WOAH: cala l’uso di antimicrobici negli animali a livello mondiale (-13% in 3 anni)

Dal 2017 al 2019 il consumo globale di antimicrobici negli animali è diminuito del 13%. Lo evidenziano i risultati della 7^ relazione annuale sugli agenti antimicrobici destinati all’uso negli animali, pubblicata in questi giorni dalla WOAH. Inoltre, secondo il report, l’uso di antimicrobici fondamentali per la salute umana negli animali è basso: meno del 20% degli antimicrobici utilizzati negli animali nel 2019 rivestivano la massima priorità e un’importanza fondamentale per la salute umana.
L’Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (WOAH), in qualità di autorità globale in materia di salute animale, dal 2015 raccoglie i dati forniti, su base volontaria, dai servizi veterinari sull’uso degli agenti antimicrobici negli animali. Ogni anno viene pubblicato un rapporto per fornire accesso a queste informazioni.
La settima edizione della relazione annuale sugli agenti antimicrobici destinati all’uso negli animali, pubblicata dalla WOAH il 7 settembre, dimostra che il settore della salute animale continua a muoversi verso un uso più responsabile degli antimicrobici.
Fonte: ruminantia.it
Esiste un vaccino già testato con successo sui cinghiali in cattività
Una specie diffusa in Nord America si è rivelata un importante serbatoio di SARS-CoV-2 e potrebbe anche agire come un acceleratore alla sua evoluzione. Monitorare questi animali, come anche altre specie che ospitano il coronavirus, potrebbe però rivelarsi un vantaggio per tenere sotto controllo la diffusione del patogeno
Sono online i documenti relativi al corso ECM dal titolo “Peste Suina Africana: problema sanitario ed economico. Strategie di contenimento e di eradicazione” che si è tenuto a Bergamo il 2 settembre.
Il dott. Maurizio Ferri, responsabile scientifico SIMeVeP, intervistato da Sanità Informazione sulla diffusione della Vespa orientalis.
E’ stato pubblicato oggi il riassunto per decisori politici dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Ipbes), la massima autorità scientifica in materia di natura e di contributi materiali e immateriali che la natura offre alle persone. L’approvazione era avvenuta al termine della 10a sessione plenaria dell’Ipbes da parte dei 141 Paesi membri, tra cui l’Italia. La redazione del rapporto ha coinvolto un centinaio di scienziati di ogni parte del mondo, ha richiesto oltre quattro anni di lavoro e la consultazione di oltre 12 mila referenze bibliografiche.
Nell’arco di trent’anni, dal 1988 e il 2018, le infezioni da Vibrio vulnificus, un batterio che infetta ferite esposte all’acqua di mare contaminata e che ha un’elevata mortalità, sono cresciute di otto volte negli stati orientali degli Usa. A lanciare l’allarme i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), precisando come la causa dell’evento sarebbe il riscaldamento delle acque marine conseguente ai cambiamenti climatici.
Vespa velutina e Vespa orientalis sono due calabroni entrambi pericolosi per l’apicoltura a causa della loro predazione sulle colonie di ape mellifera. La prima è una specie di origine asiatica arrivata in Italia nel 2014, che si sta spostando da nord ovest verso sud est; la seconda è una specie autoctona del sud Italia che sta ampliando il suo areale di distribuzione verso il nord ovest della penisola.
Come annunciato dal Ministro Schillaci è arrivato il decreto con la nuova composizione della Commissione per l’Educazione continua in medicina. Confermati gran parte dei membri. Ecco tutte le novità.
Sono stati individuati due sotto-cluster di Salmonella Enteritidis ST11 endemica con almeno 134 casi umani identificati in 11 Paesi dell’UE/SEE. La maggior parte dei casi è stata segnalata tra gennaio e agosto 2023. Le informazioni disponibili provenienti dalle interviste ai pazienti in Austria e Danimarca suggeriscono che la carne di pollo sia un possibile veicolo di infezione. In Germania sono iniziate le interviste ai pazienti.