Dai sottoprodotti al mercato, il modello dell’Uovo Circolare
I
l settore zootecnico globale si trova ad affrontare una pressione crescente per identificare alternative proteiche sostenibili per l’alimentazione animale, a fronte dell’impatto significativo dei mangimi tradizionali sull’ambiente. Una soluzione innovativa emerge dall’economia circolare: le larve di mosca soldato nera (Hermetia illucens) vengono allevate su sottoprodotti agroindustriali, con un efficace recupero dei flussi di perdite e sprechi alimentari in mangimi proteici di alto valore per il pollame.
Questo approccio innovativo consente di produrre le ‘uova circolari’ che Cela e colleghi (2025) analizzano attraverso un’analisi interdisciplinare completa. La loro ricerca pionieristica è la prima a combinare rigorosi studi sugli atteggiamenti dei consumatori (incluse le barriere psicologiche) con una valutazione sensoriale che sorprendentemente dimostra come le uova circolari eguaglino o superino la qualità convenzionale.
Un aspetto cruciale di questa analisi è la convalida che proviene dall’immediata implementazione nel mondo reale del progetto ‘Uovo Circolare’ di Fantolino in Italia. Si stabilisce così un modello praticabile per la trasformazione sostenibile del sistema alimentare.
Metodologia
Progettazione e implementazione del questionario
La ricerca ha impiegato un approccio metodologico duale che combina i sondaggi sui consumatori con l’analisi sensoriale. Un questionario online, distribuito tramite la piattaforma Qualtrics, ha valutato gli atteggiamenti dei consumatori verso le uova circolari tra 456 partecipanti italiani (età media 40 anni, 62% donne). Lo strumento d’indagine ha incorporato scale validate tra cui la Food Neophobia Scale (Pliner & Hobden, 1992), la scala del disgusto alimentare a otto elementi (Hartmann & Siegrist, 2018) e parti del questionario Consumer Sustainability Consciousness (De Carvalho et al., 2015). I partecipanti hanno così valutato la loro disponibilità a provare, acquistare, consumare regolarmente e pagare prezzi premium per le uova circolari attraverso scale Likert a sette punti.
La struttura del questionario ha compreso sette sezioni distinte: caratteristiche socio-demografiche, attitudini di consumo delle uova, conoscenza della dieta tipica delle galline, consapevolezza della sostenibilità, tratti di personalità, atteggiamenti verso le uova da galline alimentate con insetti e intenzioni d’acquisto. I controlli di qualità dei dati hanno portato all’esclusione dei partecipanti che non hanno risposto in modo accurato, per raggiungere un tasso di completamento del 68,8% con un tempo medio di completamento di 11,8 minuti (Cela et al., 2025).
Fonte: foodtimes.eu
L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato il National Health Emergency Alert and Response Framework, una guida operativa pensata per aiutare i Paesi a rafforzare i propri sistemi di allerta e risposta alle emergenze sanitarie. Il documento – frutto di due anni di lavoro e di un’ampia consultazione con esperti e governi – rappresenta il nuovo punto di riferimento per la gestione delle crisi, dalle epidemie ai disastri naturali, fino alle emergenze climatiche.
“A dieci anni dalla pubblicazione del primo Rapporto, crediamo ancora nei valori dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, e ci ostiniamo a raccontare i risultati insoddisfacenti dell’impegno, talvolta puramente di facciata, dei 193 Paesi membri dell’Onu”. È con questo incipit che prende il via il nuovo Rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) – ETS “
Le microplastiche hanno raggiunto anche gli ecosistemi più remoti. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova e dell’Università di Pretoria ha individuato frammenti di nylon e altri polimeri sintetici nei polmoni e nel sangue di animali selvatici prelevati in riserve naturali del Sudafrica, zone finora considerate incontaminate. Lo studio è stato presentato al Sardinia Symposium 2025, il convegno mondiale sulla gestione dei rifiuti e sull’economia circolare, e ha sollevato un forte allarme sulla diffusione globale di questi inquinanti invisibili e sui rischi per la salute degli animali e dell’uomo.
È stato individuato il primo caso della stagione venatoria 2025-2026 di Trichinella spp. in un cinghiale abbattuto nel corso di una battuta a squadra nella Foresta San Marco di Campodimele (LT), su un gruppo di sei capi sottoposti ai controlli di routine.
Arricchire le materie prime con micro e macro nutrienti, sviluppare metodi di lavorazione innovativi, aprire un canale di dialogo diretto con i consumatori, tutto questo senza mai dimenticare la sostenibilità e la lotta agli sprechi alimentari. Questi sono solo alcuni degli obiettivi del progetto
Per la prima volta, le api selvatiche sono state ufficialmente classificate come ‘in pericolo’ all’interno dell’Europa: grazie a un grande lavoro di monitoraggio e raccolta dati che ha colmato una lacuna di lunga data, i ricercatori hanno esaminato lo stato di conservazione della specie Apis mellifera in sette paesi europei, stimando un calo medio delle popolazioni selvatiche del 56% in un decennio.
Nel 2023 una persona su sei nel mondo ha contratto un’infezione batterica resistente ai trattamenti antibiotici. È quanto emerge dal nuovo rapporto globale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), basato sui dati del sistema di sorveglianza Glass (Global antimicrobial resistance and use surveillance system), che raccoglie informazioni da oltre 100 Paesi.
La sopravvivenza delle api mellifere, fondamentali per l’impollinazione e la sicurezza alimentare globale, è minacciata da Varroa destructor, un acaro parassita che ha rivoluzionato le sfide dell’apicoltura moderna. Un recente studio esplora l’impatto biologico e produttivo dell’infestazione, le strategie di contenimento attuali e le prospettive offerte dall’allevamento selettivo, con un focus sui comportamenti naturali di resistenza che potrebbero rappresentare la chiave per un’apicoltura più sostenibile. Di seguito l’approfondimento.