Insects as feed and human food and the public health risk – a review

InsettiE’ pubblicato sulla rivista tedesca ‘Berliner und Münchener Tierärztliche Wochenschrift’  il contributo di Maurizio Ferri “Insects as feed and human food and the public health risk – a review”, scritto insieme a Federica Di Federico, Serena Damato, Francesco Proscia, Nils Th. Grabowski.

Scopo del documento è quello di passare in rassegna gli aspetti principali che ruotano attorno all’utilizzo di insetti come alimenti e mangimi (come la produzione, la lavorazione, il consumo), l’attuale quadro giuridico dell’UE, gli aspetti ambientali e nutrizionali, i rischi biologici e chimici associati, così come il potenziale allergenico.

Il documento identifica inoltre le principali sfide e opportunità relative all’uso di insetti come alimenti e mangimi e fornisce raccomandazioni alle diverse parti interessate.

In particolare, le raccomandazioni evidenziano la necessità di condurre più ricerche per quanto riguarda la valutazione del rischio alimentare, di sviluppare e convalidare l’innovazione tecnologica a livello industriale dl punto di vista della sicurezza alimentare, di includere gli insetti nel quadro normativo internazionale sulla sicurezza alimentare e promuovere campagne di sensibilizzazione verso i consumatori.

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A cura della segeteria SIMeVeP




Novel food: scenari e nuove prospettive alla luce del Reg. (UE) 2283/2015

Argomenti

E’ pubblicato sul n° 1/2019 di Argomenti l’articolo “Novel food: scenari e nuove prospettive alla luce del Reg. (UE) 2283/2015” di Massimo Meazza.

Il primo gennaio 2018 è entrato in applicazione il Regolamento (UE) n. 2283/2015 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015, relativo ai nuovi alimenti (compreso il con-sumo di insetti), che modifica il Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il Regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio e il Regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione. L’aspetto innovativo è che il nuovo Regolamento introduce il consumo degli insetti per uso umano (food) ed estende l’utilizzo degli insetti come fonte proteica nell’alimentazione animale (feed). La Commissione europea ha rivisto la legislazione sui nuovi prodotti alimentari in quanto il Regolamento 285/97 risale a quasi 20 anni fa e da allora gli sviluppi tecnologici e i pareri scientifici hanno subito una notevole evoluzione. Pertanto al fine di ridurre la durata (3 anni e mezzo in media) della procedura di autorizzazione, si è resto necessario aggiornare le norme della UE.

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CNSA, un errore nel bando?

La SIMeVeP ha inviato una lettera al  Ministro della Salute in relazione al bando per la manifestazione di interesse per l’incarico di esperto negli organi collegiali del Ministero, fra cui Comitato tecnico sanitario e Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare (CNSA).

Il bando, per un probabile errore materiale, individua correttamente, il Medico Veterinario specializzato in sanità animale/benessere animale per quanto riguarda la salute, il benessere degli animali e per il settore degli additivi e prodotti e sostanze usate nei mangimi, ma non prevede il Medico Veterinario specializzato in igiene degli alimenti di origine animale per ciò che riguarda i settori dei pericoli biologici, contaminanti della catena alimentare e degli additivi alimentari, aromatizzanti, coadiuvanti tecnologici e materiali a  contatto con gli alimenti.

Il Presidente, dott. Antonio Sorice,  chiede che nella costituzione del CNSA venga quindi prevista la presenza della figura professionale del Medico veterinario specialista in igiene e  controlli degli alimenti di origine animale e cioè di una figura professionale del SSN che si occupa quotidianamente di sicurezza alimentare e esplica la sua attività professionale nel controllo di tutte le filiere produttive degli alimenti di origine animale a garanzia dei consumatori, e che, di conseguenza, siano riaperti i termini  di presentazione della “manifestazione di interesse”.

 




Contaminanti e Produzioni Zootecniche, pubblicati gli atti

Pubblicati gli atti del Convegno dal titolo “Contaminanti e Produzioni Zootecniche” che si è tenuto ad Olbia (OT) il giorno 8 giugno 2018.

L’inquinamento ambientale nel senso più ampio del termine rappresenta uno dei più grossi fattori di rischio per la sicurezza alimentare e un fattore prioritario per la salvaguardia della stessa vita umana sulla Terra.

Un gran numero di sostanze chimiche ma anche sostanze e agenti di origine biologica possono essere annoverati tra i contaminanti di acqua, aria , terreno, alimenti e mangimi:  residui di pesticidi nelle produzioni foraggere, aflatossine nelle granaglie utilizzate nell’alimentazione degli animali da reddito, antibiotici in dosi sub -terapeutiche, anabolizzanti utilizzati nelle pratiche zootecniche, metalli pesanti e composti chimici residuati dall’industria civile e militare, elementi radioattivi  da attività belliche e industriali ed altro ancora.

Il corso ha permesso di discutere e chiarire il ruolo delle buone pratiche veterinarie nella sicurezza delle produzioni animali e della sicurezza alimentare in generale.

Tutti i giorni i veterinari con la loro attività di gestione del farmaco, applicazione dei piani di monitoraggio e di controllo ufficiale su mangimi, animali e derrate alimentari, nonché con l’attività di educazione e formazione dell’OSA  possono incidere notevolmente sui meccanismi che legano la disponibilità e l’uso di alimenti sani e sicuri per gli animali e le produzioni derivate che diventeranno cibo per l’uomo.




Festival giornalismo alimentare: riportare la competenza alla base dell’informazione

La SIMeVeP, partner del Festival del giornalismo alimentare che si è tenuto a Torino dal 21 al 23 febbraio, ha partecipato al panel “Acquacoltura, pesci che nuotano in un mare di fake news” moderato da Valentina Tepedino, Direttore del periodico Eurofishmarket.

All’incontro del 22 febbraio hanno partecipato anche Giovanni Pettorino, Comandante generale capitanerie di porto, Umberto Luzzana Marketing Manager Skretting Italia, Erik-Jan Lock Research group leader, Feed and Nutrition NIFES, Marco Saroglia, Università dell’Insubria.

Con l’intento di riportare all’attenzione sull’importanza di fonti referenziate e scientificamente valide per dare una informazione corretta, il tema fake news in acquacoltura è stato introdotto dalla moderatrice esaminando alcuni dei falsi miti più diffusi e riportati dai media negli ultimi anni, primo fra tutti che il pesce allevato sia ricco di antibiotici, di ormoni, di microplastiche e così via.

Nel suo intervento Antonio Sorice, Presidente SIMeVeP ha ricordato che “L’antibiotico resistenza è un fenomeno che esiste da sempre: i germi si riproducono velocemente tra una generazione e l’altra e si trasmettono la resistenza. Il problema è serio, ma esistono i controlli ufficiali che in Italia vengono eseguiti per più dell’80% dai Servizi Veterinari delle ASL e dai Servizi Igiene degli alimenti. Sulla base di questa azione, che ci consente di fare prevenzione, possiamo affermare che le positività nel nostro paese sono sotto l’1% e la percentuale di rischio di assumere antibiotici attraverso il cibo è infinitesimale. I sequestri che vengono raccontati sui giornali sono l’evidenza che i controlli sono davvero molto serrati e il sistema è particolarmente monitorato” 

I problemi esistono, ma per comprenderli bisogna consultare le persone veramente competenti

E’ il messaggio conclusivo che il Presidente SIMeVeP ha tenuto a rilanciare in particolare nell’ambito di un appuntamento come quello del Festival del giornalismo, che, giunto alla IV edizione, sta diventando sempre più punto di riferimento per i professionisti della comunicazione, e non solo, nel settore alimentare.




Nanotecnologie e sicurezza alimentare

Lo sviluppo applicativo delle nanotecnologie offre delle opportunità ma al contempo, come per tutte le attività umane, possono configurarsi rischi potenziali associati a specifici aspetti la cui valutazione è ancora da completare vista la grande complessità che richiede approcci del tutto innovativi per quanto concerne le tecniche di laboratorio.

Il dott. Vitantonio Perrone, Vice Presidente SIMeVeP, ha esaminato per Sanità Informazione le opportunità e rischi che l’uso di nanotecnologie e nanomateriali possono comportare per la sicurezza alimentare




Conferenza EFSA 2018- Scienza, cibo e società

Pubblichiamo la relazione del dott. Maurizio Ferri sulla Conferenza EFSA 2018 dal titolo “Scienza, cibo e società”, che si è tenuta a Parma dal 18 al 21 Settembre.

Costruita intorno al motto “contestualizzare la valutazione del rischio” la Conferenza ha avuto l’obiettivo di analizzare le modalità di interazione costruttiva tra cibo, scienza e società.  Contestualizzare la valutazione del rischio significa riflettere sul futuro della valutazione del rischio nella sicurezza alimentare, riconoscendo al contempo il contesto sociale e politico in cui opera. Il titolo dunque riassume due aspetti che attengono la sicurezza alimentare e cioè: – il supporto scientifico al processo decisionale rappresentato dalla metodologia di valutazione del rischio e la società che in un accezione più ampia svolge un ruolo (decisamente trascurato in passato) condizionante ed a volte determinante per il successo delle politiche ed interventi regolatori di protezione della salute del consumatore.




Aggiornamento ECM a Pescara: Il nuovo Regolamento (UE) 625/2017 relativo ai controlli ufficiali

Si terrà il 22 marzo a Pescara il corso di aggiornamento dal titolo “Il nuovo Regolamento (UE) 625/2017 relativo ai controlli ufficiali”.

Le principali novità che verranno introdotte dal Regolamento UE 62572017 sono:

  • Estensione del campo di applicazione riferito alla intera catena agroalimentare.
  • Adozione di atti delegati e atti di esecuzione da parte della Commissione, con particolare riguardo all’art. 18 che fissa le competenze per i controlli ufficiali sui prodotti di o.a.
  • Designazione da parte degli stati membri di un’unica autorità (organi di collegamento) per rafforzare i meccanismi di collaborazione e assistenza amministrativa tra gli stati membri  e con la Commissione, che mantiene un ruolo di coordinamento, in particolare per le emergenze transfrontaliere.
  • Creazione del sistema informatico comunitario IMSOC per la gestione centralizzata da parte della Commissione dei dati sui controlli ufficiali svolti dagli stati membri.
  • Creazione di un quadro comune normativo basato sul rischio per i controlli alle frontiere su animali e merci che entrano nell’UE, con semplificazione del processo decisionale e maggiore collaborazione tra le autorità operanti nei punti di ispezione frontaliera.

Inoltre il workshop intende focalizzare l’attenzione sui seguenti aspetti:

  • Considerato il regime di autonomia conferito dal legislatore comunitario alla Commissione mediante gli atti delegati e ancor di più gli atti esecutivi (legislazione terziaria), al fine di una più chiara ed efficace regolamentazione delle attività dei controlli ufficiali, diviene imprescindibile per il sistema italiano superare la attuale divisione di compiti che non permette la composizione di un interesse nazionale basata sulla leale cooperazione tra i tre attori che sono Stato, Regioni e AUSL.
  • Creazione di un meccanismo di cooperazione tra Ministero e Regioni per la definizione di “cluster” di esperti che affianchino e supportino i rappresentanti ministeriali che operano nella comitologia della Commissione.
  • Necessità di definire e mantenere attivo un sistema nazionale per la formazione degli operatori dei controlli ufficiali che definisca la visione unitaria a livello nazionale sulle modalità attuative degli atti delegati ed atti esecutivi.
  • La realizzazione del nuovo sistema informativo IMSOC deve tener conto dell’operatività gestionale dei sistemi attualmente operanti (software gestionali) a livello nazionale, regionale e locale (AUSL) e del loro livello di integrazione con il processo di dematerializzazione dei controlli, di rilascio certificazioni esportazione, di gestione campioni ed esiti integrati ecc. Le criticità esistenti dovranno essere gestite attraverso modalità di cooperazione per soddisfare i requisiti di trasmissione dei dati alla Commissione.

 Scheda di iscrizione

 




Novel Food (Nuovi alimenti) scenari e nuove prospettive

Da una recentissima ricerca a Doxa realizzata per l’azienda Rentokil Initial per indagare il sentimento degli italiani rispetto all’entomofagia emerge che oltre il 40% degli italiani ritiene che gli insetti possano essere uno dei cibi del futuro, in particolare i giovani tra i 18 e i 34 anni dimostrano maggiore apertura (49%) contro il 63% degli over 55 che pensa che gli insetti non saranno mai accettati come alimenti in Italia.

4 italiani su 10 si dimostrano disponibili all’assaggio del “novel food”, il 19% li assaggerebbe incuriosito dal gusto, mentre un 21% sarebbe stupito e indeciso se assaggiarli.

Dal punto di vista della sicurezza alimentare e dei possibili effetti per la salute 7 italiani su 10 pensano che cibi a base di insetti possano avere effetti benefici e fornire nutrienti utili al nostro organismo.

Il 73% sostiene che la produzione degli insetti richiederebbe maggiori attenzioni in termini di sicurezza alimentare e pratiche igieniche, mentre il 55% è molto preoccupato dal punto di vista sanitario per le pratiche che possano essere utilizzate o meno nella lavorazione degli insetti ad uso alimentare.

Massimo Meazza, referente nazionale del Gruppo di lavoro SIMeVeP “World food, novel food” propone un aggiornamento sui Novel food e i nuovi scenari e prospettive che si sono aperti a partire dal 1 gennaio 2018, data in cui  è entrato in applicazione il Regolamento (UE) n. 2283/2015 relativo ai nuovi alimenti che introduce il consumo degli insetti per uso umano ed estende l’utilizzo degli insetti come fonte proteica nell’alimentazione animale.




Il latte dei non mammiferi è latte? Il commento di Sorice

latteAlcuni studi sono giunti alle stesse conclusioni: anche alcuni non mammiferi, coma la mosca tse tse, un ragno saltatore originario del Sud-Est asiatico, il Toxeus magnus e scarafaggio del Pacifico, la Diploptera Puntata, producono un liquido molto simile al latte, con il quale nutrono la prole.

Seppure il “latte” di insetti potrebbe essere annoverato tra i novel food in futuro, non si tratta di vero latte, come ha spiegato il Presidente SIMeVeP a Il Giornale: la corretta definizione di latte dal punto di vista biologico è «prodotto dalla secrezione della ghiandola mammaria delle femmine di mammifero». La definizione di latte alimentare, secondo la legge italiana è il prodotto ottenuto dalla mungitura regolare, ininterrotta e completa della mammella d’animali in buono stato di salute e d’alimentazione. Per legge con il termine «latte» deve intendersi solo il latte vaccino proveniente da allevamenti di specie bovina. Se il latte proviene da animali di specie diversa deve essere indicato in etichetta: latte d’asina, latte di capra, latte di pecora, latte di bufala.