Nanotecnologie, tutte le informazioni raccolte in una piattaforma
Tutte le informazioni per l’utilizzo delle nanotecnologie e sullo stato dell’arte delle conoscenze sulla loro tossicità.Un punto di riferimento nazionale per capire e usare le nanotecnologie. Questo l’obiettivo della nuova piattaforma web realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità e lanciata oggi nell’ambito della presentazione dei risultati finali del progetto RinnovareNano, finanziato su fondi della regione Lazio.
Nell’ambito del progetto, infatti, sono stati resi noti in questa piattaforma, accessibile al pubblico, tutte le informazioni aggiornate sulle normative per l’utilizzo delle nanotecnologie e sullo stato dell’arte delle conoscenze sulla loro tossicità.
Tra gli altri risultati anche le conclusioni degli studi in vivo, in vitro e in silico sulla tossicità di diversi nanomateriali già in uso in vari ambiti come quello cosmetico, farmaceutico, alimentare e biomedicale.
Tra gli obiettivi fondamentali della piattaforma c’è infatti quello di fornire informazioni chiare e validate scientificamente sulle tipologie di nanomateriali di maggiore interesse da parte della comunità scientifica ed industriale, e sulle procedure e metodi per un loro corretto utilizzo, in linea con i più recenti sviluppi del quadro normativo europeo ed internazionale.
La piattaforma, che rappresenta un vero e proprio network nazionale internazionale sulle nanotecnologie è un modello di collaborazione tra ricerca pubblica e privata progettato anche per favorire lo sviluppo economico attraverso l’accesso alle conoscenze da parte delle imprese regionali e nazionali.
“Abbiamo messo a sistema le competenze presenti in ISS nella ricerca di base e applicata sul tema della salute pubblica e della normative relative all’uso delle nanotecnologie – dice Alessandro Alimonti, responsabile scientifico del progetto RinnovareNano -. Si auspica che il percorso virtuoso, iniziato con la regione Lazio, possa proseguire in futuro e confermare, così, il ruolo che il nostro Istituto ha nella salvaguardia della salute dei cittadini anche nell’ambito di uno sviluppo industriale sostenibile“.
La piattaforma informativa, realizzata anche in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Ricerca Industriale (Airi), e attività sperimentali dedicate sono state condotte in riferimento all’impatto sulla salute dell’applicazione di nanomateriali di particolare interesse a livello commerciale. I settori applicativi presi in considerazione includono: chimico, chimico-farmaceutico, biomedicale, cosmetico, alimentare e chimica dei materiali.
“Il tema dell’accesso e della condivisione delle conoscenze nella ricerca ed innovazione, la cosiddetta open-science e open-innovation – ha sottolineato il Vice Presidente di Airi, Sesto Viticoli – sono un fattore chiave per lo sviluppo di tecnologie abilitanti e pervasive quali le nanotecnologie. La piattaforma sviluppata da ISS è un passo importante in questa direzione“.
Cosa sono le nanotecnologie
Le nanotecnologie sono una delle sei tecnologie abilitanti (Key Enabling Technologies) considerate fondamentali per lo sviluppo industriale europeo nel breve-medio termine, con applicazioni rilevanti in settori chiave per l’industria nazionale e regionale, quali chimico, chimico-farmaceutico, biomedicale, cosmetico, alimentare. Le imprese e gli altri attori della Ricerca ed Innovazione possono trarre grandi benefici e aumentare la competitività attraverso l’utilizzo delle nanotecnologie. Un utilizzo efficace e sicuro delle nanotecnologie è tuttavia strettamente collegato all’accesso allo stato dell’arte delle conoscenze ed alla capacità di prevedere e gestire i requisiti di sicurezza e normativi ad esse collegate. L’ISS ha sviluppato da diversi anni competenze e strumenti specifici su questi aspetti, in collaborazione con le principali istituzioni scientifiche e agenzie europee ed internazionali.
Fonte: ISS
L’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa-Cnr), in collaborazione l’Università di Scienze gastronomiche (UNISG) di Pollenzo, propone un questionario anonimo sulla percezione delle meduse come possibile fonte alimentare.
Si è appena conclusa una visita di due giorni a Roma da parte di una delegazione dell’EFSA che ha preso parte a una conferenza internazionale da titolo “L’onere delle micotossine sulla salute umana e animale” organizzata congiuntamente dal Ministero della Salute, dall’Istituto nazionale di sanità (ISS) e dall’EFSA. Tra gli oratori anche rappresentanti della Commissione europea e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
I casi di Salmonella Enteritidis rilevati nell’UE sono aumentati nell’uomo del 3% dal 2014, afferma il rapporto compilato dal
Si è svolto ieri a Bergamo, presso la sede del CAI (Club Alpino Italiano) un incontro preparatorio di presentazione del progetto “Selvatici e Buoni” curato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Milano e la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e sostenuto dalla Fondazione UNA Onlus.
L’Ispa-Cnr partecipa al progetto di ricerca europeo GoJelly sull’uso di meduse per la realizzazione di nuovi prodotti come fertilizzanti in agricoltura, ma anche mangimi sostenibili per acquacoltura o novel food. Il progetto è stato finanziato dall’UE con 6 milioni di euro.
L’Oms ha elaborato una serie di schede informative con relative indicazioni su quelle che giudica le principali cause delle malattie alimentari che danno diarrea: le più comuni causate da alimenti non sicuri, con 550 milioni di persone che si ammalano annualmente (di cui 220 milioni di bambini sotto i 5 anni).
Valorizzare il patrimonio faunistico bergamasco, rispettando l’ambiente e dando nuovo impulso al turismo enogastronomico attraverso la creazione di una filiera tracciata della carne di selvaggina. Sono queste le finalità del progetto “Selvatici e Buoni” partito il 22 settembre presso la Comunità Montana di Clusone (BG).
Il 14 e 15 dicembre il Direttore esecutivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), Bernhard Url, ha incontrato la Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute (DGOCTS) del Ministero della Salute, che rappresenta l’Autorità nazionale di riferimento di EFSA.
L’ultimo rapporto dati elaborato dall’EFSA sintetizza gli esiti dei dati di monitoraggio raccolti nel 2015 – comprese le percentuali di osservanza dei limiti di residui stabiliti dall’UE – per una serie di farmaci veterinari, di sostanze non autorizzate e di contaminanti riscontrati in animali e alimenti di origine animale.