La Sanità Pubblica Veterinaria alla Leopolda Salute
Si terrà il 21 ottobre alla Leopolda Salute a Firenze l’incontro “Ecosistema, Benessere animale, Salute del Pianeta: la Sanità Pubblica Veterinaria nel XXI Secolo”
Nella seconda metà del XX secolo, la Sanità Pubblica Veterinaria ha dato un considerevole impulso, concettuale e operativo, alla nascita e sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale: un ragguardevole risultato, fra i tanti, è che la salute e benessere animali e la sicurezza degli alimenti sono parte integrante delle competenze sanitarie, in un’ottica che anticipa quella dell’approccio One Health – Salute Unica ora tanto di attualità. Eppure, nei primi decenni del secolo attuale, vi sono indizi di una possibile stanchezza e questo proprio quando un vigoroso ed aggiornato contributo veterinario sarebbe per affrontare problemi globali complessi, quali la globalizzazione -anzi, planetarizzazione- delle questioni di salute, le ricorrenti epidemie di origine zoonotica, l’antimicrobico-resistenza, la tutela della sicurezza degli alimenti e insieme della sostenibilità delle produzioni, l’impatto dei fattori ecosistemici (clima, biodiversità, inquinamento…) sulle popolazioni animali domestiche e non, e quindi -anche e inevitabilmente- sulla salute umana.
Intendiamo, però, avere un approccio positivo: Quali le sfide principali? In che direzioni e come aggiornare e potenziare la formazione, la collaborazione transdisciplinare, la cooperazione internazionale?
Per un ragionamento articolato a più voci, chiamiamo le voci degli enti del servizio sanitario nazionale, del mondo universitario e di enti internazionali (EFSA, FAO, OMS-WHO) fortemente coinvolti e attivi nello sviluppo dell’approccio One Health.
Moderano Aldo Grasselli, Segretario Nazionale SIVeMP e Presidente Onorario della SIMeVeP e Alberto Mantovani, Presidente Centro Studi KOS – Scienza Arte Società
L’influenza aviaria A (H5N1) è una malattia degli uccelli altamente contagiosa che ha già infettato milioni di uccelli e ora appare in alcuni mammiferi.
Lontano dalla costa, nella pittoresca città universitaria belga di Lovanio, una start-up scommette di poter portare il pesce coltivato in laboratorio sulle tavole degli europei entro il 2030. Nella città portuale tedesca di Amburgo, un’altra start-up si prepara a spedire caviale coltivato in laboratorio a Singapore entro pochi mesi.
Un’analisi dei recenti progressi delle strategie emergenti in tempo reale e non distruttive per il monitoraggio della qualità del prodotto e una revisione critica delle conoscenze finora acquisite, anche con l’obiettivo di diminuire gli sprechi.
Continua incessantemente l’attività del team internazionale di ricercatori zoologi affiliati al Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, riuscendo a scoprire e pubblicando una nuova specie di Pesce Chirurgo (Acanthurus xanthopterus) di origine indopacifica, rinvenuto l’anno scorso lungo le coste del ragusano, esattamente a Torre di Mezzo.
La prossima pandemia? Un nuovo studio identifica gli hotspot globali delle minacce zoonotiche
Servizi veterinari in prima linea per la
Lo studio, primo in Italia a impiegare su larga scala la tecnica del metabarcoding su campioni raccolti nell’ambito dei controlli ufficiali, ha analizzato 62 alimenti venduti tra Lazio e Toscana, individuando anche la presenza di specie allergeniche non dichiarate, come pesci e molluschi, con potenziali rischi per la salute dei consumatori.
Il 17 ottobre 2025 si terrà a Milano un Convegno per la Giornata della Sicurezza Alimentare dal titolo “OLTRE IL GUSTO: L’IMPEGNO DI REGIONE LOMBARDIA PER UN SISTEMA ALIMENTARE SICURO” organizzato dalla Regione Lombardia presso l’Auditorium Testori Palazzo Lombardia.
E’ in uscita sul numero di dicembre della prestigiosa rivista One Health (Elsevier) l’articolo One health, one earth, one life: The overlooked role of veterinarians in the fight against COVID-19 and other public health emergencies in Italy”, firmato dal Prof. Sante Roperto, Professore Ordinario di Malattie Infettive degli Animali Domestici presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e dal Prof. Giovanni Di Guardo Già Professore di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo.