Nuove specie protette dalla Convenzione Cites
Sono entrate in vigore le modifiche alle appendici della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali selvatiche minacciate d’estinzione (Cites) adottate dalla 18a Conferenza delle Parti che si è tenuta a Ginevra dal 17 al 28 agosto scorso. Prevedono nuove specie protette che appartengono alla famiglia delle lucertole, delle tartarughe, dei gechi, lontre, gru e farfalle (Ceratophora erdeleni, Ceratophora karu, Ceratophora tennentii, Cophotis ceylanica, Cophotis dumbara, Gonatodes daudini, Achillides chikae hermeli, Parides burchellanus, Aonyx cinerea, Lutrogale perspicillata, Gruidae Balearica pavonina, Cuora bourreti, Cuora picturata, Mauremys annamensis, Geochelone elegans e Malacochersus tornieri).
“La tutela della fauna – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – è tra i nostri obiettivi. L’applicazione corretta della Convenzione Cites è fondamentale a tal fine, sia a livello nazionale sia a livello internazionale. La protezione di nuove specie è una garanzia per l’ecosistema, per i suoi equilibri e il suo futuro”.
Per agevolare la corretta applicazione della Convenzione e del regolamento UE, è stata diffusa un’informativa alle associazioni di categoria maggiormente interessate ed è stato pubblicato sul sito Internet del ministero dell’Ambiente un comunicato rivolto ai possessori e ai commercianti di esemplari di specie selvatiche animali e vegetali. Il possesso dovrà essere denunciato ai nuclei Cites dell’Arma dei Carabinieri entro novanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del regolamento comunitario che modificherà gli allegati del regolamento Ue n. 338/97 con il quale viene attuata la Cites nell’Unione europea.
Di particolare rilevanza la decisione di escludere dalla regolamentazione Cites alcuni prodotti finiti, come gli strumenti musicali realizzati in dalbergia, un genere di alberi. Tali prodotti non necessiteranno più, dall’entrata in vigore delle modifiche, della documentazione Cites per essere commercializzati.
Si ricorda che per le importazioni e le esportazioni di esemplari di specie Cites è necessaria una licenza rilasciata dal ministero dello Sviluppo economico. Le riesportazioni e la commercializzazione all’interno dell’Unione europea richiedono un certificato rilasciato dai nuclei Cites dei Carabinieri.
Le circa 35.000 specie animali e vegetali tutelate dalla Cites sono riportate nelle appendici della Convenzione e negli allegati del regolamento UE.
Fonte: Ministero dell’Ambiente
Guardare all’alimentazione in un’ottica globale: sapere chi e cosa mangia, comprendendo quali sono le diverse abitudini delle diverse popolazioni nel mondo, è fondamentale per sviluppare adeguate politiche per l’agricoltura, la nutrizione, la sicurezza d’uso e l’impatto ambientale della dieta. Proprio a tal fine, la piattaforma GIFT
Il 25 gennaio un esemplare di granchio appartenente ad una sospetta specie aliena, è stato pescato lungo la costa prospiciente Pescara da membri della Scuola Sub Loto, una struttura pescarese dedita alla ricerca e alla protezione dell’ambiente marino delle coste dell’Abruzzo e del Molise.
Allerta per l’arrivo di una nuova specie aliena nelle acque dell’isola siciliana. Si tratta del granchio blu del Mar Rosso – nome scientifico Portunus segnis – rinvenuto recentemente nell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie e all’interno del porto di Lampedusa. Entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, il granchio blu del Mar Rosso è una specie altamente invasiva, capace di sopportare elevate escursioni termiche e caratterizzata da un altissimo potenziale riproduttivo. Un granchio molto aggressivo ed un vorace predatore di pesci, molluschi e crostacei. Può raggiungere grandi dimensioni e colonizzare i mari sino a 60 metri di profondità.
E pubblicato sull Gazzetta Ufficiale del 26 agosto 2018 il decreto del Ministero della Salute “
Con i rifiuti abbiamo “toccato il fondo”: più del 70% di quelli marini è depositata nei fondali italiani e il 77% è plastica.
E’ pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 26 luglio 2019 il
I tecnici dell’Ufficio caccia e pesca, in collaborazione con i Forestali dell’Ispettorato Bolzano 1 e con gli appassionati del gruppo di lavoro Südtiroler Bachkrebs, hanno verificato la presenza del gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii) in alcune fosse della Bassa Atesina.
Squali e razze minacciati da una pesca senza regole, alberi decimati per il loro legno pregiato, primati che stanno letteralmente perdendo l’habitat in cui sono vissuti da sempre: si è allungata la lista rossa delle specie minacciate di estinzione stilata dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn).