Il cibo se non è sicuro, non è cibo
Il 7 Giugno, si celebra la Giornata mondiale della sicurezza alimentare (World Food Safety Day), un tema strategico anche per Banco Alimentare e su cui abbiamo costruito partnership indispensabili per il nostro lavoro quotidiano. Ne abbiamo parlato insieme al dott. Antonio Sorice, presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva e membro del Comitato Tecnico Scientifico di Fondazione Banco Alimentare ETS, che ringraziamo per la disponibilità e per il prezioso lavoro portato avanti in Italia, insieme a tanti colleghi.
- Qual è il ruolo della medicina veterinaria preventiva nel garantire un’alimentazione sicura, nel sistema alimentare (dal “forcone alla forchetta”), con uno sguardo anche alle fasce più fragili della popolazione?
La sicurezza alimentare è un diritto universale, ma le fasce più vulnerabili della popolazione, bambini, anziani, persone con malattie croniche, individui con basso reddito, sono spesso le più esposte ai rischi legati a cibi insicuri o di scarsa qualità.
Il veterinario pubblico è presente in tutte le fasi della filiera produttiva degli alimenti di origine animale, garantendo che i prodotti rispettino elevati standard di sicurezza attraverso il controllo delle condizioni igieniche, delle procedure di lavorazione, conservazione e trasformazione di carne, latte, uova, prodotti della pesca e miele, e la verifica delle “informazioni sulla catena alimentare”, che tracciano la storia sanitaria degli alimenti.
Garantendo la qualità e la sicurezza degli alimenti, la medicina veterinaria pubblica contribuisce a rendere disponibile cibo sano e nutriente anche per coloro che hanno un accesso limitato a risorse alimentari diversificate o che dipendono maggiormente da canali di distribuzione a basso costo.
- In Italia, esistono disuguaglianze nell’accesso al cibo sano e sicuro. Chi ha poca disponibilità economica spesso scende a compromessi sulla qualità del cibo e sulla sua sicurezza (contaminazioni, frodi, alimenti di bassa qualità, circuiti di approvvigionamento non ufficiali, ecc) come può il sistema di controllo veterinario contribuire a ridurre queste disuguaglianze?
Le frodi spesso colpiscono i prodotti a basso costo, ingannando i consumatori sulla qualità o sulla provenienza; i veterinari pubblici, attraverso controlli mirati e analisi di laboratorio, identificano e combattono queste pratiche, tutelando anche chi non può permettersi di “scegliere”, a parità di prezzo.
Fonte: bancoalimentare.it
L’encefalite da zecche fa parte delle malattie trasmesse da vettori, dette arbovirosi, che rappresentano oltre il 17% di tutte le malattie infettive e sono responsabili della morte di oltre mezzo milione di persone ogni anno.
Gli allevamenti suini europei potrebbero diventare un laboratorio per il virus dell’influenza aviaria, che ha già colpito bovini, ovini e pollame. Questo è l’avvertimento lanciato da Bernhard Url, direttore esecutivo uscente dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), al 
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Il rapporto annuale 2024 della Commissione europea sulla Rete di Allerta e Cooperazione (Alert and Cooperation Network, ACN) fornisce approfondimenti completi sul monitoraggio della sicurezza alimentare in UE. Questo rapporto dettaglia sviluppi significativi nei modelli di notifica, rischi emergenti e sforzi collaborativi per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza alimentare durante il 2024.
L’Agenzia africana per la sicurezza alimentare (AfFSA) è stata formalmente istituita, il 16 febbraio 2025, per affrontare le pervasive sfide della sicurezza alimentare. Questo promettente organismo, esaminato in un recente articolo di npj Science of Food (Ayalew et al., 2025), è il primo del suo genere nel continente e offre un modello per coordinare le politiche, rafforzare la valutazione del rischio. Per migliorare anche, in ultima analisi, la food security e lo sviluppo economico degli Stati Membri dell’Unione Africana.
L’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) ha pubblicato, in vista della
Non ancora appagato dai rimpatri forzatamente imposti agli immigrati sudamericani, l’ostracismo di Donald Trump e della sua Amministrazione si rivolge adesso all’immigrazione intellettuale, quella “forza lavoro” che ha contribuito a rendere grande l’America!