Istanza di esonero/esenzione ECM

Ecm

Nel rispetto delle disposizioni di cui al Regolamento EU 2016/679 (GDPR), e nelle more dell’implementazione di una piattaforma dedicata, si invitano i professionisti sanitari interessati a trasmettere l’istanza di esonero/esenzione per i casi non espressamente normati dal Manuale sulla formazione continua del professionista, ex par. 4.3, attraverso l’invio telematico via pec all’indirizzo ecm@pec.agenas.it, utilizzando l’allegato V debitamente compilato e corredato di ogni documentazione utile.

Nei casi espressamente previsti dal citato Manuale, ex par 4.1/4.2, il professionista, invece, dovrà presentare la richiesta all’Ordine di appartenenza attraverso il portale COGEAPS (Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie), previo accesso alla propria area riservata mediante SPID o CIE, seguendo la procedura in esso dedicata.

Continua a leggere




Formazione pratica per allevatori e medici veterinari: nuove misure per combattere la resistenza agli antimicrobici

Per sostenere l’obiettivo della strategia Farm to Fork (F2F) e garantire un’applicazione efficace sul campo delle nuove misure per combattere la resistenza agli antimicrobici (AMR) (HaDEA/2023/OP/0009), la Commissione europea ha lanciato una formazione rivolta ad allevatori e medici veterinari che lavorano con animali destinati alla produzione di alimenti nell’ambito del programma Single Market – settore alimentare.

L’obiettivo della formazione è sensibilizzare allevatori e medici veterinari sui nuovi obblighi previsti dalla normativa dell’UE in materia di prescrizione e uso di antimicrobici veterinari e dei mangimi medicati e fornire informazioni sulle possibili misure concrete necessarie per garantire la conformità.

Il corso ha anche lo scopo di promuovere la condivisione di conoscenze sulle migliori pratiche per le diverse specie e sistemi di allevamento, contribuendo a ridurre le malattie e la necessità di utilizzo degli antimicrobici.

Continua a leggere

Fonte: Ministero della Salute




Ecm 2025, ecco le nuove metodologie di formazione e le priorità

Ecm

Con il Programma nazionale 2025 pubblicato dall’Agenas, la Commissione Nazionale ECM ha delineato le tematiche di interesse strategico per il triennio, confermando la crescente attenzione verso la formazione continua nel settore sanitario. Tra le priorità individuate emergono ambiti cruciali come il Piano pandemico, l’Health Technology Assessment (HTA), l’innovazione digitale e la sicurezza degli operatori sanitari, segnalando una chiara volontà di adattare il sistema sanitario alle sfide attuali e future.

Il Programma 2025 introduce un incremento di 0,3 crediti ECM per ogni ora di formazione erogata su specifici temi di interesse nazionale, incentivando gli operatori sanitari a partecipare ad aggiornamenti su settori ritenuti essenziali. In particolare, le priorità identificate includono:

• Innovazione digitale e sanità connessa: con un focus su telemedicina, intelligenza artificiale e digitalizzazione dei processi assistenziali.
 One Health: un approccio integrato che considera la salute umana, animale e ambientale in un’unica prospettiva di prevenzione e risposta alle emergenze sanitarie.
• DM77 e sviluppo dell’assistenza territoriale: modelli organizzativi per potenziare la medicina del territorio, riducendo la pressione sugli ospedali.
• Formazione sulle infezioni ospedaliere: con l’obiettivo di ridurre i casi di infezioni correlate all’assistenza sanitaria.
• Piano pandemico nazionale: strategie di preparazione e risposta a emergenze sanitarie su larga scala.
• HTA (Health Technology Assessment): valutazione delle tecnologie sanitarie per migliorare la qualità delle cure e l’efficienza delle risorse.
• Sicurezza per gli operatori sanitari e socio-sanitari: prevenzione delle aggressioni e tutela della salute mentale degli operatori.

La Commissione Nazionale ECM ha anche posto l’accento sulla necessità di adottare metodologie formative innovative. La modalità “ibrida”, che prevede eventi in presenza combinati con formazione a distanza (FAD) sincrona, diventerà uno standard, rispondendo alla crescente esigenza di flessibilità nell’aggiornamento professionale. Inoltre, strumenti avanzati come il metaverso, i simulatori di realtà virtuale e la gamification saranno progressivamente integrati nei percorsi formativi, garantendo un apprendimento più coinvolgente ed efficace. Uno degli obiettivi cardine del nuovo programma ECM è la promozione della formazione multidisciplinare, incentivando la collaborazione tra diverse professionalità sanitarie. Questo approccio consente di migliorare la qualità dell’assistenza, favorendo il confronto tra esperti di settori diversi e ottimizzando l’applicazione delle conoscenze acquisite.

Leggi l’articolo

Fonte: doctor33.it

 




ECM, a fine anno scade il triennio formativo. Il punto su sanzioni e abbuoni

EcmIl 31 dicembre 2025 scade il triennio formativo entro il quale i professionisti sanitari, odontoiatri ed igienisti dentali inclusi, devono raccogliere i crediti formativi previsti dal Sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM). Lo ricorda un articolo di Odontoiatria33 che evidenzia come il triennio formativo attuale, 2023-2025, introduca una novità significativa riguardante l’assolvimento dell’obbligo formativo e le conseguenze in caso di inadempienza: ovvero la non copertura da parte dalla propria compagnia assicurativa per quanto riguarda l’RC Professionale se non si raccolgono almeno il 70% dei crediti obbligatori.

Obbligo ECM e scadenza del triennio formativo

Per il triennio 2023-2025, l’obbligo formativo per i professionisti sanitari è confermato in 150 crediti ECM, salvo eventuali esoneri, esenzioni o riduzioni. Di fatto quasi nessuno dovrà raccogliere i 150 crediti, mediamente sono da raccoglierne circa 70, ne parliamo in questo approfondimento.

Sanzioni e abbuoni

Fino al 31 dicembre 2025 (ma in realtà se ne parlerà ad aprile visto che i provider hanno 90 giorni di tempo per registrare i crediti) le sanzioni sono state di fatto sospese. In realtà, la delibera della Commissione ECM non prevede la sospensione delle sanzioni (essendo le sanzioni definite per legge non potrebbe farlo) ma la possibilità, fino a fine 2025, di effettuare nella propria area riservata sul portale CoGeAPS, lo spostamento dei crediti raccolti negli eventi frequentati nel 2023 al triennio precedente (2020-2022), se si ha la necessità di mettersi in pari e i crediti da spostare.

Implicazioni per la copertura assicurativa

La vera novità rilevante di questo triennio (salvo modifiche legislative) riguarda l’efficacia delle polizze di Responsabilità Civile Professionale (RC professionale). A partire dal 1° gennaio 2026, l’efficacia di queste polizze sarà condizionata all’assolvimento di almeno il 70% dell’obbligo formativo individuale nel triennio precedente. Ciò significa che, per il triennio 2023-2025, i professionisti dovranno aver conseguito almeno 105 crediti ECM (pari al 70% di 150) per garantire la validità della propria copertura assicurativa se non hanno abbuoni da rivendicare. Ma molto probabilmente basterà aver raccolto una cinquantina di crediti in tre anni, ovvero quanto ne rilascia un corso FAD annuale come quelli abbinati all’abbonamento a Dental Cadmos.

 

Leggi l’articolo

Fonte: doctor33




Formazione Ecm, arriva il nuovo manuale. Ecco le novità più rilevanti per i medici

EcmArriva per tutti i professionisti sanitari il nuovo manuale sulla formazione continua rivisto dalla rinnovata Commissione ECM. Valido per il triennio 2023-25, rinnova l’obbligo di totalizzare 150 crediti nei tre anni. Ma ci sono gli sconti, già noti e partiamo da qui.

Abbuoni – Chi nel triennio 2020-22 ha maturato fra 121 e 150 crediti avrà 30 crediti di abbuono e chi ne ha maturati fra 80 e 120 avrà 15 crediti abbuonati; allo stesso modo chi nel precedente triennio ha soddisfatto il dossier formativo individuale avrà 20 crediti in meno da totalizzare, chi si costruisce il dossier formativo quest’anno se ne trova scontati ben 30 e così chi partecipa al dossier di gruppo. Gli sconti derivanti da un buon risultato nel precedente triennio e dai dossier formativi sono cumulabili tra loro. Il dossier dev’essere congruo con la professione esercitata e coerente, cioè il percorso programmato va completato almeno al 70% senza cambi di rotta. In tal caso, arrivano 50 crediti, 30 nel triennio in cui si è progettato il dossier, 20 nel successivo. «Sono state inserite novità già ventilate a fine 2023 dalle Federazioni dei professionisti agli iscritti», dice Roberto Monaco, presidente del Consorzio Gestione Anagrafica Professionisti Sanitari-Cogeaps e segretario Fnomceo. «Ad esempio, negli eventi i responsabili scientifici prendono fino al 20% dei crediti consentiti, e i moderatori un credito per la sessione dove intervengono». E ancora: i tutoraggi valgono un credito ogni 15 ore.

Leggi l’articolo integrale

Fonte: doctor33




Approvato il Programma Nazionale Ecm 2023-2025

EcmArrivato il via libera dalla Commissione nazionale formazione continua dell’Agenas. La Fad ha visto una crescita pari al 40% nei due anni coincidenti con il periodo emergenziale. In diminuzione la formazione residenziale

La Commissione Nazionale Formazione Continua di Agenas, nella seduta del 17 gennaio scorso, ha approvato il Programma Nazionale Ecm 2023-2025. Il documento “collocandosi all’inizio del mandato triennale della nuova Commissione nazionale, intende fornire quel richiamato sistema di pianificazione pluriennale delle attività della Cnfc previsto dall’Accordo Stato Regioni e, al contempo, specificare le priorità da attuare già a partire dal 2024” precisa l’Agenas che sottolinea come il nuovo Programma “persegue l’obiettivo di spingere l’intero impianto ad un ammodernamento complessivo, garantendo la migliore formazione possibile a tutte le professioni sanitarie e, in ultima istanza, la migliore tutela della salute del cittadino”. Allo stato, il sistema Ecm “si caratterizza per numeri imponenti se relazionati al settore di pertinenza. Basti pensare che solo a livello nazionale sono attualmente accreditati 1.043 provider. Nei singoli sistemi regionali sono poi accreditati numerosi altri provider rappresentati per lo più dalle aziende
sanitarie pubbliche”.

Il documento evidenzia come la pandemia da Sars-Cov-2 ha acceso i riflettori sull’opportunità di una riflessione sul sistema di formazione Ecm. “In tale solco, i lavori della Commissione, nel triennio 2020-2022, sono stati orientati – spiega l’Agenzia – al ripensamento sia in termini di contenuto, con l’introduzione di tematiche di interesse nazionale legate all’emergenza, sia in termini di metodologie formative, con l’incremento della formazione a distanza e la previsione di tipologie formative ibride (residenziali ed a distanza).
Si è infatti assistito ad un aumento del 532% degli accreditamenti degli eventi Fad tra il 2019 e il 2020 e del 788% tra il 2019 e 2021. In termini generali, la Fad ha visto una crescita pari al 40% nei due anni coincidenti con il periodo emergenziale (2020-2021). Nello specifico, gli eventi Fad erogati nel triennio 2020/2022 sono stati: 15.058 per l’anno 2020, 10.034 per l’anno 2021, 10.787 per l’anno 2022.

Quanto invece alla formazione residenziale (Res), durante la pandemia, le disposizioni governative hanno portato a una significativa riduzione degli eventi di tale tipologia di formazione pari al 180%. Nello specifico, la formazione Res è passata da 32.638 eventi per l’anno 2019, a 8.118 eventi per l’anno 2020 aumentando a 11.665 eventi per l’anno 2021, fino ad arrivare a 22.141 nel 2022. Da ultimo, in riferimento alla formazione sul campo (Fsc), che si svolge in “contesti lavorativi qualificati”, si rileva una diminuzione del 30% degli eventi inseriti a sistema nel 2020 rispetto a quelli erogati nell’anno 2019 con 520 eventi registrati. Nell’anno 2021, si è registrata una ripresa della Fsc con un aumento del 19% degli eventi rispetto a quelli del 2019 ovvero 1237 eventi registrati. Questo trend positivo è proseguito nel 2022 con 1.773 eventi di Fsc registrati.




Obbligo formativo triennio 2023/2025

EcmLa Commissione Nazionale per la Formazione Continua, nella riunione del 8 novembre 2023, ha approvato la delibera sull’obbligo formativo per il triennio 2023/2025 e sulla possibilità di spostamento crediti al triennio precidente.

L’obbligo formativo per il triennio 2023-2025 è pari a 150 crediti formativi, fatte salve le decisioni della Commissione nazionale in materia di esoneri, esenzioni ed eventuali altre riduzioni.

Leggi la delibera

La Commissione ha inoltre stabilito che per i i professionisti sanitari residenti nei comuni colpiti dall’alluvione dello scorso maggio in Emilia Romagna, Marche e Toscana il numero di crediti da ottenere nel triennio formativo 2023-2025 è ridotto del 30%.

Leggi la delibera

 

 




Insediata la nuova Commissione ECM: in agenda gestione del triennio in scadenza

EcmCentralità della formazione ECM, maggior qualità dell’offerta formativa, riforma del sistema per tenere il passo con le nuove esigenze di salute della popolazione, con quelle professionali degli operatori sanitari e con le evoluzioni della tecnologia, senza dimenticare le sanzioni per gli inadempienti. Sono queste le questioni principali che la settima Commissione nazionale per la Formazione continua in medicina, il cui insediamento ha avuto luogo venerdì al Ministero della Salute, alla presenza del ministro Orazio Schillaci, dovrà affrontare.

Viene dunque confermato il ruolo fondamentale della formazione continua in medicina, già ribadita alcuni giorni fa dal ministro, il quale aveva spiegato che verranno prese tutte le iniziative necessarie per favorire i professionisti sanitari a fare corsi di formazione ECM al fine di evitare “di subire i provvedimenti previsti dalla legge”, anche perché “non ci saranno sicuramente altre proroghe”. L’approvazione imminente dei decreti attuativi della legge Gelli-Bianco darà inoltre piena attuazione alla norma secondo la quale i professionisti che non avranno raccolto almeno il 70% dei crediti formativi richiesti nel triennio 2023-25 non potranno accedere alla copertura assicurativa e quindi si troveranno scoperti dalla protezione in caso di contenzioso a loro carico. “Tutti i professionisti sanitari – ha spiegato ai nostri microfoni il presidente del Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie, Roberto Monaco – potranno avere problemi sul piano assicurativo se non raggiungeranno almeno il 70% dei crediti ECM necessari. Il nostro impegno deve essere quello di cercare di aumentare il numero dei professionisti del mondo sanitario formati affinché possano adempiere a questa norma di legge”.

Tantissimi professionisti, comunque, hanno approfittato degli ultimi mesi per mettersi in regola entro il 31 dicembre (data in cui scadrà la proroga di un anno e dunque il triennio 2020-2022). “Come Cogeaps – ha spiegato ancora Monaco – abbiamo raccolto alcuni dati che ci dimostrano come nel triennio non ancora finito la percentuale di corsi fruiti dai professionisti sanitari è aumentata rispetto a quella dello scorso triennio, il quale, a sua volta, aveva visto numeri migliori rispetto ai trienni precedenti. Ciò vuol dire che c’è grande interesse intorno alla formazione continua e che dunque viene considerata un aspetto importante. Bisogna ora lavorare per dare a questa formazione maggiore qualità”.

Continua a leggere

Fonte: quotidianosanita.it




Obbligo Ecm. “Non ci saranno altre proroghe”. Intervista al Ministro Schillaci

EcmIl Ministero della Salute metterà in campo “tutte le iniziative” necessarie per aiutare i professionisti sanitari ad “evitare le sanzioni che la legge prevede”, anche perché “sicuramente non ci saranno altre proroghe”. È quanto conferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci, alla vigilia della prima riunione della nuova Commissione Nazionale Ecm.

Sta infatti scadendo il tempo a disposizione degli operatori sanitari per completare il fabbisogno di crediti formativi relativo al triennio Ecm 2020-2022. In seguito alla proroga di un anno di questa scadenza, il 31 dicembre prossimo sarà infatti l’ultimo giorno che i professionisti inadempienti avranno a disposizione per mettersi in regola ed evitare di incappare in sanzioni, tra cui la sospensione dall’Ordine di riferimento.

Leggi l’articolo

Fonte: quotidianosanita.it




Ecm. Arriva la nuova commissione nazionale. In settembre la prima convocazione

Lo aveva annunciato prima dell’estate ed ecco che è arrivato il decreto con cui il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha aggiornato la composizione della Commissione nazionale Ecm che a questo punto secondo quanto si apprende dovrebbe essere convocata ad inizio settembre.

Entrano nella Commissione:

il Dott. Francesco Ruggiero in sostituzione della Dott.ssa Patrizia Popoli;

il Dott.ssa Maria Rosaria Campitiello in sostituzione del Prof. Francesco Giorgino:

il Dott. Davide Antonio Ambroselli in sostituzione del Dott. Carlo Lusenti;

il Dott. Riccardo Memeo in sostituzione della Prof.ssa Domenica Lorusso

È altresì sostituito il seguente componente, nominato su designazione della Commissione Nazionale Albo Odontoiatri: – Dott. Raffaele Iandolo in sostituzione del Dott. Alessandro Nisio.

Fonte: quotidianosanità.it