Sars-CoV-2, il nuovo coronavirus ha un nome e un ‘volto’

Credit: NIAID-RML
Era stato chiamato provvisoriamente 2019-nCoV (dalla definizione generica “nuovo coronavirus” e l’anno di comparsa) il nuovo coronavirus isolato in Cina all’inizio dell’epidemia.
L’11 febbraio però l’Organizzazione mondiale della sanità ha individuato un nome per la malattia che ne deriva, denominandola ufficialmente COVID-19. “Avere un nome è importante per impedire l’uso di altri nomi che possono essere inaccurati o rappresentare uno stigma” – ha spiegato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’OMS. “Dovevamo trovare un nome che non fosse di un luogo geografico, di un animale, di un individuo o di un gruppo di persone, che fosse pronunciabile e legato alla malattia”.
COVID-19 è l’acronimo di Co (corona); Vi (virus); D (‘disease’, malattia) e 19 (l’anno di identificazione del virus).
Il giorno successivo anche il virus ha cambiato nome: l’International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV) ha classificato il nuovo coronavirus denominandolo Sars-CoV-2.
Il virus Sars-Cov-2, che sta per ‘Severe acute respiratory syndrome coronavirus 2’ è quindi il responsabile della malattia Covid-19. “Come per Hiv e Aids, anche in questo caso si utilizzanoo nomi diversi per indicare il virus e la malattia”, ha commentato il virologo Benjamin Neuman, della Texas A&M University di Texarkana, membro del gruppo di studio sul coronavirus (Cgs) del Comitato internazionale per la tassonomia dei virus. “Il nuovo virus fa parte della stessa specie di virus che hanno causato la Sars (Sindrome respiratoria acuta) in Cina nel 2002-2003. Sono membri diversi della stessa specie“.
Infine il 13 febbraio L’Istituto americano per le allergie e le malattie infettive (Niaid), che fa parte dei National Institutes of Health (Nih), ha pubblicato 7 immagini del Sars-CoV-2 ottenute con il microscopio elettronico.
La ricercatrice Emmie de Wit ha fornito i campioni di virus, la microscopista Elizabeth Fischer ha prodotto le immagini e il reparto arti mediche visive RML ha colorato digitalmente le immagini.
Le ricercatrici fanno notare che le immagini non sembrano molto diverse da MERS-CoV (Coronavirus della sindrome respiratoria del Medio Oriente, emerso nel 2012) o SARS-CoV originale (Coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave, che è emerso nel 2002) e che ciò non sorprende: le gobbe che emergono dalla circonferenza delle particelle del virus come una ‘corona’ (ben visibili nell’immagine pubblicata in questa pagina) danno il nome a questa famiglia di virus.
Tutte le immagini, visibili alla pagina Flikr dell’istituto, mostrano le particelle del virus SarsCoV-2 responsabile della Covid-19 colorate in giallo, in giallo e in rosso sopra la parete cellulare in rosa, verde e grigio.
A cura della segreteria SIMeVeP
Nell’ambito del progetto SUSHIN, un gruppo di ricercatori di ISPRA, UniUD e FEM ha presentato i primi risultati sperimentali sui mangimi alternativi per la trota iridea alla Conferenza Aquaculture Europe 2019, che si è svolta a Berlino dal 7 al 10 Ottobre, con un’affluenza di oltre 2.700 partecipanti.
Il 25 gennaio un esemplare di granchio appartenente ad una sospetta specie aliena, è stato pescato lungo la costa prospiciente Pescara da membri della Scuola Sub Loto, una struttura pescarese dedita alla ricerca e alla protezione dell’ambiente marino delle coste dell’Abruzzo e del Molise.
In via sperimentale, il consiglio direttivo della SIPAS – Società Italiana di Patologia ed Allevamento dei Suini ha deciso di finanziare l’attività di formazione in patologia e allevamento del suino di 2 giovani laureati, che intendono intraprendere la loro attività professionale in questo ambito.
La Presidente eletta Ursula von der Leyen ha presentato ieri la sua squadra e la nuova composizione della Commissione europea 2019-2024, strutturata attorno agli obiettivi che sono valsi alla Presidente la fiducia del Parlamento europeo.
Sono aperte le iscrizioni ai corsi Parma 2020 sul tema “Una sola salute” che si terranno a Parma dal 9 all’11 giugno 2020.
Stando a una nuova relazione della Corte dei conti europea, la lotta dell’UE contro i batteri multiresistenti, in particolare quelli che hanno sviluppato una resistenza agli antibiotici, ha registrato finora scarsi progressi. Anche se l’intervento dell’UE ha permesso di conseguire alcuni progressi, specie in campo veterinario, la Corte ritiene che pochi elementi dimostrano una riduzione dell’onere sanitario determinato dalla resistenza antimicrobica.
Il nuovo coronavirus comparso a fine 2019 in Cina, ora
Il 3 settembre 2019 un esemplare vivo di Vespa velutina è stato ritrovato ad Amburgo, città portuale nel nord della Germania.
elle iniziative per la 13ª Giornata Mondiale contro la rabbia – l’iniziativa che si celebra ogni 28 settembre organizzata dalla Global Alliance for Rabies Control fin dal 2006 con lo scopo di sensibilizzare e richiamare l’attenzione sull’impatto della rabbia sulla salute pubblica promuovendo la prevenzione e le strategie di controllo della malattia che, vale la pena ricordare, ha un tasso di mortalità tra i più elevati al mondo, uccidendo ogni anno 59mila persone – il Ministero della salute organizza il workshop formativo-informativo “Giornata mondiale contro la rabbia. La situazione epidemiologica e le iniziative dell’Italia” che si terrà a Roma il 30 settembre 2019 presso il la sede del Ministero della Salute, Sala Turina, Viale Giorgio Ribotta 5.