FVE, SIMeVeP e ADMV incontrano i parlamentari europei Moretti e Bonafe

In occasione del voto al Parlamento Europeo in seduta plenaria il 15 Settembre 2021 sulla mozione  di risoluzione della Commissione ENVI  (Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare) che si oppone al regolamento delegato della Commissione Europea del 26 maggio 2021 sui criteri per la designazione degli antibiotici da riservare al trattamento di alcune infezioni nell’uomo, la SIMeVeP congiuntamente alla sottoscrizione della lettera aperta di EPRUMA e FVE indirizzata ai Parlamentari Europei ha voluto organizzare insieme all’Associazione Donne Medico Veterinario (ADMV) una videoconferenza con le Eurodeputate Simona Bonafe e Alessandra Moretti del gruppo SD.

All’incontro hanno partecipato Antonio Sorice e Maurizio Ferri. Erano inoltre presenti Rebecca Bragadin e  Silvia Piol de Vecchi di ADMV e Francesco Proscia del segretariato della FVE.

Si ricorda come la mozione di risoluzione approvata da ENVI,  suggerisce di inserire tutti gli antimicrobici di importanza critica con priorità più alta (colistina, macrolidi, fluorochinoloni e cefalosporine di 3a e 4a generazione) dell’elenco OMS nell’elenco riservato per uso umano  vietandone dunque l’uso negli animali, e disconoscendo il parere scientifico dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA), dell’EFSA, dell’OIE e dell’OMS stesso. In questa presentazione sono riassunte le ragioni del no alla mozione.

L’incontro ha consentito di esprimere il punto di vista degli scienziati sul tema antibiotico-resistenza che è centrale nelle politiche sanitarie comunitarie e nazionali per la medicina veterinaria ed umana, di ricordare le evidenze scientifiche e dell’approccio One Health che sostengono il regolamento delegato, ma anche di meglio comprendere le preoccupazioni dei parlamentari che hanno sostenuto la mozione ENVI.

A riguardo è stato ribadito come detta mozione si fondi su interpretazioni errate del Regolamento 2019/6 sull’utilizzo degli antibiotici nel settore animale, della designazione dei criteri nel regolamento delegato ed ignora la raccomandazione dell’OMS per l’inclusione di un terzo criterio (C) (bassa importanza per la salute degli animali). Quest’ultimo prende in considerazione, anche sulla base di analogo elenco dell’OIE sui farmaci critici, l’impatto sulla sanità e benessere animale e sanità pubblica del divieto di utilizzo in veterinaria di alcuni antimicrobici ritenuti critici e riservati al settore umano, e gli  scarsi effetti che il divieto avrà sul carico di resistenza antimicrobica nell’uomo, attribuibile per il 75% alle infezioni in ambiente ospedaliero nell’Unione Europea.

L’onorevole Bonafè ha esposto le considerazioni che hanno orientato il voto a favore della mozione ENVI e ha assicurato che approfondirà le tematiche emerse dall’incontro. D’altro canto la predisposizione di un nuovo atto delegato e l’invito alla Commissione di inviare una proposta legislativa volta a modificare il regolamento (UE) 2019/6 ritardarebbero l’applicazione delle tante misure volte a contrastare l’antibiotico-resistenza,  prevista per Gennaio 2022.

L’incontro si traduce nella necessità  di mantenere un dialogo diretto e costante con i nostri rappresentanti al PE con lo scambio di informazioni tecniche sui temi della sanità pubblica che comprende  sanità e benessere animale, sicurezza alimentare, protezione dell’ambiente, nelle fasi precedenti la discussione dei relativi progetti legislativi comunitari, e su questo la FVE, il SIMeVeP e l’ADMV hanno offerto la massima disponibilità.




SIMeVeP al Sana di Bologna

Dal 9 al 12 settembre alla 33° edizione della Fiera Sana di Bologna sarà presente anche la Società Italiana di Medicina veterinaria Preventiva presso lo stand del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Il focus è tutto rivolto al mondo ittico e al contrasto delle fake news per una informazione sempre più corretta e autorevole per un mercato sempre più trasparente e di qualità, al contrasto della concorrenza sleale per una tutela sempre maggiore del consumatore anche sugli gli aspetti legati alla sostenibilità e al benessere del pescato e dell’allevato.

I medici veterinari sono impegnati nella tutela della salute pubblica e si occupano quindi anche di garantire la corretta tracciabilità e il benessere dei pesci. Da anni la SIMeVeP è impegnata nella corretta informazione, approfondimenti e confronti con i propri associati sui temi più “caldi” del settore ittico inerenti le problematiche igienico sanitarie.

Tra le ultime iniziative attivate, il  patrocinio di  un opuscolo che risponde in modo semplice alle principali fake news del settore ittico “ Acqua in bocca” e una interrogazione per ottenere maggiori chiarimenti sull’asterisco sui menu dei ristoranti.

SIMeVeP vi invita a partecipare agli eventi previsti ed a  iscrivervi agli appuntamenti con gli esperti previsti, consultando il programma e prenotandosi al seguente link http://www.event-way.it/landing-sana-bologna/

Molti i temi trattati dall’acquacoltura alla pesca, all’etichetta, al benessere alla sostenibilità all’antibiotico-resistenza. E molti i relatori autorevoli protagonisti degli eventi dal mondo universitario, istituzionale, dalle associazioni di produttori e di consumatori.

Il presidente di SIMeVeP Antonio Sorice è lieto di questa partecipazione e si complimenta con il MIPAAF per l’importante iniziativa presso il padiglione 37 c46/d45 .

Scriveteci per avere informazioni anche in merito alla possibilità di ottenere l’ingresso gratuito alla fiera per aderire alle iniziative di vostro interesse.




Grasselli: Salute del G20 resterà come una pietra miliare nella storia della sanità globale

Siamo orgogliosi di avere avuto l’onore di ospitare a Roma questa importante iniziativa che si conclude con un documento di 33 punti in cui si rinnova l’impegno già emerso nel recente Global Health Summit affinché si possa “aumentare e diversificare la capacità produttiva di vaccini globale, locale e regionale, sviluppando competenze per i Paesi a reddito medio-basso.

Il ministro Speranza ha giustamente affermato che: «Nessuno deve restare indietro nella campagna di vaccinazione e i paesi del G20 devono aiutare gli altri in un’ottica One Health».

Il tema One Health – ha dichiarato Aldo Grasselli, Presidente onorario della SIMeVeP Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva- assume finalmente una dimensione reale, esce dalle tavole dei convegni per diventare prassi operativa. Lo spill over delle malattie animali, il degrado ambientale, i mutamenti climatici, le migrazioni conseguenti, sono fattori di rischio che non hanno frontiere.

Agire in un’ottica One World – One Health – One Medicine significa mettere a frutto e integrare tutte le conoscenze e le professionalità che concorrono a mantenere sani uomini, animali e ambiente.

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Antibiotici per gli animali: SIMeVeP sostiene il voto contrario alla risoluzione ENVI

Il 13 luglio 2021 la Commissione ENVI (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) del Parlamento europeo ha adottato (con 38 voti a favore, 18 contrari e 22 astensioni) una proposta di risoluzione per opporsi all’atto delegato della Commissione europea del 26 maggio 2021 sui criteri per la designazione degli antibiotici da riservare al trattamento di alcune infezioni nell’uomo che integra il Regolamento Ue 2019/6.

L’atto delegato descrive in dettaglio i criteri per la designazione degli antimicrobici da riservare all’uomo, vietandone l’uso in tutti gli animali, sulla base del parere scientifico dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), dell’EFSA, dell’OIE e dell’OMS.

La proposta di risoluzione approvata da ENVI, che sarà sottoposta al voto del Parlamento europeo il 15 Settembre 2021, suggerisce di inserire tutti gli antimicrobici di importanza critica con priorità più alta (colistina, macrolidi, fluorochinoloni e cefalosporine di 3a e 4a generazione) nell’elenco OMS riservato agli esseri umani, vietandone l’uso negli animali.

Nell’ambito di una serie di iniziative della veterinaria europea e italiana, SIMeVeP ha sottoscritto la lettera aperta di FVE  e EPRUMA indirizzata ai Parlamentari europei affinchè respingano attraverso il proprio voto la proposta di risoluzione e adottino l’atto delegato con il fine di preservare la salute e il benessere di tutti gli animali.

Sebbene la proposta di ENVI risponda da un lato alla necessità di proteggere l’uso dell’antibiotico nell’uomo, dall’altra si fonda su interpretazioni errate dell’uso di antibiotici nel settore animale nonché delle raccomandazioni dell’OMS.

A riguardo va sottolineato come gli antimicrobici – somministrati solo quando necessario e dopo aver preso in considerazione tutte le strategie alternative – rimangano un presidio indispensabile per assicurare la sanità e benessere degli animali, in quanto anche in condizioni ottimali di allevamento gli animali possono ammalarsi e necessitano di essere trattati per evitare sofferenze e ciò risponde all’imperativo sancito dal Trattato di Lisbona che riconosce gli animali come esseri senzienti e capaci di soffrire.

Inoltre se consideriamo che alcune infezioni animali zoonotiche, e cioè trasmissibili dagli animali all’uomo, se non trattate, possono rappresentare una minaccia per la sanità pubblica la proposta di Envi, qualora approvata, metterebbe a serio rischio non solo la salute animale, ma anche il benessere animale, la salute pubblica e la sicurezza degli alimenti, mentre l’atto delegato contiene una proposta equilibrata, basata sulla scienza e che realizza l’approccio One Health.

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Il decreto dello scompiglio

Lo scorso marzo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 27/2021 ha da subito suscitato un grande scalpore. La norma attua il regolamento (UE) 2017/625 (insieme ad altri decreti legislativi) e contiene la nuova disciplina delle procedure ufficiali di campionamento ed analisi degli alimenti.

La rivista “Alimenti&Bevande” ha raccolto alcuni pareri di sulle novità introdotte e le eventuali criticità ancora in essere, fra cui quello del Vice Presidente SIMeVeP, Vitantonio Perrone.

Per gentile concessione dell’editore riportiamo l’ articolo integrale




Innovazione del sistema di SPV: insediato il gruppo di lavoro alla significativa presenza del Ministro Speranza

veterinarioCon decreto 8/7/2021 il Ministero della Salute ha istituito un Gruppo di lavoro, presso l’Ufficio di Gabinetto, con l’obiettivo di analizzare la situazione e le criticità attualmente gravanti sul sistema di Sanità Pubblica Veterinaria e avanzare proposte, anche e in specie a carattere normativo, affinché possa essere ammodernato il Servizio sanitario nazionale mediante nuovi modelli di prevenzione.

L’On. Massimo Paolucci, introducendo i lavori e sintetizzando gli interventi dei componenti del Gruppo, tutti presenti e coordinati dal dott. Giuseppe Gambale, ha sottolineato come i suddetti obiettivi possano rappresentare una grande opportunità nel contesto attuale in cui, a seguito della pandemia, deve e può assumere massima rilevanza l’approccio “one health”: un approccio che tutti gli intervenuti hanno infatti evidenziato come fondamentale nei diversi contesti operativi della sanità pubblica e in specie nel contesto della prevenzione primaria. Difatti, anche la necessaria attuazione delle nuove norme europee richiede, e consente al tempo stesso, di innovare metodi e organizzazione di lavoro in tale ottica.

Particolarmente significativa è stata la presenza del Ministro Roberto Speranza che, nel rimarcare la rilevanza futura della professione veterinaria, ha espresso rinnovata fiducia nella stessa e nei lavori del Gruppo, assicurando ogni possibile supporto così che, quanto verrà elaborato e proposto, possa concretizzarsi ai fini anzidetti.

Gli interventi del dott. Antonio Sorice e del dott. Mauro Gnaccarini hanno, fra gli altri, richiamato proprio la necessità di agire in detta ottica, cogliendo la rilevante occasione per proporre le opportune innovazioni in ambito:

– sia di formazione specialistica, appositamente orientata alla sanità pubblica veterinaria e opportunamente finanziata; – sia di contesto economico ed ambientale, anche rispetto alla necessaria complessiva sostenibilità delle imprese;
– sia di contesto tecnico-organizzativo, al fine di migliorare e rendere omogenee le organizzazioni territoriali e maggiormente efficaci le azioni sanitarie, anche mediante la costituzione di adeguati livelli regionali quali interfaccia fra enti territoriali, II.ZZ.SS. e livello nazionale.

Pertanto, considerata la comunione di intenti e la reciproca fiducia nelle competenze espresse dai componenti il gruppo, che rappresentano tutte le diverse istanze della professione, i lavori sono entrati subito nel vivo con la definizione di un specifico cronoprogramma.

A tutti un augurio di buon e proficuo lavoro.

Il testo del Decreto




Carne di selvaggina per solidarietà alimentare. Prima consegna al Banco alimentare toscano

E’ prevista mercoledì prossimo 21 luglio, alle ore 9.30, nella sede del Banco alimentare di Firenze, all’interno del Mercato ortofrutticolo (si accede con le auto da Via dell’Olmatello 2).

Si tratta della prima consegna di un lotto di carne di selvaggina cacciata, in seguito all’impegno congiunto degli assessorati regionali alla salute e all’agroalimentare, delle Asl, degli Ambiti territoriali caccia toscani e del settore venatorio. Questa iniziativa benefica è progettata e finanziata dalla Regione Toscana con la delibera di Giunta 1147 del 2020 ed è finalizzata al sostentamento delle famiglie in difficoltà, anche a causa della particolare congiuntura sanitaria ed economica.

Interverranno la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, l’assessore alla salute Simone Bezzini, il presidente del Banco alimentare toscano Leonardo Berni, il coordinatore degli Ambiti territoriali caccia toscani Roberto Vivarelli, alcuni rappresentanti delle Aziende sanitarie locali, i dirigenti dei settori regionali interessati (Prevenzione collettiva e Attività faunistico-venatoria).

E’ prevista, inoltre, la presenza di rappresentanti dei Lions Clubs locali, che – in sinergia con il Banco e i Centri di lavorazione selvaggina coinvolti nell’iniziativa – hanno finanziato una fase post-produttiva che permette, attraverso il surgelamento, di allungare i tempi di conservazione della carne confezionata.

La SIMeVeP Toscana promuove e sostiene per gli aspetti tecnici questa iniziativa




La nuova variante Delta

La nuova variante Delta di SARS-CoV-2, identificata per la prima volta ad ottobre 2020 in India e segnalata ad oggi in 98 paesi, sta disegnando una nuova fase della pandemia Covid-19 nell’era post-vaccinazione a causa di una trasmissibilità aumentata dal 40 al 60% rispetto alla variante Alfa (B1.1.7 o inglese), capacità di evadere il sistema immunitario e resistenza ai vaccini.

L’analisi di Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico Società italiana di medicina veterinaria preventiva, pubblicata su sanitainformazione.it




K9 S.a.R. Camp Italia, l’esercitazione cinofila su macerie nei luoghi feriti dal terremoto del 2009

EMERVET ha supportato, con la presenza del Dott. Alessio Ceriani, all'”Esercitazione Internazionale di Protezione Civile nel raduno delle Unità Cinofile da Soccorso” tenutasi a Prata D’Ansidonia  (L’Aquila) dal 21 al 23 maggio”.

La terza edizione del Raduno Internazionale delle Unità Cinofile da Soccorso ha visto la partecipazione di ben 93 unità cinofile e 130  volontari provenienti da tutta Italia. Un test estremamente realistico perché condotto in uno scenario rimasto intatto dopo il sisma
d’Abruzzo del 2009.

“Non è stato facile addestrarsi in questi luoghi dell’Abruzzo più volte colpiti da eventi sismici, ma i nostri cani impiegati nella ricerca
tra macerie ci stupiscono e ci regalano emozioni per le loro capacità.
Purtroppo, in un territorio così impervio, capita che qualcuno dei nostri amici a quattro zampe, talvolta si faccia male e debba essere soccorso. Per questo prevediamo sempre il supporto veterinario, allestendo nel campo base una vera e propria clinica per gli interventi necessari” ha spiegato Alessio Ceriani, Responsabile Veterinario di EMERVET, presente fin dalla prima edizione al K9 S.a.R. Camp, a  “112 Emergencies” rivista di informazione studi e ricerche sulla Protezione e Difesa Civile e sulla Sicurezza.

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Post COVID-19: panoramica delle soluzioni per prevenire future epidemie zoonotiche

Maurizio Ferri, coordinatore scientifico SIMeVeP è coautore di un articolo in inglese pubblicato su “Biological reviews” dal titolo “Post COVID-19: a solution scan of optionsfor preventing future zoonotic epidemics“.

La crisi generata dall’emergenza e dalla diffusione della pandemia daCOVID 19 ha posto all’attenzione globale i pericoli associati a nuove malattie, nonché il ruolo chiave degli animali, in particolare degli animali selvatici, come potenziali fonti di agenti patogeni per l’uomo.

L’emergente richiesta di un nuovo rapporto con gli animali selvatici e domestici sembrerebbe suggerire soluzioni semplici a un problema complesso. Lo studio identifica 161 possibili opzioni per ridurre i rischi di un’ulteriore trasmissione di malattie epidemiche dagli animali all’uomo, inclusa la potenziale ulteriore trasmissione di SARS CoV 2 (originale o varianti), prendendo in esame tutte le categorie di animali (es. fauna selvatica, in cattività, bestiame non gestito/selvaggio e domestico e animali domestici) concentrandosi sugli agenti patogeni (soprattutto virus) che, una volta trasmessi dagli animali all’uomo, potrebbero acquisire potenziale epidemico con alti tassi di trasmissione da uomo a uomo.

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