Maurizio Ferri al meeting dell’EFSA sui rischi emergenti

Il  4 e 5 giugno 2025 l’EFSA ha ospitato la 33a riunione del Gruppo di discussione degli stakeholders suI rischi emergenti (StaDG-ER). Maurizio Ferri della SIMeVeP ha partecipato in rappresentanza della Federazione dei veterinari europei (FVE) ed ha relazionato sui rischi di sanità pubblica dell’Encefalite da zecca.

L’incontro ha toccato varie categorie di questioni emergenti e rischi emergenti. I temi chiave sono stati:

–          Elettronica commestibile

–          Punti di carbonio

–          Il potenziale di diffusione globale di Shewanella spp nei prodotti ittici

–          Correlazione tra miscele di additivi alimentari e diabete di tipo 2

–          Rischio per la salute pubblica dell’encefalite da zecche

–          Incidenza e diffusione in Europa della Blue Tongue

–          Carenza di vaccini per animali

Un’attenzione particolare è stata rivolta agli strumenti e alle tecniche in EFSA di Horizon Scanning e alle attività della rete sullo scambio dei rischi emergenti (EREN) per identificare e valutare in modo proattivo i segnali, anticipare le minacce e supportare i gestori del rischio nell’anticipazione dei rischi e nell’adozione di misure di prevenzione efficaci e tempestive per proteggere i consumatori, gli animali, le piante e l’ambiente.

Un aspetto degno di nota è stato l’accento posto sulla collaborazione interdisciplinare come cruciale per un’efficace valutazione e gestione dei rischi. L’incontro si è concluso con un forte invito rivolto alle organizzazioni per superare i limiti della gestione reattiva al rischio e adottare un approccio agile e lungimirante per affrontare i rischi emergenti. E’ stata evidenziata inoltre la necessità di una formazione continua, della condivisione delle migliori pratiche e dello sviluppo di solidi sistemi interni per monitorare e rispondere alle minacce sanitarie impreviste ed imprevedibili.

Dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico della SIMeVeP




Pubblicati i lavori dei nostri ultimi ECM

Pubblicati nella sezione dedicata tutti i lavori dei relatori ai nostri ultimi corsi ECM.

Disponibili le presentazioni di

– La valutazione del rischio e i provvedimenti dell’Autorità competente locale, Nocera Inferiore 16 maggio 2025

– Farmacovigilanza e Farmacosorveglianza nella catena alimentare: una visione olistica, Castellammare del Golfo (TP) 15/16 maggio 2025

 

 




ECM: Istanza di esonero/esenzione

EcmIstanza di esonero/esenzione ECM ai sensi del par 4.3 del Manuale sulla formazione continua del professionista

Facendo seguito all’Avviso del 09 aprile 2025, con riferimento alle istanze di esonero/esenzione per i casi non previsti dal Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario, paragrafo 4.3, si comunica che sarà possibile presentare l’istanza di esonero/esenzione mediante la piattaforma MYECM.

Si precisa che l’accesso al sistema MY ECM può avvenire esclusivamente con SPID o CIE. All’interno della piattaforma, nella sezione “istanze di esonero/esenzione” sarà possibile scaricare l’allegato V che dovrà essere compilato ed inviato all’interno della stessa piattaforma, debitamente sottoscritto e orredato da tutta la documentazione utile alla valutazione della richiesta. L’esito dell’istanza sarà notificata alla PEC indicata dal professionista sanitario in fase di invio della richiesta.

E’ disponibile all’interno del portale myECM il Manuale sull’utilizzo della piattaforma aggiornato.

Si ribadisce che nei casi espressamente previsti dal citato Manuale, ex par 4.1/4.2, il professionista, invece, dovrà presentare la richiesta all’Ordine di appartenenza attraverso il portale COGEAPS (Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie), previo accesso alla propria area riservata mediante SPID o CIE, seguendo la procedura in esso dedicata.

Fonte: Agenas

 




Carne coltivata: allargare la partecipazione del tavolo tecnico e includere la comunità scientifica

In relazione al tema della carne coltivata e alla recente richiesta della Coldiretti di regolamentarla come un farmaco, c’è stato un recente appello di professori universitari, esperti e ricercatori Cnr.

Gli esperti ritengono che non ci sia una base scientifica nella richiesta di studi clinici e preclinici e confermano la solidità del Regolamento sui Novel food, ritenuto uno tra i più rigorosi al mondo dal punto di vista delle garanzie per la salute dei consumatori.

Successivamente, rappresentanti della comunità scientifica ed esperti che operano nei settori della carne coltivata, agronomia e produzioni animali, e sicurezza alimentare hanno inviato una lettera, sottoscritta anche dalla SIMeVeP, ai Ministri dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare con la richiesta di un confronto sul tema e di allargare la partecipazione della comunità scientifica al Tavolo tecnico interministeriale. Ciò al fine di contribuire al dibattito e ai nuovi approfondimenti che i dicasteri stanno promuovendo e far sì che le decisioni istituzionali siano supportate da solide evidenze scientifiche a tutela della popolazione.

Ad oggi però, i ventisei esperti e ricercatori italiani non hanno ancora ricevuto risposta.




ECM Trapani – Farmacovigilanza e Farmacosorveglianza nella catena alimentare: una visione olistica

imparareIl prossimo 15 e 16 maggio a Castellammare del Golfo (TP) presso la Sala conferenze del Castello Arabo Normanno  si terrà un corso ECM dal titolo “Farmacovigilanza e Farmacosorveglianza nella catena alimentare: una visione olistica”.

L’attività di controllo sul farmaco veterinario è volta al mantenimento dello stato di salute degli animali e alla garanzia di salubrità degli alimenti di origine animale. L’attività di farmacosorveglianza è finalizzata alla tutela della salute dei consumatori di alimenti di origine animale e si attua con il controllo sull’utilizzo del farmaco veterinario, in modo da limitare l’esecuzione di trattamenti non conformi a quanto descritto dalla normativa europea.

Tale controllo è eseguito a livello di produzione (Industrie Farmaceutiche Veterinarie), di commercializzazione (Farmacie e Depositi all’ingrosso di medicinali veterinari) e di utilizzo (allevamenti, ambulatori e cliniche veterinarie, canili e gattili, allevamenti di animali non destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, medici veterinari liberi professionisti). La farmacovigilanza valuta invece l’efficacia e la sicurezza di un farmaco dopo l’immissione in commercio attraverso la raccolta di informazioni sulle reazioni avverse che si evidenziano nel corso dell’uso di medicinali veterinari e nell’uso improprio o abuso degli stessi.

I Relatori del corso offriranno all’ascolto dei corsisti informazioni relative alle attuali situazioni e sulle norme e sistemi che regolano il controllo e la gestione della farmacovigilanza e
farmacosorveglianza nella catena alimentare.

Il corso è aperto a 100 partecipanti tra  Medici Veterinari e Medici Chirurghi (Igiene epidemiologia e sanità pubblica/Igiene degli alimenti e della nutrizione/Malattie Infettive/Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro).

Programma scientifico

Scheda di iscrizione




Webinar FVE sull’Afta epizootica – 17 aprile 2025

L’Afta Epizootica (AE) è una malattia infettiva altamente contagiosa a eziologia virale che colpisce gli Artyodactila domestici e selvatici. La malattia, che è caratterizzata da elevatissima morbilità e da bassa mortalità, si manifesta con uno stato febbrile iniziale seguito da eruzioni vescicolari sulle mucose e sulla cute.

L’afta epizootica è stata la prima malattia per la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WOAH) ha stilato un elenco ufficiale di Stati Membri indenni da malattia.

Trattandosi di una malattia transfrontaliera compromette significativamente la produzione zootecnica e ostacola il commercio regionale e internazionale di animali e prodotti di origine animale.

La prevenzione dell’afta epizootica dipende, tra le altre misure, dalla presenza di sistemi di diagnosi precoce e di allerta e dall’attuazione di una sorveglianza efficace.

Pertanto, in linea con quanto previsto dal Reg. (UE) 2016/429, si raccomanda vivamente ai medici veterinari, agli allevatori e ai commercianti di bestiame di segnalare immediatamente qualsiasi caso sospetto di questa malattia altamente infettiva.

Dall’inizio dell’anno ad oggi risultano confermati sul territorio unionale 11 focolai di cui 1 in Germania (10 gennaio 2025), 4 in Ungheria e 6 in Slovacchia. L’Austria non è interessata, ma ha chiuso una ventina di valichi di frontiera con Ungheria e Slovacchia.

La zona di sorveglianza slovacca comprende quattro comuni austriaci, che inizialmente sono stati tutti sottoposti a campionamento e risultati negativi ai test. Sono state avviate campagne di sensibilizzazione e webinar, e i pochi valichi di frontiera aperti sono controllati dalle forze armate.

In Italia, il Ministero della Salute ha trasmesso una serie di note, tra le quali il dispositivo 0010150 del 7 aprile, in cui sono state definite ulteriori misure di controllo delle partite di animali vivi provenienti da territori a rischio.

FVE  – Federazioni Veterinari Europei invita a partecipare al webinar, che si terrà il 17 aprile dalle ore 13:30, organizzato insieme al  Friedrich Loeffler Institute (FLI) e all’European Commission for the Control of FMD (EuFMD) sull’afta epizootica in Europa.

Il webinar si concentrerà sulle recenti epidemie di afta epizootica in Europa e sulle strategie per migliorare la resilienza.

 




ECM in Campania: La valutazione del rischio e i provvedimenti dell’Autorità competente locale

imparareIl prossimo 16 maggio presso la ASL di Salerno a Nocera Inferiore si terrà un corso ECM dal titolo “La valutazione del rischio e i provvedimenti dell’Autorità competente locale”.  Il corso vuole fornire al personale sanitario aggiornamenti in merito alla corretta gestione delle azioni e dei provvedimenti amministrativi da disporre a seguito di non conformità nelle materie di cui al reg UE n. 625/2017.

Il corso è aperto solo agli iscritti FVM, SIVeMP e SIMeVeP della Regione Campania. Potranno partecipare in 100 tra  Medici Veterinari e Medici Chirurghi (Igiene epidemiologia e sanità pubblica/Igiene degli alimenti e della nutrizione).

Programma scientifico

Locandina

Posti esauriti- Potete inviare una email (formazione@veterinariapreventiva.it) e non appena si libererà un posto verrete contattati.




Convocazione Assemblea Soci SIMeVeP 2025

Assemblea SIMeVePL’Assemblea dei Soci della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva è convocata il giorno 10 aprile 2025 alle ore 06.30 in prima convocazione e il giorno 10 aprile 2025 alle ore 14.00 in seconda convocazione.

Si svolgerà presso la sede della SIMeVeP in Via Nizza 11 a Roma, per gli adempimenti statutari e l’analisi della programmazione delle attività SIMeVeP.

 




Lo sviluppo del settore della carne coltivata dovrebbe preoccupare i veterinari?

La carne coltivata, impropriamente chiamata carne sintetica o artificiale, viene prodotta attraverso un processo di coltivazione in vitro di linee cellulari staminali prelevate direttamente dall’animale donatore.  E’ una industria emergente, in una fase iniziale e presenta sfide tutte da superare, come i costi di produzione elevati, efficienza energetica, rischi microbiologici e chimici, accettazione da parte dei consumatori e sviluppo di mercati oligopolistici.  Va osservato, tuttavia come i risultati di studi condotti negli ultimi anni la rendono, in una prospettiva a lungo termine,  una alternativa ecologica alla produzione di carne convenzionale  in quanto più sostenibile ed efficiente per soddisfare il fabbisogno proteico di una popolazione mondiale in rapida crescita. La carne coltivata  è un’idea futuristica che deve essere vista come una preziosa opportunità,  insieme alle alternative vegetali e proteiche per la transizione proteica sostenibile ed ecologica. Non è  in antitesi rispetto all’allevamento tradizionale  che negli ultimi anni, grazie alle nuove tecnologie di precisione e genetica innovativa e bio-sicurezza, ha garantito l’efficienza produttiva con ridotte emissioni e minore impatto ambientale.   La transizione della carne coltivata dai laboratori agli impianti di produzione richiederà maggiori investimenti  per la ricerca su efficienza dei bio-processi , ottimizzazione delle tecnologie, definizione di criteri per la valutazione della sicurezza.  Allo stesso tempo andrà sviluppato un quadro normativo nazionale ed internazionale con standard di sicurezza alimentare di benessere animale e sostenibilità ambientale ed affrontate le questioni sociali e politiche, da cui derivano posizioni indebitamente polarizzate anche all’interno di gruppi di interesse notoriamente omogenei come ambientalisti e difensori dei diritti degli animali.   La comunicazione giocherà un ruolo chiave,  soprattutto quella rivolta ai non esperti (clienti, consumatori) e parti interessate (allevatori, legislatori, politici).  Attualmente la ricerca sulla carne coltivata soffre di un approccio frammentato e isolato in diversi settori (ad esempio economia, alimentazione, salute, biotecnologia e ambiente),  un gap che deve essere colmato promuovendo la collaborazione multidisciplinare tra industria, gruppi di ricerca, mondo accademico e autorità di regolamentazione e la condivisione dei database scientifici sia pubblici che privati.  La ricerca necessita di modelli accurati.  Per averli, c’è bisogno di dati migliori su cellule, composizione della biomassa, cinetica e consumo dei nutrienti ed efficienza energetica.

Nuove competenze veterinarie? I sistemi di controllo ufficiale oggi applicati alla carne convenzionale,  dovranno essere adattati alle specificità dei nuovi contesti produttivi della carne coltivata ed avvalersi di nuovi strumenti e know how  per la prevenzione e gestione dei rischi connessi ai diversi passaggi del processo di produzione e commercializzazione.   Il passaggio dalla carne tradizionale a quella alternativa – che richiederà tempo per ragioni economiche e socio-culturali – solleva alcune preoccupazioni all’interno della professione veterinaria.  I veterinari si stanno già chiedendo quale sarà l’impatto sul loro futuro professionale e se quelli che operano negli allevamenti – la categoria più vulnerabile nel mondo futuro della carne alternativa – sopravvivranno.  Il sentimento comune è che la carne coltivata influenzerà da un lato gli allevatori e la comunità rurale, dall’altro produrrà un cambiamento tettonico nella professione.  È indubbio che i veterinari  avranno un ruolo fondamentale nel processo di bio-produzione di carne coltivata, a cominciare dalla valutazione della sanità e storia clinica degli animali donatori di linee cellulari, una  fase ritenuta un fattore di rischio microbiologico e per l’attività di supervisione e verifica della conformità degli impianti di produzione e dei processi ai requisiti di sicurezza alimentare.   Se i veterinari vogliono continuare a svolgere un ruolo chiave in un prospettiva a lungo termine – che è la scala temporale necessaria per trovare   la carne coltivata sugli scaffali dei supermercati –  dovranno reiventarsi.  E non sarà la prima volta.  La storia ci racconta che la professione veterinaria a partire dalla seconda rivoluzione industriale del XIX secolo, ha dovuto far fronte a diverse crisi esistenziali generate da trasformazioni socio-economiche del sistema produttivo industriale. Il cavallo, linfa vitale della professione,  iniziò a perdere valore economico e fu sostituito dalle reti ferroviarie e in seguito dalle automobili.  Negli Stati Uniti, molte scuole veterinarie chiusero negli anni ’20 per un forte calo del numero di cavalli.  Ma altri cambiamenti arrivarono forieri di nuovi sbocchi professionali legati ai programmi di eradicazione delle malattie contagiose animali e allo sviluppo della medicina per animali da compagnia a partire dagli anni ’60.  Il settore della carne coltivata confermerà le  responsabilità dei veterinari in materia di sanità animale e sicurezza alimentare e aprirà nuove opportunità in molteplici aree scientifiche.  L’allineamento della professione veterinaria alle nuove tecnologie richiederà la convergenza della ricerca in campo veterinario con altre discipline scientifiche, tra cui biotecnologia, biochimica, metabolomica, bioingegneria, ingegneria tissutale, ingegneria di processo, zootecnia, solo per citarne alcune.  L’istruzione, la formazione e la motivazione sono fattori chiave per sviluppare nuove competenze veterinarie a beneficio della professione,  della società, degli animali e dell’ambiente.

E’ molto probabile che la domanda di carne tradizionale continuerà a crescere per almeno un altro decennio prima di rallentare, momento in cui quella alternativa prenderà sempre più il sopravvento. Le stime fornite dalla società di consulenza AT Kearney prevedono che tra venti anni la carne coltivata rappresenterà il 35% del mercato della carne, mentre quella convenzionale solo il 40% .  Con questo orizzonte, le innovazioni tecnologiche e le preoccupazioni ambientali potrebbero dare impulso al settore, unitamente ad un riconoscimento delle competenze veterinarie,  in primis in quei paesi che hanno adottato un approccio politico più progressista alla lotta al cambiamento climatico, che, lo ricordiamo, è un campanello d’allarme per reinventare le nostre economie secondo principi etici, di sostenibilità ed efficienza,  ripensare i consumi e riprogettare i nostri rapporti con la natura e all’interno delle nostre comunità.

Dott. Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico della SIMeVeP




Milleproroghe, obbligo formativo del triennio 2020-2022 prorogato al 31 dicembre 2025

EcmE’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 45 del 24-02-2025 il testo coordinato con la legge di conversione del “Decreto Milleproroghe” (Gazzetta Ufficiale).

L’articolo 4 comma 2bis proroga al 31 dicembre 2025 il termine per l’assolvimento dell’obbligo formativo per il triennio 2020-2022.

La certificazione dell’assolvimento dell’obbligo formativo per i trienni 2014-2016, 2017-2019 e 2020-2022 può essere conseguita, in caso di mancato raggiungimento degli obblighi formativi nei termini previsti, attraverso crediti compensativi definiti con provvedimento della Commissione nazionale per la formazione continua.

Segreteria SIMeVeP