La velutina è alle porte: allerta in Liguria e Toscana

Un esemplare di calabrone asiatico è stato trovato oggi in un apiario di Ameglia in Liguria, alla bocca del fiume Magra. Siamo solo a qualche chilometro dal confine con la Toscana. La segnalazione è arrivata al polo toscano di StopVelutina con due messaggi contemporanei all’Università di Firenze e a quella di Pisa. Che chiedono al mondo dell’apicoltura toscana di tenere alto il livello di guardia.

La velutina di Ameglia (SP) si trovava in un apiario. L’apicoltore, Paolo Bardine, l’ha vista mentre stava lottando con un calabrone europeo (Vespa crabro). Il punto di avvistamento è quello più vicino alla Toscana avvenuto nel 2018.

StopVelutina chiede a tutti gli apicoltori della Toscana di controllare attentamente i propri apiari in modo da trovare per tempo nuove infiltrazioni del calabrone asiatico nella regione.

Già nell’agosto 2017 la velutina era stata trovata a La Spezia, allertando i tanti apicoltori liguri e toscani dell’area. Ora, a un anno di distanza, le velutine sono tornate. Troppe, per non far pensare all’esistenza di più nidi nella zona.

Le prime velutine del 2018 in questa zona sono cadute nelle trappole della rete di monitoraggio a fine maggio, alzando immediatamente il livello di allarme. Poi gli apicoltori hanno cominciato a vedersele volare davanti agli alveari. La prima cattura è avvenuta il 19 agosto nel piccolo abitato di Pomara (SP). Poi, da quella data i luoghi in cui sono state avvistate le velutine sono diventati 9, molto distanziati (vedi mappa: le icone viola si riferiscono agli avvistamenti 2018, quelle azzurre al 2017).

Se questi dati da un lato testimoniano la straordinaria attenzione che il locale mondo dell’apicoltura – rappresentato dalle associazioni Toscana Miele APA, Apiliguria e ALPA Miele – sta dando alla diffusione del calabrone asiatico, dall’altro la situazione non può che preoccupare. Una così alta presenza di individui adulti di velutina non può essere semplicemente attribuita ad un trasporto passivo dell’insetto. Si tratta piuttosto di una presenza di più nidi nella zona. Le squadre e i mezzi del progetto Life STOPVESPA e la rete StopVelutina stanno valutando in queste ore come intervenire.

Fonte: stopvelutina.it