Potenziale protocollo base veterinario in chiave One Health per la sorveglianza epidemiologica Covid-19

E’ pubblicato su Sanità Informazione il documento “Potenziale protocollo base veterinario in chiave One Health per la sorveglianza epidemiologica COVID-19” a cura di Maurizio Ferri (Coordinatore scientifico SIMeVeP) e Alessandro Foddai (National Food Institute, Technical University of Denmark), un contributo dal punto di vista veterinario e in una prospettiva “One Health” per la gestione della pandemia COVID-19, partendo dai parametri, vantaggi e svantaggi che vengono considerati quando un piano di sorveglianza veterinario viene settato o valutato nella sua sostenibilità ed efficacia.

Viene pertanto descritto per COVID-19 un protocollo veterinario di base per la sorveglianza casuale attiva in tempo reale con l’obiettivo di valutare i focolai in modo coerente e obiettivo ed avere un impatto positivo sulla gestione delle epidemie a lungo termine.

Il lavoro è diviso in due parti: la prima si sviluppa in quattro sezioni contenenti spiegazioni generali propedeutiche per la comprensione delle restanti due sezioni relative alle potenziali applicazioni del protocollo veterinario per il COVID-19.

L’intento di questo articolo non è quello di bypassare l’autorità di sanità pubblica umana, alla quale va tutto il riconoscimento e plauso per gli sforzi sostenuti nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria, quanto piuttosto di fornire un punto di vista addizionale per la lotta alla pandemia presente o a quelle (eventualmente) future.




Web Conference: Peste Suina Africana (Psa): il Covid della suinicoltura?

SIVAR e AIVEMP organizzano, in collaborazione con Società Italiana di Patologia ed Allevamento dei Suini e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, la Web Conference gratuita “Peste Suina Africana (Psa): il Covid della suinicoltura?” che si terrà il 4 marzo alle ore 14.00.

La  Peste Suina Africana  è arrivata nel cuore del continente europeo avendo recentemente interessato la Germania, massima produttrice di suini. La domanda è quando la malattia arriverà in Italia, nonostante nel nostro paese sia già presente in alcune zone del paese dal 1978. Il Ministero dalla Salute ha predisposto un piano di sorveglianza nazionale con il supporto del Centro di Referenza di Perugia.
L’incontro si propone di fare il punto sulla situazione attuale mettendo a confronto la parte politica, sanitaria, scientifica ed economica.

L’iniziativa è rivolta a tutto il mondo veterinario pubblico e privato, universitario e di filiera, con possibilità di possibilità di porre domande in diretta ai relatori dopo ogni intervento.

MODERATORE
PIER DAVIDE LECCHINI
Direttore Generale DGSAF Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari

RELATORI
VITTORIO GUBERTI – ISPRA
ALBERTO LADDOMADA – Già Direttore generale dell’IZS della Sardegna
DAVIDE CALDERONE – ASSICA
FRANCESCO FELIZIANI – IZSUM Sezione di Perugia
LUIGI RUOCCO – Ministero della Salute

Info e programma




Prevenzione dello spreco alimentare, un impegno consolidato della SIMeVeP

Si celebra oggi, 5 febbraio l'”VIII giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare”  quest’anno dedicata in particolare al tema “Stop food waste. One health, one planet” in linea con l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e, in tempo di pandemia, un’occasione ulteriore per  guardare alla prevenzione e riduzione degli sprechi come elemento chiave per presidiare la salute dell’uomo e dell’ambiente.

La SIMeVeP si è impegnata attivamente a partire dal 2016 nel proporre il superamento del concetto di “spreco” sostituendolo con quello di “eccedenza”, maggiormente ricco di possibilità e potenzialità.

Un impegno che si è consolidato negli anni, puntando sempre alla sinergia con i diversi soggetti istituzionali e privati coinvolti, e che ha portato la nostra Società Scientifica ad essere una realtà rilevante delle iniziative in questo campo.

In questi anno abbiamo messo in atto numerose iniziative di sensibilizzazione e comunicazione sull’argomento, rivolta ai consumatori e agli attori della filiera alimentare, di  formazione per gli operatori delle associazioni beneficiarie che acquisiscono le eccedenze alimentari e le distribuiscono, e di  formazione dei medici veterinari stessi che intervengono lungo gli interi processi produttivi di alimenti di origine animale, tramite controlli sullo stato degli allevamenti e il rispetto degli standard igienico sanitari.

Un esempio concreto di collaborazione virtuosa che ci fa piacere citare quest’anno è il programma Harvest Program di KFC che, grazie alla  collaborazione tra KFC, SIMeVeP e Bancoalimentare, sin dal suo avvio nel 2017  ha permesso al  di donare circa 36.000  pasti tramite il  recupero dell’invenduto.

I medici veterinari nel campo del contrasto allo spreco alimentare favoriscono infatti l’incontro fra domanda e offerta di alimenti in eccedenza, assicurando la salubrità degli alimenti recuperati e donati, contribuendo così a trasformare gli sprechi in risorse, grazie al paradosso illuminato dell’economia circolare, che rappresenta l’unica strada sostenibile dal punto di vista etico, ambientale, economico e sociale per affrontare il tema della disponibilità alimentare.

“Un impegno che i medici veterinari svolgono con senso di responsabilità civica e sociale. Con orgoglio mettiamo a disposizione le nostre competenze per far arrivare cibo buono e sicuro a chi ne ha bisogno, perché se il cibo non è sicuro, non è cibo”

ha affermato il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice nell’occasione




Covid-19, One Health e PNRR

Sulla strategia di gestione dell’emergenza pandemica COVID-19, in molte dichiarazioni pubbliche di esponenti delle associazioni professionali mediche emerge l’assenza di una visione olistica-globale e di relazioni multi-sistemiche che sono alla base di un modello sanitario ispirato alla cultura One Health.  Questa si fonda sull’integrazione coordinata e trasparente delle professionalità che operano in settori diversi della sanità pubblica, ma che condividono gli stessi interessi ed obiettivi sanitari. Una sua assenza determina a livello periferico (regioni e dipartimenti di prevenzione delle ASL), e ciò non costituisce una novità, contesti organizzativi caleidoscopici con forti eterogeneità e separazione degli assetti istituzionali e con anacronistiche polarizzazioni sulle competenze mediche.

È evidente che su siffatta situazione pesano la mancanza di una volontà istituzionale per la promozione di una cultura di sanità pubblica ed ambientale in chiave preventiva One Health e di un linguaggio comune che possano aiutare a svelare la rete complessa di interazioni tra persone, animali selvatici e domestici, agricoltura e ambiente.

Il rilancio della sanità previsto dal PNRR per i diversi livelli della relativa filiera, comprensivi a ragione delle attività di prevenzione umana primaria, diagnosi, e cura (es. assistenza di prossimità e telemedicina, innovazione,  ricerca e digitalizzazione dell’assistenza sanitaria, potenziamento delle attrezzature ospedaliere, ricerca scientifica, trasferimento tecnologico e preparazione dei medici), non sembra assicurare progetti integrati e programmi centralizzati di previsione pandemica, ma tende ad essere focalizzato sulla risposta. Non si tiene conto che con il 60% delle infezioni umane trasmesse da animali (zoonosi), la prevenzione della salute umana si basa anche in larga misura sulla prevenzione e controllo delle infezioni animali.

Leggi il contributo integrale di Maurizio Ferri, Responsabile Scientifico SIMeVeP e Paola Romagnoli, Veterinario Ufficiale ASL Roma 1 pubblicato su sanitainformazione.it




Covid-19 e salvataggio degli animali domestici, il ruolo dei veterinari nella relazione uomo-animale-ambiente

logo emervetE’ stato pubblicato sulla rivista internazionale “Journal of Applied Animal Ethics Research” l’articolo “COVID-19 Pandemic and Rescue of Pets. The Role of Veterinarians in the Human-Animal-Environment Relationship at the Time of the Coronavirus” di Serena Adamelli, Antonio Tocchio e Carlo Brini,  una riedizione di quanto già presente con il titolo “Pandemia Covid19:Codice della Protezione Civile e soccorso degli animali domestici. Il ruolo dei Medici Veterinari nella relazione uomoanimaleambiente al tempo del Coronavirus” nella raccolta  Contributi per capire la Pandemia da Sars-Cov-2 lanciata da SIMeVeP e SIVeMP a inizio pandemia.

“Le attività di salvataggio degli animali richiede capacità di formazione e collaborazione per tutte le figure professionali coinvolte. Al giorno d’oggi la vera sfida per tutti i soccorritori è considerare i molteplici aspetti del rapporto uomo-animale-ambiente che sono cambiati profondamente nel corso della storia e che rendono unica nel suo genere la pandemia di COVID-19. In questo periodo l’emergenza da affrontare consiste nel fornire l’assistenza agli animali appartenenti a persone decedute, ricoverate in ospedale o costrette a isolarsi. Un’attenta analisi dei diversi scenari rivela che non esiste un’unica soluzione per intervenire, ma che è necessario trovare l’alternativa più adatta ai singoli casi. Lo scopo del documento proposto è di offrire indicazioni specifiche a volontari, veterinari e non, in diversi scenari non perdendo di vista l’obiettivo: proteggere il benessere dell’animale e del suo proprietario, evitando la diffusione dell’infezione”.




Potenziale ottimizzazione della sorveglianza COVID-19, integrando approcci di sorveglianza veterinaria

E’ pubblicato su sardegnasoprattutto.com un contributo di Maurizio Ferri (Coordinatore scientifico SIMeVeP) e Alessandro Foddai (National Food Institute, Technical University of Denmark) sulla opportunità dell’applicazione una strategia di sorveglianza veterinaria veterinaria per la sorveglianza COVID-19, come supporto aggiuntivo alle altre professionalità in virtù della condivisione di esperienze sul controllo delle infezioni animali, comprese le zoonosi trasmissibili dall’animale all’uomo, come appunto COVID-19.

Leggi l’articolo completo




Codici zoom per partecipare all’Assemblea SIMeVeP

Assemblea SIMeVePPubblichiamo i codici per partecipare all’Assemblea dei Soci SIMeVeP che si terrà alle ore 17.00 sulla piattaforma Zoom.

CODICI ZOOM 

https://us02web.zoom.us/j/88948097759

ID: 889 4809 7759

 

 




Cambiamenti climatici: la zootecnia sotto accusa

Cambiamenti climaticiNon sorprende più di tanto veder mettere sotto accusa il settore degli allevamenti di animali da reddito, dato che la zootecnia è da diverso tempo sottoposta alle attenzioni dell’associazionismo animalista, che trova ampia audience in trasmissioni televisive e inchieste
giornalistiche. Le criticità certo non mancano in questo settore, ma l’approccio è assai spesso ideologico e non contribuisce al necessario confronto, cedendo il più delle volte a una contrapposizione esasperata che, piuttosto che a un suo miglioramento, propone l’auspicio della sua scomparsa. Ma il tema è più complesso di quanto potrebbe apparire.

Il contributo del Vice Presidente SIMeVeP, Vitantonio Perrone, per La Settimana Veterinaria




La scienza prevale sugli ideologismi: respinta la mozione che prevedeva di vietare alcuni antibiotici per gli animali

Ieri il Parlamento europeo in seduta plenaria ha respinto la proposto di risoluzione della Commissione ENVI (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) che si opponeva al regolamento delegato della Commissione Europea del 26 maggio 2021 sui criteri per la designazione degli antibiotici da riservare al trattamento di alcune infezioni nell’uomo che integra il Regolamento Ue 2019/6..

La mozione respinta a larga maggioranza  – 450 voti contrari, 204 a favore e 32 astenuti  – anche grazie all’opera di informazione e pressione svolta da tutta la professione veterinaria, europea  e italiana, proponeva di inserire tutti gli antimicrobici di importanza critica con priorità più alta (colistina, macrolidi, fluorochinoloni e cefalosporine di 3a e 4a generazione) dell’elenco OMS nell’elenco riservato per uso umano vietandone dunque l’uso negli animali, e disconoscendo il parere scientifico dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA), dell’EFSA, dell’OIE e dell’OMS stesso.

L’impegno della SIMeVeP in collaborazione con le altre associazioni della medicina veterinaria ha dato i suoi frutti per giungere a questo importante risultato – ha dichiarato il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice – La scienza ha prevalso sugli ideologismi e sulle fake news.

Ringraziamo tutti gli europarlamentari che hanno votato contro la mozione ed in particolare le Eurodeputate Simona Bonafe e Alessandra Moretti per averci dato l’opportunità di un confronto per esporre le nostre “ragioni del No” e per la loro capacità di ascolto.

Sottolineiamo ancora una volta come gli antimicrobici – somministrati solo quando necessario e dopo aver preso in considerazione tutte le strategie alternative – rimangano un presidio indispensabile per assicurare la sanità e benessere degli animali, in quanto anche in condizioni ottimali di allevamento gli animali possono ammalarsi e necessitano di essere trattati per evitare sofferenze e ciò risponde all’imperativo sancito dal Trattato di Lisbona che riconosce gli animali come esseri senzienti e capaci di soffrire”.

Entrarà ora in vigore il regolamento delegato della Commissione UE




Spillover e contenimento popolazioni animali, 2 articoli SIMeVeP per Repubblica

Lo spillover all’origine della pandemia COVID19 e  il contenimento demografico delle popolazioni animali sono i temi al centro di due articoli usciti su La Repubblica (ed. Roma e Centro sud) del 30 aprile 2020 a cura rispettivamente di Antonio Sorice, Presidente SIMeVeP e Maurizio Ferri, Coordinatore Scientifico SIMeVeP e di Vitantonio Perrone, Vice Presidente SIMeVeP.

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