Europa impreparata ad affrontare la rapida evoluzione dei rischi climatici
Come si è visto già negli ultimi anni, in Europa caldo estremo, siccità, incendi boschivi e inondazioni sono destinati ad acuirsi anche in base agli scenari più ottimistici in materia di riscaldamento globale e a incidere sulle condizioni di vita in tutto il continente. L’AEA ha pubblicato i risultati della prima (valutazione europea dei rischi climatici) mai effettuata quale contributo all’individuazione delle priorità politiche in materia di adattamento ai cambiamenti climatici e in supporto ai settori sensibili al clima.
Ne emerge che in Europa le politiche e gli interventi di adattamento non tengono il ritmo con la rapida evoluzione dei suddetti rischi. In molti casi, un adattamento incrementale non sarà sufficiente. Inoltre, poiché numerose misure volte a migliorare la resilienza ai cambiamenti climatici richiedono molto tempo, possono essere necessari interventi urgenti anche per rischi non ancora critici.
Alcune regioni d’Europa sono aree in cui si concentrano rischi climatici multipli. L’Europa meridionale è particolarmente a rischio a causa degli incendi boschivi nonché degli effetti delle ondate di calore e della scarsità di acqua sulla produzione agricola, sul lavoro all’aria aperta e sulla salute umana. Le inondazioni, l’erosione e l’infiltrazione di acqua salata minacciano le regioni costiere europee a bassa quota, comprese molte città densamente popolate.
Fonte: European Environment Agency
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L’avanguardia tecnologica a difesa delle api e degli apiari
Mentre non sussistono dubbi in merito al fatto che la tragica morte di una brillante Studentessa in Ingegneria Biomedica qual’era perlappunto Giulia Cecchettin, così come i tanti, troppi femminicidi (2 a settimana in media!) che da tanti, troppi anni si registrano nel nostro Paese richiedano un radicale e non più procrastinanabile cambio di paradigma, soprattutto culturale, la cui fondamentale premessa appare costituita da una capillare quanto permanente e diffusa opera di educazione sessuale, affettiva e sentimentale a partire dai fanciulli e dalle fanciulle in tenera età scolare, ritengo doveroso esternare e condividere alcune riflessioni.
Il CITE, Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, ha approvato la revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. Il documento declina gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU adattandoli al contesto italiano: approvata la prima volta nel 2017, la Strategia è stata revisionata nel 2022 dopo un ampio processo partecipativo, che ha coinvolto i ministeri competenti, la Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome, gli enti territoriali, la società civile e gli attori non statali riuniti nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Caro Severgnini, care Lettrici e cari Lettori, Pur nelle evidenti peculiarità e differenze che li contraddistinguono, gli eventi meteo-climatici estremi, cosi’ come gli incidenti sul lavoro, gli incidenti stradali e i femminicidi, che con sempre più allarmante frequenza scandiscono le giornate delle italiane e degli italiani, sono tragedie accomunate fra loro da un minimo comune denominatore, ossia la pressoché totale assenza di una cultura della prevenzione!