La Peste Suina Africana, l’importanza di una sorveglianza integrata
Il 23 gennaio nell’auditorium “Biagio D’Alba” del Ministero della Salute, si è svolto il convegno dal titolo “La peste suina africana: l’importanza di una sorveglianza integrata”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e Marche, sede del Centro di Referenza Nazionale per le pesti suine.
Il convegno ha suscitato un grande interesse e attiva partecipazione dei Servizi veterinari regionali e locali, della rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, del mondo accademico, di rappresentanti dei NAS, del Ministero della difesa (comando di sanità e veterinaria dell’esercito), del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, del Ministero dell’interno, delle forze di polizia stradale e di polizia delle frontiere nonché dei veterinari liberi professionisti e delle associazioni di categoria dei produttori/allevatori e dei cacciatori.
Occasione importante per esaminare, davanti ad una platea molto eterogenea, conoscenze sulla attuale diffusione della Peste suina africana in Europa (malattia non trasmissibile agli umani, ma è altamente contagiosa con caratteristiche mortali per le popolazioni dei suini).
I relatori di alto profilo, riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale, hanno illustrato i possibili canali di ingresso e le misure di segnalazione e gestione di un eventuale focolaio o sospetto di focolaio di malattia ed evidenziato l’importanza del potenziamento di tutti i sistemi di sorveglianza, attiva e passiva al fine di scongiurare l’ingresso della malattia nel nostro Paese.
La presenza di alte istituzioni, quali la Commissione Europea e l’Organizzazione mondiale della Sanità Animale (OIE), hanno fornito un quadro esaustivo e dati concreti della malattia e della sua diffusione, ma anche delle azioni intraprese, ad esempio in Sardegna, volte all’eradicazione della malattia, nonché le strategie e i mezzi messi in campo a livello internazionale.
Interventi relatori I sessione:
- Francesco Felizani
- Vittorio Guberti
- Silvia Bellini
- Alberto Laddomada
- Francesco Sgarangella
- Gian Mario De Mia
Interventi relatori II sessione:
Fonte: Ministero della salute
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) mette a disposizione degli utenti la tecnologia blockchain per la verifica immediata dell’autenticità dei certificati per la titolazione degli anticorpi rabbia, emessi in accordo con i regolamenti internazionali per la movimentazione dei carnivori domestici, come cani, gatti e furetti.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise,
E’ stata pubblicata la relazione congiunta delle attività svolte nell’ambito degli spiaggiamenti di cetacei avvenuti lungo le coste del Lazio e della Toscana dal gennaio 2017 all’agosto 2019, periodo durante il quale si sono registrati 140 soggetti spiaggiati, con la prevalenza di Stenella coeruleoalba (n. 72) e Tursiops truncatus (n. 40).
Vista l’eccezionalità del momento, la casa editrice “Le Point Veterinaire Italie” ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione di tutti coloro che vorranno richiederli, anche ai non abbonati, i propri periodici in versione PDF per tutto il periodo di restrizioni giustamente imposte dall’autorità.
Nel 2018 quasi un focolaio su tre di origine alimentare nell’UE è stato causato da Salmonella. È questa una delle principali risultanze del rapporto sulle tendenze e fonti di zoonosi pubblicato oggi congiuntamente dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).
L’Unione Europea non è a rischio imminente di febbre della Rift Valley ma gli sviluppi nei Paesi limitrofi dovrebbero indurre le autorità dell’UE e gli Stati membri a incrementare, migliorare e armonizzare le proprie capacità di sorveglianza e risposta, nonché le proprie competenze scientifiche e tecniche, per essere meglio preparati all’ingresso della malattia.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana informa su due casi di ritrovamento di larve di Trichinella in cinghiali abbattuti a caccia nei territori delle province di Frosinone e di Latina.
Nell’ambito del progetto SUSHIN, un gruppo di ricercatori di ISPRA, UniUD e FEM ha presentato i primi risultati sperimentali sui mangimi alternativi per la trota iridea alla Conferenza Aquaculture Europe 2019, che si è svolta a Berlino dal 7 al 10 Ottobre, con un’affluenza di oltre 2.700 partecipanti.
In via sperimentale, il consiglio direttivo della SIPAS – Società Italiana di Patologia ed Allevamento dei Suini ha deciso di finanziare l’attività di formazione in patologia e allevamento del suino di 2 giovani laureati, che intendono intraprendere la loro attività professionale in questo ambito.