali. Tuttavia, lo sviluppo di un vaccino orale GnRH per i cinghiali richiede ulteriori studi scientifici.

Dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico della SIMeVeP

Leggi il rapporto EFSA

 




L’approccio multisettoriale One Health ed il ruolo del One Health High-Level Expert Panel (OHHLEP)

L’approccio One Health (OH), in virtù dell’integrazione di competenze afferenti a settori e discipline più svariate è fondamentale per affrontare i rischi e le minacce per la salute che si presentano nell’interfaccia uomo-animale-piante-ambiente. Al fine di supportare WHO, FAO, WOAH e UNEP (Il Quadripartito) nelle politiche di OH, nel 2021 viene costituito un gruppo consultivo scientifico e strategico  denominato One Health High-Level Expert Panel (OHHLEP), composto da 29 membri, con il compito di fornire indicazioni per rafforzare gli orientamenti e coordinamento strategici, promuovere la visibilità politica, definire le responsabilità e le azioni legate a OH e migliorare la cooperazione tra governi. OHHLEP definisce OH come “un approccio integrato e unificante, che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi. Riconosce inoltre che la salute degli esseri umani, degli animali domestici e selvatici, delle piante e dell’ambiente in generale (compresi gli ecosistemi) siano strettamente collegati e interdipendenti. L’approccio mobilita molteplici settori, discipline e comunità a tutti i livelli della società, affinché lavorino insieme per promuovere il benessere e affrontare le minacce alla salute e agli ecosistemi, rispondendo al tempo stesso al bisogno collettivo di cibo, acqua ed energia sani e l’aria, agendo sui cambiamenti climatici e contribuendo allo sviluppo sostenibile’. Con questa definizione viene sottolineata la necessità di mettere in campo azioni per implementare OH in modo sostenibile puntando ad una migliore collaborazione multisettoriale e transdisciplinare, efficace coordinamento, comunicazione e sviluppo di capacità.  Con il contributo di OHHLEP, il Quadripartito pubblica nel 2022 un piano d’azione congiunto One Health 2022-2026 (OH JPA) con sei percorsi di azione ed una guida per l’implementazione ed integrazione di sistemi e capacità per prevenire, prevedere, individuare e rispondere alle minacce emergenti, migliorare la salute delle persone, degli animali, delle piante e dell’ambiente e contribuire ad uno sviluppo sostenibile.  Nel dicembre 2023, il Quadripartito, con lo scopo di assistere i paesi nell’adozione e adattamento dei piani OH, pubblica una ulteriore guida pratica per l’attuazione del piano d’azione congiunto One Health a livello nazionale e individua tre percorsi: politica, sostegno e finanziamento; sviluppo organizzativo, implementazione e integrazione settoriale; dati, prove, istruzione e conoscenza.  Allo stesso tempo assegna a OHHLEP i compititi di:

  • dare indicazioni sull’attuazione del Piano Congiunto di Azione One Health (OH JPA 2022-2026) informando sullo sviluppo sia di  politiche OH basate sull’evidenza scientifica, sia di strumenti e metriche per supportare l’implementazione e la misurazione, nonché identificazione di gap di ricerca su OH;
  • fornire una valutazione scientifica di rilevanza politica sui driver di emergenza e ri-emergenza di minacce sanitarie nell’interfaccia uomo-animale-ecosistema;
  • formulare raccomandazioni su questioni specifiche per le aree OH che destano maggiori preoccupazioni e che necessitano di maggiore attenzione, azione e direzione futura.

OHHLEP all’inizio del 2024 pubblica il documento ‘An integrated inventory of One Health tools: Mapping and analysis of globally available tools to advance One Health (Inventario integrato degli strumenti OH: mappatura e analisi degli strumenti disponibili a livello globale per far progredire OH) con l’obiettivo di inventariare e analizzare una serie di strumenti che, sebbene sviluppati nel corso degli anni per affrontare le malattie infettive e la preparazione alle pandemie, la resistenza antimicrobica, la sicurezza alimentare o il cambiamento climatico, non sono mai stati completamente valutati per l’implementazione di OH e i loro risultati in generale non contestualizzati, laddove pochi hanno assicurato l’integrazione settoriale e disciplinare tra le tre dimensioni di OH e la coerenza con i principi fondamentali. Un inventario di strumenti OH torna utile a paesi e regioni per l’elaborazione dei piani d’azione nazionali OH, per la valutazione e definizione di priorità per l’implementazione e per il rafforzamenti dei relativi meccanismi.   Sebbene siano stati compiuti progressi sostanziali nello sviluppo ed implementazione dei vari strumenti OH, occorre assicurare coordinamento e collaborazione continui tra settori, discipline e parti interessate per la definizione di nuovi strumenti e modalità di condivisione,  sinergia e collegamento dei risultati funzionali ad un utilizzo di risorse minime per sistemi OH sostenibili. I paesi e le regioni possono identificare gli strumenti OH funzionali alle esigenze specifiche, adeguare quelli esistenti e sviluppare di nuovi per colmare le attuali lacune relative a genere, inclusione sociale e ambiente.

I temi sopra evidenziati sono stati discussi il 6 Novembre in occasione di un webinar sulla ‘Governance One Health basata sull’evidenza’, organizzato dal Quadripartito, con la partecipazione dei membri di OHHLEP  e del co-presidente Carlos Gonçalo Das Neves, Chief Scientist di EFSA.  La dottoressa Casey Barton Behravesh, membro di OHHLEP e Direttore del Centro OH presso il Center for disease control (CDC) di Atlanta, ha illustrato le attività svolte ed risultati ottenuti dal One Health Coordination Unit (USOHCU), una struttura che condivide la leadership con il CDC, il Dipartimento degli interni e l’USDA,  ed i fattori chiave per il successo della governance OH, quali collaborazione, coordinamento, comunicazione, politica&governance, disponibilità di risorse, piani e priorità condivisi, istruzione e formazione, coinvolgimento della comunità. Per garantire una collaborazione efficace nell’ambito dei programmi OH è necessario coinvolgere a tutti i livelli i diversi settori della sanità pubblica, sanità animale (domestica e selvatica), ambiente ed altri pertinenti e identificare i ruoli e le responsabilità di ciascun partner. La presenza di strutture efficaci di coordinamento fanno progredire OH anche con il coinvolgimento di partner esterni.  Ulteriore elemento chiave è la comunicazione che deve essere efficace, regolare e trasparente tra tutti i soggetti convolti con messaggi coordinati e tempestivi di. In tema di politica&governance, OH non può strutturarsi all’interno di programmi governativi senza una forte volontà politica e politiche di sostegno con finanziamenti e risorse umane adeguati. I piani e le priorità devono essere condivisi per costruire, pianificare e assegnare le priorità anche durante i periodi non emergenziali. L’istruzione e la formazione devono essere garantiti a tutti i livelli a cominciare dai programmi educativi delle scuole primarie se secondarie per costruire le capacità multisettoriali e transdisciplinari per le future generazioni. Infine c’è bisogno di promuovere meccanismi di partecipazione estesa attraverso il coinvolgimento della comunità nelle iniziative OH.

Dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico della SIMeVeP




Seconda Giornata dei Centri e dei Laboratori di Referenza Nazionali degli IZS nell’ottica One Health

Ieri 5 novembre, presso la sede Ministero della Salute, si sono svolti i lavori previsti dall’organizzazione della Seconda Giornata dei Centri e dei Laboratori di Referenza Nazionali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali nell’ottica One Health, curata dalla S.I.Ve.M.P. settore II.ZZ.SS., in particolare dai dottori Paola Nicolussi e Renato Giunta.

Gli ospiti esterni, i relatori ed i partecipanti sono stati accolti dagli interventi del dott. Giovanni Leonardi, Direttore del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali, del Direttore generale della Salute Animale, dott. Giovanni Filippini, del Direttore della ex Direzione generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione, dott. Ugo Della Marta e del Segretario nazionale del Sindacato italiano veterinari medicina pubblica, dott. Aldo Grasselli.

Sono intervenuti il dott. Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Inalca e la senatrice Vita Maria Nocco che hanno espresso apprezzamento per il lavoro che svolge la Sanità Pubblica veterinaria ed in particolare per quello degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Centri di Referenza Nazionali.

Le brillanti relazioni presentate dai ricercatori degli IIZZSS dottori Paolo Calistri, Fabrizio Vitale, Stefano Cappai, Luigi Bertocchi, Alessandra Tata, Anna Granato, Antonio Limone, Paola De Santis, Teresa Bossù, Francesca Barchiesi, Elisabetta Razzuoli, Nicola Bortone, moderati dai dottori Mauro Gnaccarini e Pierfrancesco Catarci, sono stati incentrati su temi di attualità della medicina veterinaria pubblica ed hanno fatto riferimento a ricerche ed esperienze recenti ed in corso di sviluppo ulteriore di interesse del benessere e della sanità animale e della sicurezza alimentare. Si è parlato inoltre dell’importanza dei big data a servizio della One Health e di modelli sperimentali da inserire nelle organizzazione aziendali che favoriscano l’approccio olistico alla salute. Gli atti della giornata saranno resi disponibili presto sul sito della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, a seguito della iniziativa lanciata dal dott. Aldo Grasselli nel corso del suo intervento, affinchè possano essere consultati da tutti gli interessati, anche coloro i quali non hanno potuto partecipare alla iniziativa.

A cura di Anna Maria Fausta Marino

Scarica gli interventi 




Commissione Europea: Ferri tra gli esperti per le emergenze di Sanità Pubblica

L’11 settembre 2023 la Commissione ha istituito il “Comitato consultivo per le emergenze sanitarie”, il quale su richiesta della Commissione stessa o del Comitato per la sicurezza sanitaria, svolge i compiti di cui agli articoli 23 e 24 del regolamento (UE) 2022/2371.

Il Comitato fornisce competenze alla Commissione durante la preparazione delle misure di attuazione, vale a dire prima che la Commissione sottoponga tali progetti di misure a un comitato di comitatologia.

Il dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico della SIMeVeP,  è stato selezionato ed inserito nella lista delle riserve di esperti per emergenze di Sanità Pubblica.

 




Anisakis e Norovirus: SIMeVeP e ADMV al Ministero della Salute

In data 22 ottobre il Dott. Maurizio Ferri, coordinatore scientifico della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) e la Dott.ssa Valentina Tepedino, referente del gruppo di lavoro sui prodotti ittici della SIMeVeP e membro del Direttivo della Associazione Donne Medico Veterinario (ADMV) sono stati ricevuti dal dott. Ugo Della Marta, Direttore Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione del Ministero della Salute e dalla dott.ssa Rosa Gaglione.

 L’incontro, su impulso dei Presidenti delle due Associazioni nelle persone di Antonio Sorice (SIMeVeP) e Laura Cutullo (ADMV), ha rappresentato l’occasione per un tavolo di confronto su quelle che sono le tematiche emergenti di sicurezza alimentare e di maggiore rilievo per i numerosi associati nonché oggetto di attenzione mediatica e di aggiornamento da parte dei legislatori.

Obiettivo principale dell’incontro è stato infatti, per le due Associazioni, quello di rinnovare il rapporto di stima, fiducia e collaborazione con la Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione del Ministero della Salute e rafforzare il confronto e lo scambio di informazioni facendo rete sui temi di reciproco interesse.

In particolare, si è discusso dell’importanza dei medici veterinari per gli aspetti legati alla sostenibilità e benessere animale e del loro ruolo strategico anche come divulgatori sui temi di loro competenza e di formatori. Sono stati affrontati anche due temi relativi al settore ittico, come l’Anisakis e i Norovirus, di specifico interesse da parte di entrambe le Associazioni, ed anche oggetto di richieste di chiarimenti. Il Dott. Ferri ha anche espresso il suo interesse ad un confronto sulla carne/pesce “coltivato”.

SIVeMeP e ADMV ringraziano il dott. Della Marta e la Direzione per la disponibilità e per l’opportunità preziosa di un confronto costruttivo.

 

 




ECM – Seconda Giornata dei Centri e dei Laboratori di Referenza Nazionali degli IZS nell’ottica One Health

Sono aperte le iscrizioni al corso ECM dal titolo “Seconda Giornata dei Centri e dei Laboratori di Referenza Nazionali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali nell’ottica One Health” – “Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni”  (Paulo Coelho) che si terrà a Roma presso il Ministero della Salute  il giorno 5 novembre 2024, con il patrocinio SIVeMP.

Il corso è aperto a 100 partecipanti, è gratuito ed è rivolto a Medici Veterinari delle tre aree funzionali, Medici Chirurghi (Igiene epidemiologia e sanità pubblica/Igiene degli alimenti e nutrizione/Medicina del lavoro/Malattie infettive) e Biologi.

Al corso sono stati attribuiti 5 crediti ECM.

Il corso ha come obiettivo quello di migliorare e potenziare le capacità diagnostiche e profilattiche dei colleghi relativamente ad alcune patologie, in particolar modo di quelle di interesse zoonotico. I relatori offriranno ai colleghi presenti spunti di riflessione relativamente a tecniche e studi previsionali per la diffusione di malattie infettive e contaminanti ambientali. L’aspetto uomo/animale/ambiente, infatti, sarà il Leitmotiv della giornata formativa.

Brochure

Programma scientifico

Scheda di iscrizione

 




H5N1 corre e acquisisce mutazioni di adattamento ai mammiferi

Il virus dell’influenza aviare H5N1 corre e acquisisce mutazioni di adattamento ai mammiferi con il rischio di una nuova potenziale pandemia.

Lo conferma un recente studio pubblicato su Nature.

Il virus HPAI H5N1 derivato da bovini da latte si trasmette attraverso goccioline respiratorie nei mammiferi senza previo adattamento e causa infezioni letali in modelli animali.

Un team dell’Università del Wisconsin e del Giappone ha riferito che un isolato di H5N1 dall’occhio di un lavoratore del settore lattiero-caseario mostra una mutazione PB2-E627K legata alla replicazione nei mammiferi. Il lavoratore aveva mostrato una congiuntivite dopo l’esposizione a vacche infette.

I test hanno dimostrato la capacità del virus H5N1 di replicare sulla cornea umana e sulle cellule polmonari. Negli esperimenti sui tessuti di topo, il virus ha infettato 15 tessuti diversi, con i livelli più alti riscontrati nel tessuto respiratorio.

Il team ha infettato i furetti con un’alta carica del virus isolato dal lavoratore lattiero-caseario, trovando un modello di infezione simile a quello dell’uomo, non dei topi. Ricordo che i furetti sono modelli ideali per lo studio dell’influenza a causa dei sintomi clinici e trasmissione simili.

Tutti i furetti infetti sono morti entro cinque giorni e il campionamento dei tessuti ha mostrato la presenza del virus in tutti i tipi, in particolare nei tessuti respiratori. Al contrario, ricerche precedenti che utilizzavano un virus H5N1 bovino hanno rilevato gravi infezioni nei furetti, ma non così letali.

Tra il 17% e il 33% dei furetti nelle gabbie adiacenti sono stati infettati da goccioline respiratorie, indicando che il virus può diffondersi tra i mammiferi con questa modalità anche se con un’efficienza limitata. Tutti i furetti direttamente infetti sono morti entro sei giorni.

Maurizio Ferri,
Responsabile scientifico SIMeVeP




WELFAIR – FIERA DEL FARE SANITA’ – One Health: quale equilibrio tra uomo, animali ed ambiente?

Si svolgerà a Roma dal 5 al 7 novembre “WELFAIR – FIERA DEL FARE SANITA” dedicata alla Sanità in Italia, che riunisce in un appuntamento nazionale i vertici della governance sanitaria, delle società scientifiche e delle grandi aziende di tecnologie medicali.

Nella giornata del 6 novembre dalle 16:30 alle 18:30 è in programma la tavola rotonda “One Health: quale equilibrio tra uomo, animali ed ambiente?” coordinata da Sofia Gorgoni, Direttore Responsabile Prevenzione e Salute, alla quale parteciperà Aldo Grasselli, Segretario Nazionale SIVeMP e Presidente Onorario SIMeVeP.

Intervengono:

Ugo Della Marta, Direttore Generale della Direzione per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, Ministero della Salute

Sara Faravelli, Corporate Communcation Director, Purina Southern Europe

Gaetana Ferri, Consigliere Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI)

Piero Formica, Innovation Value Institute, Maynooth University, Ireland

Aldo Grasselli, Presidente Onorario SIMeVeP e Segretario Nazionale SIVeMP

Ylenja Lucaselli, Deputato, Presidente intergruppo parlamentare One Health

Giulia Marchetti, Professore ordinario di Malattie Infettive Direttore Clinica delle Malattie Infettive e Tropicali Dip di Scienze della Salute, Università degli Studi di Milano

Marco Melosi, Presidente Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI)

Maria Triassi, Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di Sanità Pubblica, Farmacoutilizzazione e Dermatologia AOU Federico II; Professore ordinario di igiene generale e applicata, Università degli Studi di Napoli Federico II.

L’ingresso in Fiera è gratuito

Clicca qui per registrarti e partecipare




On-line gli interventi del corso sulla Farmacosorveglianza di Bergamo

Sono on-line le presentazioni del corso svoltosi a Bergamo l’11 ottobre dal titolo “Farmacosorveglianza veterinaria, nuova normativa e controllo ufficiale”.

Il decreto legislativo 7 dicembre 2023, n. 218 ha adeguato l’ordinamento nazionale al regolamento (UE) 2019/6 sui medicinali veterinari portando inevitabili ricadute anche sul controllo ufficiale di farmacosorveglianza, controllo già profondamente modificato con l’introduzione dei diversi dispositivi informatici (Ricetta Elettronica Veterinaria e Classyfarm). Oggi, il medico veterinario pubblico, oltre ad avere una profonda conoscenza della normativa, è tenuto ad avere dimestichezza e competenza anche su questi dispositivi.

Il contesto emergenziale che coinvolge la veterinaria pubblica, assediata dalle diverse emergenze epidemiologiche, peste suina, blue tongue e influenza aviaria, non consente di abbassare la guardia su queste emergenze, ma nel contempo non si deve dimenticare il compito al quale è chiamato ad assolvere il veterinario pubblico: la salute a 360 gradi; non è quindi possibile immaginare una sicurezza alimentare senza un efficace controllo del farmaco veterinario; l’aggiornamento, la formazione e il confronto sono elementi fondamentali per mantenere un’elevata professionalità soprattutto in questo campo, notevolmente mutato negli ultimi anni, e nel quale si giocano diverse partite relative alla salute degli animali e dell’uomo e alle quali saremmo immediatamente.

Scarica le presentazioni