I rettili da carne: metodologie di ispezione sanitaria

E’ pubblicato sul n° 2/2020 di Argomenti l’articolo “I rettili da carne: metodologie di ispezione sanitaria” di Valerio Giaccone, Maria Chiara Bovo, Aldo Costa, Alessandro Schiavon.

Il 14 dicembre 2019 sono entrati in vigore cinque Regolamen-ti unionali che disciplinano l’azione delle Autorità di Stato competenti in ambito di sicurezza degli alimenti per l’uomo. Tra le novità inserite da questi Regolamenti c’è anche il controllo ispettivo dei rettili da carne e delle relative carni da destinare a consumo umano. Per il veterinario igienista degli alimenti è una nuova piccola sfida da affrontare. I Regolamenti unionali n. 625/2019 e n. 627/2019 prevedono che il veterinario ufficiale è tenuto a condurre le visite ispettive ante e post mortem anche su alcuni rettili per destinarne le carni al consumo umano, se sane. Peccato che al momento i rettili non siano annoverati tra gli animali macellabili ai sensi del Regolamento CE n. 853/2004. Questa breve rassegna sintetizza gli aspetti tecnici e normativi connessi all’ispezione sanitaria dei rettili da carne.

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Inquinamento alimentare. Teste di cadmio

E’ pubblicato sul n° 2/2020 di Argomenti l’articolo “Inquinamento alimentare. Teste di cadmio” di Alfonso Piscopo.

«Gammari, gammareddri, e gammaruna, scampi e granci, spenni assa e nenti manci». La citazione dialettale siciliana, ritorna ogni qual volta a tavola si deve decidere il menù da scegliere per i com-mensali. Si inizia quasi sempre con la classica frase: “a base di carne” o a “base di pesce”. Se si opta per la seconda scelta, c’è sempre qualcuno che rima il proverbio in scioglilingua, rimarcando come il pasto per i convitati a base di pesce pur eccellendo in qualità, in misura non inferiore alla carne, rischia di non saziare abbastanza, per via delle parti che necessaria-mente devono essere scartate come le lische, i gusci le teste etc., e che tradotto nella lingua madre in rima baciata suona in questo modo: “Gamberi, gamberetti e, gamberoni, scampi e granchi, spendi molto e poco mangi”. Il nesso con il presente lavoro pur se proverbiale, è da accostare al fatto che la stesura dell’articolo rimarca la presenza di metalli pesanti che si ac-cumulano in misura maggiore in alcune parti anatomiche dei crostacei, come ad esempio le teste di gamberi e gamberoni, con possibile rischio per la salute e che comunque a scopo cautelare, parebbe opportuno escluderne la suzione dei liquidi in esse contenute (liquido contenuto nella testa o carapace), meglio definite come “carni scure” che in molti Paesi europei rappresenta un vera golosità insaziabile.

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RIpescato – Il 25 settembre la presentazione del Progetto

RI-pescato Dal mercato illegale al mercato solidaleIl Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice interverrà alla presentazione del progetto “RI-pescato. Dal mercato illegale al mercato solidale” che si terrà il 25 settembre alle ore 11.00 ai Mercati Agro Alimentari Sicilia (MAAS) di Catania e sarà trasmesso in diretta streaming.

Il progetto, promosso da Intesa Sanpaolo e il Banco Alimentare con il contributo della SIMeVeP, è finalizzato al recupero, lavorazione e distribuzione agli enti caritativi del pesce confiscato ma ancora salubre (ad esempio perchè pescato fuori quota, o perchè di taglia troppo piccola) e quindi risulta adatto al consumo e alla sua distribuzione.

Il progetto RIpescato è particolarmente virtuoso, ed ha una funzione che è insieme sociale e solidale perchè accompagna all’azione di contrasto all’illegalità, e quindi all’aspetto repressivo, l’azione solidale, legata alla donazione del pesce sequestrato, con un effetto moltiplicatore che si ripercuote positivamente lungo tutta la “filiera del recupero” ha detto il Presidente SIMeVeP

“Ancora una volta i medici veterinari di sanità pubblica svolgono il ruolo di facilitatori del processo, fungendo da raccordo tra l’azione delle Capitanerie di Porto, che intervengono al momento del sequestro, e quella del Bancoalimentare che in un momento successivo provvede alla distribuzione del pesce recuperato e commestibile agli Enti caritativi.

Il medico veterinario interviene a supporto di tutto il percorso garantendo la sicurezza alimentare del pesce che, essendo un alimento facilmente deperibile, ha bisogno di particolari attenzioni e controlli in tutte le fasi che consentono il recupero e la donazione del pesce sequestrato: in quella del recupero, attraverso analisi e controlli svolti dai Dipartimenti di Prevenzione delle Asl e dell’IZS, in quella della conservazione legata al mantenimento della catena del freddo, alla fase del  trattamento in strutture adeguate, alla distribuzione

Oltre al Presidente alla presentazione parteciperanno

Francesco Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie
Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale
e Relazioni con le Università, Intesa Sanpaolo
Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise, Intesa Sanpaolo
Salvatore Pappalardo, Responsabile amministrativo e coordinamento attività, Caritas Diocesana di Catania
Giuseppe Parma, Direttore Generale, Fondazione Banco Alimentare Onlus
Ettore Prandini, Presidente Nazionale, Coldiretti
Giancarlo Russo, Contrammiraglio, Direttore Marittimo della Sicilia Orientale
Antonio Sorice, Presidente, Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva
Emanuele Zappia, Presidente, MAAS – Mercati Agro-Alimentari Sicilia

Questo il link per seguire la diretta streaming




Non solo sicurezza alimentare: superlavoro dei veterinari durante la pandemia da Covid-19

La filiera agroalimentare non si è mai fermata neppure nelle settimane più cupe della pandemia, come pure i controlli di veterinari e tecnici, che hanno garantito l’arrivo di prodotti sicuri sulle tavole.

Ma non di sola sicurezza alimentare si sono occupati i veterinari di sanità pubblica, che in questo periodo non hanno smesso di occuparsi costantemente di altre attività indifferibili legate alla  della salute degli animali e al loro benessere, per sventare la diffusione di altre malattie infettive, dall’influenza aviaria all’encefalopatia spongiforme bovina, la cosiddetta muccapazza, per non parlare delle circa duecento variabili di agenti patogeni che possono passare dagli animali all’uomo, dall’anisakis alla salmonella.

Antonio Sorice, responsabile del Dipartimento Veterinario dell’ATS di Bergamo e Presidente della Società italiana di Medicina Veterinaria Preventiva ne ha parlato ne ha parlato con l’Eco di Bergamo

Se durante il lockdown, l’attività veterinaria si fosse fermata le conseguenze sarebbero state drammatiche, anche per l’economia del paese




COVID-19: Food safety risk? The facts

covid-19La pandemia da COVID-19 ha creato interruzioni senza precedenti e imprevedibili in ogni ambito della vita sociale ed economica e ha generato molte incertezze, fra cui quelle sulla salubrità della catena di approvvigionamento alimentare, ponendo nuove sfide agli agricoltori, produttori, distributori, aziende di beni di consumo, dettaglianti.

La filiera alimentare e l’industria alimentare sono sotto i riflettori a causa della preoccupazione, a volte amplificata dai media, sul potenziale ruolo degli alimenti nella trasmissione dell’infezione alle persone.

Maurizio Ferri, Coordinatore Scientifico SIMeVeP, propone un’analisi delle attuali posizioni e conoscenze scientifiche (in inglese)




L’annosa diatriba tra latte fresco e microfiltrato

Di recente, il mondo produttivo, dovendo adattarsi all’emergenza pandemica che ha comportato la chusura del canale HoReCa, è tornato a sottilineare come grande sia  lo spreco di latte con scadenza a sei giorni,. Anche i consumatori, fortemente limitati nella possibilità
di spostamenti hanno privilegiato l’acquisto delle confezioni di latte microfiltrato che, a parità di qualità, ha consentito acquisti più razionali grazie alla durata più lunga.

Torniamo dunque sull’argomento, con un contributo di Vitantonio Perrone, Vice Presidente SIMeVeP per “La Settimana Veterinaria”,  prendendo in esame la normativa nazionale e quella unionale.




The European Union control strategy for Campylobacter spp. in the broiler meat chain

E’ pubblicato su rivista Food Safety il contributo “The European Union control strategy for Campylobacter spp. in the broiler meat chain” (Controllo comunitario del Campylobacter nella filieria carni di pollame’), frutto della collaborazione di Maurizio Ferri, coordinatore scientifico SIMeVeP, con alcuni colleghi serbi.

Campylobacter è un batterio che può causare nell’uomo una malattia detta campilobatteriosi. Con oltre 246 000 casi segnalati ogni anno nell’uomo, si tratta della malattia a trasmissione alimentare più frequentemente riferita nell’Unione europea. Si ritiene tuttavia che il numero effettivo di casi si aggiri attorno ai nove milioni l’anno. Secondo stime dell’EFSA, il costo della campilobatteriosi per i sistemi sanitari e in termini di perdita di produttività nell’UE è di circa 2,4 miliardi di euro l’anno.

La campilobatteriosi è una zoonosi, ossia una malattia o infezione che può essere trasmessa direttamente o indirettamente tra animali ed esseri umani.

La review giunge quindi in un momento opportuno tenendo presente l’importanza dell’argomento per One Health ed il recente parere scientifico dell’EFSA sulle misure di controllo per Campylobacter nei polli da carne alla produzione primaria.




Sicurezza alimentare e controlli della filiera produttiva nell’emergenza COVID-19. Video intervista a Sorice

Anche durante il lockdown dovuto all’emergenza COVID-19  i medici  veterinari  di sanità pubblica hanno garantito costantemente la salute degli animali, il loro benessere, e la sicurezza alimentare.

Il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice ha raccontato a RSC SAlute come si sono svolte le attività di controllo ufficiale in questo periodo, che hanno consentito alle realtà produttive della filiera alimentare il regolare approvigionamento delle tavole degli italiani.

https://www.facebook.com/RcsSalute/videos/605005667040675/?t=2




2ª Giornata mondiale della sicurezza degli alimenti

Si è celebrata il  7 giugno, la 2ª Giornata mondiale della sicurezza sanitaria degli alimenti, proclamata da una risoluzione delle Nazioni Unite approvata il 20 dicembre 2018 che ha espressamente riconosciuto che “non c’è sicurezza alimentare senza alimenti sicuri dal punto di vista igienico sanitario” e che “in un mondo in cui la catena di approvvigionamento alimentare è diventata più complessa, qualsiasi incidente che riguardi la sicurezza alimentare può avere effetti negativi sulla salute pubblica, sul commercio e sull’economia globali”, tenendo presentre che nel mondo le malattie a trasmissione alimentare colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e possono rappresentare un grave rischio per la salute, in particolare quella dei bambini e dei consumatori appartenenti a fasce socialmente svantaggiate.

 

Ogni giorno i Veterinari italiani si prendono cura degli animali, del loro benessere, controllano, ispezionano, certificano gli alimenti di origine animale. Perché se il cibo non è sicuro, non è cibo!!!

ha ricordato nell’occasione il Presidente SIMeVeP, Antonio Sorice.

Anche il Ministero della salute si è soffermato sull’importanza dei controlli ufficiali e in particolare sull’efficacia del sistema dei controlli in sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare in Italia

Occuparsi di sicurezza alimentare è il compito quotidiano dell’EFSA, ma spetta a tutti noi avere a cuore la sicurezza degli alimenti ora e in futuro se vogliamo limitare l’impatto dei cambiamenti climatici e dare vita a sistemi alimentari mondiali sostenibili a beneficio dei consumatori, dei produttori e della natura, ha affermato il direttore esecutivo dell’EFSA Bernhard Url che ha richiamato tre caratteristiche chiave del sistema di sicurezza alimentare dell’UE: l’attuazione dell’approccio “salute unica globale”, sistemi alimentari sostenibili e condivisione della responsabilità in materia di sicurezza alimentare.

L’Efsa individua

  • pesticidi e contaminanti
  • cambiamenti climatici
  • benessere degli animali
  • antibioticoresistenza

come fattori che in vario modo hanno importanti ricadute sulla sicurezza alimentare e su cui è necessario porre particolare attenzione ai fini dell’individuazione precoce e il monitoraggio delle minacce derivanti da infezioni zoonotiche resistenti agli antimicrobici, da batteri patogeni presenti su frutta e verdura da suolo o acqua contaminati e da alimenti di origine animale.

E’ rivolto invece ai consumatori il volantino diffuso dall’OMS sui 5 elementi chiave per alimenti più sicuri:

  • abituatevi alla pulizia
  • Separate gli alimenti crudi da quelli cotti
  • fate cuocere bene gli alimenti
  • tenete gli alimenti alla giusta temperatura
  • utilizzate solo acqua e materie prime sicure

ognuni dei 5 elementi è declinato in più punti e spiegato, perche conoscere è prevenire!

A cura della segreteria SIMeVeP




Indicazioni ad interim sul contenimento del contagio da SARS-CoV-2 e sull’igiene degli alimenti nell’ambito della ristorazione e somministrazione di alimenti.

Il Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19, di cui fa parte anche il Presidente SIMeVeP Antonio Sorice, ha elaborato il Rapporto ISS COVID-19 n. 32/2020 “Indicazioni ad interim sul contenimento del contagio da SARS-CoV-2 e sull’igiene degli alimenti nell’ambito della ristorazione e somministrazione di alimenti”.

Il rapporto approfondisce le tematiche connesse al contenimento del contagio e all’igiene degli alimenti nell’ambito della ristorazione pubblica nella “fase 2” dell’epidemia di COVID-19.

Il settore della ristorazione costituisce un ambito di particolare rilievo poiché, all’interno dei locali deputati alla somministrazione degli alimenti, possono realizzarsi simultaneamente condizioni di rischio quali affollamento, limitato ricambio d’aria, permanenza prolungata e – in relazione al consumo dei pasti – impossibilità di garantire l’utilizzo delle mascherine.

Inoltre, il consumo di alimenti e bevande determina l’esposizione ravvicinata al viso di mani, oggetti e prodotti, potenziali veicolo del virus.

Risulta pertanto particolarmente importante l’applicazione del distanziamento fisico e delle altre misure di mitigazione del rischio, un’attenta ridefinizione dell’organizzazione degli esercizi commerciali e un innalzamento delle garanzie igienico-sanitarie.

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