Ue: diminuiscono le vendite di antibiotici per animali
Un rapporto pubblicato ieri dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema) mostra che le vendite complessive di antimicrobici veterinari in tutta Europa sono diminuite di oltre il 20% tra il 2011 e il 2016. Ciò testimonia la tendenza al ribasso negli ultimi anni e conferma che l’orientamento dell’Unione europea (UE) e le campagne nazionali che promuovono un uso prudente degli antibiotici negli animali per combattere la resistenza antimicrobica stanno avendo un effetto positivo. Una ripartizione per classe di antimicrobici mostra che vi è stato un calo di quasi il 40% delle vendite di polimixine per uso veterinario. Questa classe include la colistina, che viene utilizzata come trattamento di ultima istanza in pazienti con infezioni batteriche resistenti ad altri antibiotici.
Cosa sai dei materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA)?
Gli alimenti vengono normalmente a contatto con molti materiali e oggetti durante le fasi di produzione, trasformazione, conservazione, preparazione e somministrazione e nel cosumo finale.
Questi sono denominati appunto “materiali e oggetti a contatto con gli alimenti (MOCA)”. Vi rientrano, ad esempio, i contenitori per il trasporto degli alimenti, i macchinari per la trasformazione dei prodotti alimentari, i materiali da imballaggio, i sacchetti, le pellicole per la conservazione, utensili da cucina e posate e stoviglie, bottiglie, etichette alimentari.
Nell’ambito di un progetto finalizzato a valutare i rischi legati ai MOCA, gestito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta con la collaborazione dell’ASL TO5 e del CeIRSA, è stata prevista un’indagine conoscitiva per valutare le conoscenze e i comportamenti dei consumatori sull’argomento.
Il questionario non richiede più di 4 minuti e assicura l’anonimato
Cibo sicuro Estate 2018, un progetto divulgativo della Asl Salerno
Il Dipartimento di prevenzione della Asl Salerno ha dato vita ad un progetto divulgativo sulla sicurezza alimentare e le attività dei Servizi Veterinari e dei Servizi Igiene degli Alimenti e della Nutrizione.
Dal 13 agosto al 30 settembre, ogni giorno, 60 tra Medici, Veterinari e Tecnici della Prevenzione sono impegnati presso 20 gazebi ubicati lungo la costa salernitana per sensibilizzazione i cittadini-consumatori sui temi della Bio-sostenibilità, Dieta Mediterranea, Sicurezza alimentare, Prodotti tipici e Resilienza Mediterranea. I dirigenti coinvolti nel progetto effettueranno anche un’attività di controllo sulla ristorazione al fine di garantire la sicurezza alimentare in un periodo di intensa attività.
I comuni coinvolti nel Progetto sono: Salerno, Agropoli, Ascea, Battipaglia, Camerota, Capaccio, Centola, Cetara, Eboli, Ispani, Maiori, Minori, Pisciotta, Pollica, Positano, Praiano, San Giovanni a Piro, Santa Marina, Sapri, Vibonati.
Focolaio plurinazionale di Salmonella Agona: probabile legame con alimenti pronti
In cinque Paesi europei sono stati segnalati 147 casi di persone infette da ceppi di Salmonella Agona, 122 si sono verificati a partire dall’inizio del 2017 mentre i rimanenti 25 sono stati identificati a posteriori tra il 2014 e il 2016.
Il numero delle persone interessate segnalate in ogni Paese ammonta a: 129 nel Regno Unito, 15 in Finlandia, 1 in Danimarca, 1 in Germania e 1 in Irlanda.
Sulla base delle informazioni disponibili, gli esperti dell’EFSA e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ritengono che la fonte dell’infezione potrebbero essere prodotti pronti per il consumo, contenenti cetrioli e preparati nel Regno Unito. Tuttavia, non sono riusciti a individuare il punto preciso all’interno della catena di produzione nel quale si è verificata la contaminazione.
Gli esperti hanno avvertito che, fino a quando non saranno individuati la fonte dell’infezione e il punto preciso della contaminazione nella catena di produzione, potrebbero verificarsi nuovi casi.
Da EFSA strumento per stimare l’esposizione tramite alimentazione agli enzimi
L’EFSA ha pubblicato il modello FEIM (Food Enzyme Intake Model), uno strumento per stimare l’esposizione alimentare cronica agli enzimi alimentari utilizzati in diversi processi di produzione degli alimenti.
Questo strumento, di agevole utilizzo, consente a richiedenti, valutatori del rischio e gestori del rischio di stimare l’esposizione tramite l’alimentazione agli enzimi alimentari utilizzati nei singoli processi di produzione degli alimenti, come la cottura al forno o la fabbricazione della birra. Vi si accede tramite la piattaforma EFSA Knowledge Junction, e ogni anno verrà aggiornato con la creazione di calcolatori specifici per ogni processo produttivo.
L’EFSA ha selezionato oltre 170 esperti scientifici di alto livello che a luglio raccoglieranno il testimone dei gruppi scientifici uscenti dell’Autorità. Questi esperti hanno un compito essenziale: prestare consulenza scientifica indipendente a tutela dei consumatori, degli animali e dell’ambiente dell’UE.
La coordinatrice scientifica dell’EFSA, la dott.ssa Juliane Kleiner, ha dichiarato: “Gli esperti scientifici di alto livello che abbiamo designato oggi provengono da 24 Paesi e da una molteplicità di discipline scientifiche. Oltre un terzo di loro non è mai stato membro di un gruppo scientifico EFSA. Mi fa piacere notare che siamo riusciti ad attrarre un maggior numero di esperti e giovani scienziati di sesso femminile rispetto al passato“.
Ruolo chiave per accademici ed esperti nazionali
La dott.ssa Kleiner ha poi aggiunto: “Gli Stati membri dell’UE ci hanno fornito la maggior parte dei nuovi esperti, con un 17% proveniente da organismi nazionali di valutazione del rischio e il 29% da altri enti o istituti di ricerca pubblici.
Le università europee ci hanno fornito un altro 44%, il che sottolinea il nostro persistente, solido legame con il mondo accademico.
Il resto comprende scienziati in proprio o in pensione le cui vaste esperienze e competenze contribuiranno a garantire la continuità del sistema di gruppi scientifici dell’EFSA e l’omogeneità dei pareri scientifici dell’EFSA“.
Una campagna di reclutamento pubblica e di ampio respiro
Oltre 1 000 scienziati hanno fatto richiesta di adesione a un gruppo scientifico dell’EFSA, dopo la pubblicazione del bando di reclutamento nell’estate del 2017. I 170 e oltre candidati sono stati scelti dopo un attento processo di selezione e un approfondito vaglio delle dichiarazioni dei loro interessi.
Per la prima volta dal 2008 l’EFSA rinnoverà in contemporanea tutti i 10 gruppi scientifici e il comitato scientifico. Ciascuno dei 10 gruppi si compone in media di 17 membri che inizieranno ufficialmente il proprio mandato di tre anni il 1° luglio prossimo.
L’EFSA ha organizzato una serie di attività introduttive per metterli al passo con le pratiche di lavoro dell’Autorità e i programmi di lavoro dei vari gruppi scientifici.
Ha poi aggiunto la dott.sa Kleiner: “Gli esperti scientifici dell’EFSA sono il nucleo della nostra attività. Ecco perché non vediamo l’ora di accoglierli a luglio e di lavorare con loro per i prossimi tre anni”.
Potrete trovare i link a tutti i curricula degli esperti che siedereanno nei vari gruppi e le dichiarazioni dei loro interessi qui di seguito:
È inoltre in corso la nomina di tre esperti supplementari, uno per ciascuno dei tre gruppi “Salute e benessere degli animali”, “Pericoli biologici” e “Salute dei vegetali”.
Fonte: EFSA
Indagine nazionale sulla temperatura dei frigoriferi domestici in Italia
La temperatura è considerata uno dei fattori più importanti in grado di determinare ed influenzare la capacità di moltiplicazione e di sopravvivenza dei microrganismi negli alimenti, in particolare in quelli pronti al consumo (Ready To Eat).
Un Progetto di Ricerca (finanziato dal Ministero della Salute, e realizzato dalla rete nazionale degli istituti Zooprofilattici Sperimentali – II.ZZ.SS. coordinati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna – Izsler), attraverso l’utilizzo di strumenti di rilevazione e registrazione (datalogger), consentirà di registrare la temperatura in continuo all’interno di un numero statisticamente significativo di frigoriferi domestici sull’intero territorio nazionale; l’insieme dei dati raccolti permetterà di valutare l’impatto che la conservazione domestica degli alimenti ha sulla sicurezza igienico sanitaria degli stessi.
I dati acquisiti permetteranno di colmare le attuali carenze circa la mancanza di informazioni relative al corretto grado di conservazione degli alimenti in ambito domestico e, soprattutto, consentiranno di poter definire negli anni futuri una corretta valutazione della shelf life degli alimenti RTE secondo parametri appropriati e rispondenti alla reale situazione territoriale italiana.
Il progetto prevede la creazione di una lista su base volontaria di Famiglie disponibili ad eseguire il test per la rilevazione della temperatura del proprio frigorifero domestico; quindi dalla lista sarà estratto un numero statisticamente significativo di Famiglie che eseguiranno il test, secondo le modalità indicate nel documento di reclutamento nell’arco di un periodo compreso tra Settembre 2018 e Settembre 2019.
Per informazioni sulle modalità di partecipazione alla campagna di reclutamento per la rilevazione della temperatura dei frigoriferi ad uso domestico, è possibile consultare il documento di reclutamento in allegato o inviare una mail a info.arsalimentaria@izsler.it
La domanda va presentata entro il 15 giugno 2018
Listeria monocytogenes. Richiami precauzionali in Italia, ma nessun focolaio
Al momento non risultano focolai di infezione da Listeria monocytogenes in Italia: in via precauzionale sono stati richiamati dal mercato da parte di Operatori del Settore Alimentare (OSA) alcuni prodotti alimentari a seguito dell’allerta europea proveniente dall’Ungheria relativa alla presenza del batterio in vegetali surgelati.
Lo comunica il Ministero della salute che ha attivato anche i Nas, che stanno compiendo ispezioni a campione. “Presto conto di avere un quadro esauriente della situazione” ha detto il Ministro Giulia Grillo.
Ai consumatori è richiesto di verificare il marchio, il nome del produttore e i lotti di produzione riportati sulle confezioni. Qualora in possesso dei prodotti richiamati, ricordiamo che questi non devono essere consumati e vanno riportati al punto vendita.
Listeria monocytogenes è un batterio resistente alle basse temperature e provoca tossinfezioni alimentari. Viene inattivato con la cottura a temperature superiori ai 65 °C.
Per saperne di più sulle procedure di richiamo di prodotti non conformi e sul sistema di pubblicazione dei dati inerenti i prodotti richiamat è possibile consultare la nota del Ministero di dicembre 2016
Linee guida sulla valutazione della autorizzazioni delle nanotecnologie
L’EFSA ha pubblicato linee guida sulle modalità per valutare la sicurezza delle richieste di autorizzazione in tema di nanoscienze e nanotecnologia. La guida fornisce suggerimenti pratici sui tipi di test richiesti e sui metodi applicabili.
Reinhilde Schoonjans, scienziato che all’EFSA si occupa di valutazione del rischio, ha dichiarato: “La pubblicazione di questa guida è molto tempestiva perché offre ai richiedenti gli strumenti di cui hanno bisogno per predisporre con completezza le proprie richieste di autorizzazione in tema di nanotecnologie e dota i valutatori del rischio come l’EFSA di strumenti adeguati per valutarne la sicurezza“.
Il documento, che si concentra sulla valutazione della sicurezza per la salute umana e animale, è stato sottoposto a consultazione pubblica per tre mesi e tiene conto di tutti i commenti ricevuti.
Riguarda aree quali i nuovi alimenti, i materiali a contatto con gli alimenti, gli additivi alimentari e per mangimi, nonché i pesticidi, ed è destinato a tutte le parti interessate, in particolare valutatori del rischio, gestori del rischio e richiedenti.
Si passa ora a una fase sperimentale, che vedrà la pubblicazione della versione finale delle linee guida per la fine del 2019.
Nel 2019 verrà sviluppata una seconda guida vertente sulla valutazione dei rischi per l’ambiente connessi alle richieste di autorizzazione di nanoscienze e nanotecnologie nella filiera degli alimenti umani e animali.
L’Efsa ha pubblicato anche un video, sottotitolato anche in italiano, in cui Reinhilde Schoonjans spiega cosa sono le nanotecnologie, con particolare riferimento al campo alimentare:
Un modello per comunicare l’incertezza: dite la vostra sull’approccio Efsa
Sei un comunicatore scientifico? Utilizzi i pareri scientifici sulla sicurezza alimentare per il tuo lavoro? Ci piacerebbe avere la tua opinione sull’approccio che stiamo proponendo per comunicare la presenza di incertezze nelle valutazioni scientifiche.
Per quale motivo è importante comunicare le incertezze scientifiche?
Gli scienziati EFSA vorrebbero introdurre un metodo più armonizzato e trasparente per spiegare i limiti delle conoscenze scientifiche, le cosiddette “incertezze” nelle valutazioni scientifiche. L’approccio comunicativo che proponiamo intende aiutare i nostri diversi utenti a comprendere tali informazioni, esprimendole in un linguaggio più accessibile e adattato alle loro esigenze.
Per sperimentare e migliorare il nostro approccio di comunicazione, ci piacerebbe avere, in particolare, il parere dei seguenti soggetti:
•comunicatori scientifici come scrittori, redattori, giornalisti, addetti stampa e pubblica informazione sulla sezione 3 contenente indicazioni pratiche per comunicare l’incertezza: quanto sono comprensibili e facile da seguire? Riuscireste a utilizzare un documento del genere? In caso contrario, come potrebbe essere reso più fruibile?
•sociologi e accademici specializzati nella comunicazione delle incertezze scientifiche: esistono ulteriori ricerche sulle diverse percezioni del pubblico circa le probabilità, le informazioni verbali opposte a quelle numeriche, e le espressioni cautelative, nonché sull’uso di immagini per comunicare l’incertezza?
•Decisori, valutatori scientifici, portatori di interesse che si occupano di aree di sicurezza alimentare e salute pubblica e che usano le comunicazioni dell’EFSA o di altri organismi di consulenza scientifica di livello nazionale, europeo o internazionale: avete idee o esperienze che ci aiutino a migliorare il nostro approccio? In che modo tale approccio potrebbe essere adattato per aiutarvi a capire meglio o spiegare i risultati di un’analisi delle incertezze?