L’OMS abbandona i piani per la seconda fase di indagine sulle origini del Covid-19

covid-19Secondo un articolo pubblicato ieri su “Nature”, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha abbandonato i piani per la seconda fase cruciale dell’indagine sulle origini del Covid-19 che prevedevano anche studi sensibili in Cina per individuare la fonte del virus pandemico.

A febbraio 2021 il team di esperti WHO si è recata in Cina per una indagine sulle origini della pandemia Covid-19. Il rapporto di marzo di quell’anno delinea quattro possibili scenari, il più probabile dei quali è che SARS-CoV-2 si sia diffuso dai pipistrelli alle persone, forse attraverso una specie intermedia e che è estremamente improbabile che il virus sia sfuggito accidentalmente da un laboratorio. Quest’ultimo scenario è stato un punto chiave di contesa tra i ricercatori e funzionari cinesi.

Questa prima fase di indagini in sostanza doveva gettare le basi per una seconda fase di studi più approfonditi che comunque erano già iniziati con gli studi sulla sequenza temporale della diffusione iniziale del virus, la cattura di pipistrelli nelle regioni al confine con la Cina alla ricerca di virus strettamente correlati alla SARS-CoV-2; studi sperimentali per aiutare a restringere il campo degli animali sensibili al virus e che potrebbero essere ospiti; test su acque reflue archiviati e campioni di sangue raccolti in tutto il mondo tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020.

Nell’agosto 2021, i membri del team della missione originale pubblicano un commento su Nature in cui sollecitano un’azione rapida sugli studi proposti per tracciare le origini del virus.

La reazione del ministero degli affari esteri cinese è stata di non risposta alle richieste di Nature di commentare il motivo per cui gli studi della fase due erano stati bloccati.

C’è generale sintonia e delusione dei ricercatori, sul dato secondo cui l’indagine sulle origini sia stata mal gestita dalla comunità globale, dalla Cina e WHO. Capire come le prime persone si sono infettate dal coronavirus SARS-CoV-2 è importante per prevenire le future epidemie. Tra le motivazioni dello stallo le sfide in corso sui tentativi di condurre studi cruciali in Cina.
È pur vero che è trascorso troppo tempo per raccogliere i dati necessari per individuare l’origine del virus. Inoltre se all’inizio c’era una maggiore probabilità di collaborazione con i funzionari cinesi, con il passare del tempo, fattore cruciale per l’efficacia delle indagini, questa volontà è andata scemando, complici alcuni fattori geopolitici.

E dunque il WHO ha accantonato la seconda fase della attesa indagine scientifica sulle origini della pandemia di COVID-19.

Maurizio Ferri
Coordinatore scientifico SIMeVeP




Ogni Dipartimento di prevenzione ha attivato in media 20 hub vaccinali con una copertura giornaliera dell’1,5-2% della popolazione

L’Osservatorio Italiano Prevenzione, costituito su impulso della Fondazione “Smith Kline”, a cui si sono aggiunte Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI); Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) e Società Nazionale Operatori della Prevenzione (Snop), ha diffuso i dati di una rilevazione, effettuata su base volontaria, sui principali aspetti organizzativi per contrastare la pandemia da Covid.

La rilevazione si è basata su un questionario rapido, contenente poche domande centrate su alcuni nodi ritenuti cruciali nell’organizzazione delle attività vaccinali (numerosità degli hub vaccinali, personale impiegato, numero delle somministrazioni giornaliere, effettuazione delle attività di tracciamento).

Hanno partecipato 25 Dipartimenti di prevenzione, distribuiti in 12 Regioni, nel periodo di Febbraio-Marzo 2022. La popolosità di tali Dipartimenti varia da 150mila abitanti a quasi 3,5 milioni ed essi servono, nel loro complesso, più di 18 milioni di cittadini.

Secondo lo studio i dipartimenti di prevenzione si sono fortemente impegnati nel corso della campagna vaccinale contro il Covid. Particolarmente soddisfacenti le situazioni riguardanti sia gli Hub vaccinali – ogni Dipartimento è riuscito, in media, ad allestirne oltre 20 – sia delle somministrazioni vaccinali – giunte ad una media giornaliera di 9mila – con una copertura giornaliera dell’1,5-2% della popolazione residente nei vari Dipartimenti di Prevenzione.

Leggi l’articolo su quotidiano sanità




I vaccini Covid-19 sono strumenti fondamentali per la prevenzione delle forme sintomatiche gravi

E’ pubblicato su linkedin un post in inglese di Maurizio Ferri, Responsabile scientifico SIMeVeP, che si occupa della sorveglianza Covid-19 attraverso l’analisi del carico virale Sars-Cov-2 nella acque reflue urbane.

Dal lavoro italiano citato emergono due elementi:

  • la possibilità di anticipare di almeno due settimane l’insorgenza di eventuali focolai rilevati con la sorveglianza classica;
  • l’utilità della vaccinazione nel prevenire forme gravi ed ospedalizzazioni.

I vaccini Covid-19 si dimostrano quindi strumenti fondamentali per la prevenzione delle forme sintomatiche gravi ed ospedalizzazioni.




Crisi Ucraina, domani Ferri alla prima riunione del gruppo di esperti EFSCM

Maurizio Ferri, Coordinatore scientifico SIMeVeP è stato selezionato e nominato dalla Commissione Europea in rappresentanza di FVE quale membro del nuovo ‘Expert group on the European Food Security Crisis Preparedness and Response Mechanisms (EFSCSM):

EFSCSM che fa parte del piano di contingenza della Commissione europea (DG Mare, DG Agri, DG Sante), è stato costituito a seguito della crisi COVID-19 e nell’ambito della strategia Farm to Fork.

Si tratta di un meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi per la sicurezza alimentare,  reso necessario a causa del crescente impatto dei cambiamenti climatici, del degrado ambientale sulla produzione alimentare, nonché dei rischi legati alla salute pubblica (es. Covid-19), delle minacce informatiche o dei cambiamenti geopolitici, legati questi ultimi alla nuova emergenza della guerra in Ucraina che potrà generare un ulteriore inasprimento della crisi alimentare.

Il gruppo di 30 esperti  con mandato di 5 anni, verrà coordinato dalla Commissione per scambiare dati e pratiche, rafforzare il coordinamento a livello europeo e garantire che i cittadini non debbano far fronte alla carenza di cibo durante le crisi.

Il compito chiave sarà quello di contribuire al processo di sviluppo di futuri programmi e politiche dell’UE sulla preparazione e risposta alle crisi dell’approvvigionamento alimentare e sicurezza alimentare. Le attività si concentreranno su attività specifiche e riguardano una serie di azioni da completare tra la metà del 2022 e il 2024, che comprendono: capacità predittiva, valutazione del rischio e monitoraggio: rafforzamento della preparazione utilizzando i dati disponibili (inclusi meteo, clima, mercati);  analisi delle vulnerabilità e delle infrastrutture critiche della filiera alimentare; coordinamento, cooperazione e comunicazione, condivisione di informazioni, migliori pratiche, piani nazionali di emergenza; sviluppo di raccomandazioni per affrontare le crisi; coordinamento e cooperazione con la comunità internazionale.

La prima riunione del gruppo è convocata per domani con una agenda che verterà sulla crisi per sicurezza e approvvigionamento alimentare innescata dal conflitto in Ucraina.

L’evento sarà presieduto dal commissario Europeo per l’agricoltura.

Il 23 marzo si terrà poi la prima riunione operativa del gruppo di esperti.




Formazione per i veterinari ufficiali, ancora aperta l’indagine RIBMINS

E ancora possibile partecipare all’indagine RIBMINS rivolta ai veterinari ufficiali che lavorano nei paesi europei.

Il progetto fa parte dell’azione europea COST RIBMINS CA18105 sulla modernizzazione dell’ispezione delle carni.

Rispondendo alle domande, si contribuisce in modo sostanziale all’identificazione delle lacune formative e alla creazione di future opportunità di formazione per i veterinari ufficiali.
Vi ringraziamo per la vostra collaborazione.

La risposta al questionario è riservata e anonima e richiederà 10 minuti.

Accedi al questionario

www.ribmins.com




VETNEVE 2022 – Le iscrizioni sono aperte!

Vetneve 2022  sta per iniziare!

Il Convegno dal titolo  I regolamenti sui Controlli Ufficiali 625/2017 e di Sanità Animale (2016/429) nel contesto delle nuove emergenze di Sanità Pubblica e l’approccio One Health quest’anno si comporrà di 2 eventi ECM:

Scheda di iscrizione

 

  • Il Regolamento 2017/625
    10/11 marzo 2022, rivolto a Medici Veterinari, Dirigenti Medici (igiene degli alimenti e della nutrizione; igiene, epidemiologia e sanità pubblica; malattie infettive), Biologi e Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro – Programma ECM 10/11 marzo 2022

 

Scheda di iscrizione

Scheda prenotazione alberghiera da inviare entro il 16 gennaio 2022




Questionario RIBMINS per Veterinari Ufficiali

Nell’ambito del progetto dell’azione europea COST RIBMINS CA18105 sulla modernizzazione dell’ispezione delle carni, al quale partecipa il Coordinatore scientifico SIMeVeP Maurizio Ferri, è stato elaborato un questionario online rivolto ai veterinari ufficiali che lavorano nei paesi europei.

L’obiettivo è caratterizzare i veterinari ufficiali in termini di demografia e opportunità di formazione.

Vi inviatiamo a rispondere alle domande per contribuire in modo sostanziale all’identificazione delle lacune formative e alla creazione di future opportunità di formazione per i veterinari ufficiali.

La risposta al questionario è riservata e anonima e richiederà 10 minuti.

Accedi al questionario

www.ribmins.com




Grasselli: Salute del G20 resterà come una pietra miliare nella storia della sanità globale

Siamo orgogliosi di avere avuto l’onore di ospitare a Roma questa importante iniziativa che si conclude con un documento di 33 punti in cui si rinnova l’impegno già emerso nel recente Global Health Summit affinché si possa “aumentare e diversificare la capacità produttiva di vaccini globale, locale e regionale, sviluppando competenze per i Paesi a reddito medio-basso.

Il ministro Speranza ha giustamente affermato che: «Nessuno deve restare indietro nella campagna di vaccinazione e i paesi del G20 devono aiutare gli altri in un’ottica One Health».

Il tema One Health – ha dichiarato Aldo Grasselli, Presidente onorario della SIMeVeP Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva- assume finalmente una dimensione reale, esce dalle tavole dei convegni per diventare prassi operativa. Lo spill over delle malattie animali, il degrado ambientale, i mutamenti climatici, le migrazioni conseguenti, sono fattori di rischio che non hanno frontiere.

Agire in un’ottica One World – One Health – One Medicine significa mettere a frutto e integrare tutte le conoscenze e le professionalità che concorrono a mantenere sani uomini, animali e ambiente.

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La scienza prevale sugli ideologismi: respinta la mozione che prevedeva di vietare alcuni antibiotici per gli animali

Ieri il Parlamento europeo in seduta plenaria ha respinto la proposto di risoluzione della Commissione ENVI (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) che si opponeva al regolamento delegato della Commissione Europea del 26 maggio 2021 sui criteri per la designazione degli antibiotici da riservare al trattamento di alcune infezioni nell’uomo che integra il Regolamento Ue 2019/6..

La mozione respinta a larga maggioranza  – 450 voti contrari, 204 a favore e 32 astenuti  – anche grazie all’opera di informazione e pressione svolta da tutta la professione veterinaria, europea  e italiana, proponeva di inserire tutti gli antimicrobici di importanza critica con priorità più alta (colistina, macrolidi, fluorochinoloni e cefalosporine di 3a e 4a generazione) dell’elenco OMS nell’elenco riservato per uso umano vietandone dunque l’uso negli animali, e disconoscendo il parere scientifico dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA), dell’EFSA, dell’OIE e dell’OMS stesso.

L’impegno della SIMeVeP in collaborazione con le altre associazioni della medicina veterinaria ha dato i suoi frutti per giungere a questo importante risultato – ha dichiarato il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice – La scienza ha prevalso sugli ideologismi e sulle fake news.

Ringraziamo tutti gli europarlamentari che hanno votato contro la mozione ed in particolare le Eurodeputate Simona Bonafe e Alessandra Moretti per averci dato l’opportunità di un confronto per esporre le nostre “ragioni del No” e per la loro capacità di ascolto.

Sottolineiamo ancora una volta come gli antimicrobici – somministrati solo quando necessario e dopo aver preso in considerazione tutte le strategie alternative – rimangano un presidio indispensabile per assicurare la sanità e benessere degli animali, in quanto anche in condizioni ottimali di allevamento gli animali possono ammalarsi e necessitano di essere trattati per evitare sofferenze e ciò risponde all’imperativo sancito dal Trattato di Lisbona che riconosce gli animali come esseri senzienti e capaci di soffrire”.

Entrarà ora in vigore il regolamento delegato della Commissione UE




Pandemia da Covid-19, Speranza ringrazia i veterinari del SSN

Sono stati mesi molto difficili per il nostro Paese. Voglio esprimervi un sentimento di vera e convinta gratitudine, i servizi veterinari del SSN non si sono mai fermati e avete continuato a dare quel contributo fondamentale alle attività essenziali della nostra Italia e quindi anche da voi, dal vostro impegno, dal vostro lavoro quotidiano è passato un pezzo della possibilità del nostro Paese di reggere alla sfida tremenda che in qualche modo abbiamo dovuto attraversare in queste settimane”.

Lo ha detto, nel corso di un video intervento al Consiglio Nazionale della Federazione nazionale degli Ordini veterinari italiani, che si è tenuto il 4 luglio, il ministro della Salute Roberto Speranza.

Io penso – ha proseguito il ministro – che questa lezione del coronavirus, ci abbia fatto capire quanto conti avere un Servizio Sanitario Nazionale all’altezza delle domande, dei bisogni e delle aspettative dei nostri concittadini. Ora dobbiamo mettere a valore questa lezione e dobbiamo farlo con capacità di ascolto reciproco e capacità di comprensione dei diversi punti di vista che ci sono in campo”.

Dobbiamo archiviare la stagione dei tagli e costruirne una totalmente nuova degli investimenti. Oltre alle risorse serviranno le riforme, perché è vero che i soldi sono essenziali ma è anche vero che dobbiamo riformare il nostro impianto”.

“Dentro queste nuova sfida  c’è il grande tema di come si mette a valore quel patrimonio straordinario di competenza e professionalità che vive dentro i servizi veterinari pubblici”.

“La strategia One health è ormai considerata a livello globale una strategia fondamentale. La salute dell’uomo e la salute animale – ha concluso Speranza – sono profondamente connesse. Anche il coronavirus ci ha dimostrato che viviamo tutti su un’unica terra, un unico pianeta, che la salute dell’uomo si difende solo se si difende anche la salute animale.  Credo che sulla base di questa indicazione e di questa traccia dovremo provare a lavorare insieme, perché in questa nuova fase espansiva e di nuovi investimenti si possa provare anche a rafforzare un pezzo fondamentale di lavoro che voi svolgete ogni giorno a servizio del nostro Paese”.

“Come abbiamo affermato in un recente documento sul “contributo dei medici veterinari di sanità pubblica per la sanità animale e per la gestione dell’infezione umana Covid-19 in un’ottica One health”, la SIMeVeP ritiene fondamentale sostenere progetti volti a ridurre le future epidemie zoonotiche attraverso la conoscenza dei fattori che determinano la potenziale trasmissione di agenti patogeni dagli animali all’uomo. Questi progetti basati sull’evidenza sono ben sintonizzati con l’approccio multidisciplinare One Health”

ha commentato il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice

“Non possiamo quindi che essere in linea con quanto espresso dal Ministro della salute, Roberto Speranza, e lo ringraziamo per la considerazione e il riconoscimento che ha voluto tributare alla Sanità Pubblica Veterinaria e ai medici veterinari che lavorano per il Sistema Sanitario Nazionale e che, anche durante il lockdown e durante tutta l’emergenza COVID-19 hanno garantito e garantiscono costantemente la salute degli animali, il loro benessere, e la sicurezza alimentare per tutti i prodotti di origine animale che non sono mai mancati sulle tavole dei consumatori del nostro paese”.

Il video intervento del Ministro Speranza al Consiglio Nazionale Fnovi