Controllo ufficiale nell’e-commerce di alimenti
L’e-commerce alimentare, ossia la vendita di alimenti online, ha raggiunto, per ovvie ragioni, il suo culmine con la pandemia CoVID-19. Attualmente, per svariati motivi attinenti, ad esempio la comodità e celerità nonché la modernità e i nuovi costumi nell’approvvigionamento degli alimenti, l’e-commerce mantiene un suo interesse tra determinate fasce di consumatori. La modalità di vendita online, se da un lato si è rivelata subito efficace sia per l’OFA (Operatore della Filiera Agroalimentare) sia per il consumatore finale, grazie a diversi aspetti vantaggiosi che ne hanno consentito una rapida diffusione quali l’assenza di barriere geografiche e di orari, i costi operativi bassi, l’inventario semplice da automatizzare, la facilità d’acquisto, la vasta gamma di prodotti partendo da quelli più commerciali a quelli di “nicchia”, comprendendo alimenti sia freschi sia secchi, dall’altro è stata individuata da numerose imprese alimentari quale strumento per eludere obblighi normativi come il riconoscimento comunitario.
In questo nuovo e crescente contesto commerciale, un ruolo sicuramente di garanzia è quello spettante alla Autorità Competente (AC), non ultima a quella locale (ASL), attraverso la programmazione ed esecuzione di innovativi controlli ufficiali sul “commercio on-line”, specificatamente disciplinati nel Reg. (UE) n. 625/2017 e tendenti a verificare in generale la conformità nel settore relativo a “gli alimenti e la sicurezza alimentare, l’integrità e la salubrità, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione di alimenti, comprese le norme volte a garantire pratiche commerciali leali e a tutelare gli interessi e l’informazione dei consumatori, la fabbricazione e l’uso di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con alimenti”.
La possibilità che, in questo nuovo contesto commerciale, la non conformità scaturisca anche da una subdola e fraudolenta condotta, comporta per il personale dell’AC un affinamento nel ricorso ai metodi e alle tecniche di controllo per quanto applicabili, attraverso, non solo, una adeguata formazione sui progrediti processi di produzione industriale e sulle nuove modalità di commercio ad essi collegate, ma anche attraverso l’acquisizione di risorse strumentali e finanziarie che consentano l’effettivo espletamento del controllo ufficiale in quella che è “una lotta sempre più accanita tra la scienza al servizio della prevenzione e della repressione e la scienza al servizio della frode” .
Se ne è occupato il Gruppo di lavoro SIMeVeP “Diritto e legislazione veterinaria” nell’articolo “Controllo ufficiale nell’e-commerce di alimenti: aspetti operativi e criticità nel prelievo di campioni. Esperienza di campo”.
Si è svolto il 6 dicembre scorso il Convegno Nazionale I Centri e i Laboratori di Referenza Nazionali nell’ottica One Health. “Tutto quanto accade una volta potrebbe non accadere mai più. Ma tutto quanto accade due volte accadrà certamente una terza” (Paulo Coelho – L’alchimista), organizzato dalla SIMeVeP con il patrocinio di SIVeMP.
Alle ultime riunioni EFSA del gruppo di discussione degli stakeholder sui rischi emergenti (StaDG-ER, 9 novembre, Bruxelles) e EREN (Emerging Risk Exchange Network, 22 novembre Parma) Maurizio Ferri, coordinatore scientifico SIMeVeP, ha relazionato sul tema dei rischi per la sanità pubblica delle diete a base di carne cruda (o BARF) per cani e gatti.
Il 6 dicembre presso la prestigiosa sede del Ministero della Salute si terrà il Convegno dal titolo: I Centri ed i Laboratori di Referenza Nazionali nell’ottica One Health. “Tutto quanto accade una volta potrebbe non accadere mai più. Ma tutto quanto accade due volte accadrà certamente una terza” (Paulo Coelho “L’alchimista”).
Si terrà ad Arezzo dal 21 al 24 novembre, con il patrocinio di SIMeVeP e SIVeMP, la 18ª edizione del Forum Risk Management “La sfida della sanità pubblica. Cambiamento – Sostenibilità – Prossimità.

A livello normativo, in Italia la commercializzazione dei pesci velenosi è vietata sin dal 1992; la materia è oggi disciplinata dal Regolamento (CE) 853/2004 nella sezione relativa ai requisiti specifici dei prodotti della pesca (Sezione VIII), in cui viene indicato che non devono essere immessi sul mercato i prodotti della pesca ottenuti da pesci velenosi delle seguenti famiglie: Tetraodontidae, Molidae, Diodontidae e Canthigasteridae.
Si terrà il 17 novembre a Torino il corso ECM organizzato dalla SIMeVeP. Il corso dal titolo “Il valore del cibo, il cibo di valore” è aperto a 70 partecipanti ed è gratuito.
Più di dieci anni fa (2013), l’EFSA ha proposto un nuovo sistema di garanzia della sicurezza delle carni basato sul rischio (RB-MSAS) che mira ad affrontare i rischi più recenti e più rilevanti associati alle carni e a proteggere l’uomo nonché la salute e il benessere degli animali.